Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:26 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ELEGY (SINGLE VERSION)
  2. SENSES CAPTURE (NON - ALBUM TRACK)
  3. A WINTER'S POEM (NON - ALBUM TRACK)
  4. SOLEMN SEA (DEMO VERSION)
  5. MOT FJERNE LAND (NON - ALBUM TRACK)
  6. ELEGY (ALBUM VERSION)

Line up

  • Liv Kristine Espenaes Krull: vocals
  • Torsten Bauer: guitars
  • Mathias Röderer: guitars
  • Chris Lukhaup: bass
  • Moritz Neuner: drums
  • Alexander Krull: programming, vocals

Voto medio utenti

Di solito il mio pensiero sui mini o sugli EP è sostanzialmente sempre lo stesso, ovvero buono da collezionare, ma per il pre-album di Liv Kristine e dei suoi Leaves' Eyes il discorso è sensibilmente diverso, visto la bontà del materiale che poi non apparirà sul full lenght album che tra breve arriverà sul mercato. Le songs contenute su questo 'Elegy EP' sono un inno al Gothic romantico, alla parte più elegante e sofisticata di un genere che non conosce ancora la parola fine, ne in termini di contaminazioni che di qualità sonora. Qualche giorno fa ho avuto modo di parlare con Liv (l'intervista sarà pubblicata a breve - ndr) e proprio lei mi diceva che a questo giro ha sperimentato nuove linee vocali e nuove soluzioni. Ed in effetti, devo dire che è vero. La voce si è fatta ancora più duttile che in passato, passando dall'interpretazione molto morbida e sensuale dell'epica e sentita 'Senses Captured' (song che da sola vale tutto l'EP), a quella più malinconica di 'A Winter's Poem' (questa decisamente molto riflessiva e romantica, sostenuta da un ottimo mood delle keyboards), alla delicatezza sopraffina del soprano di 'Solemn Sea' (non voglio pensare come sarà la versione album di questa canzone!), track ove compare anche il vocione growl inconfondibile di Alexander Krull (singer di Atrocity e maritino di Liv) fino al pop style intrigante di 'Elegy', traccia dal classico andamento da singolone Goth'N Roll, con quel pianoforte ad introdurne il refrain che fa tanto HIM. Ottimo apripista, in attesa di 'Vinland Saga' album che si preannuncia pieno di romanticismo, di poetica bellezza e di affascinante misticismo. A contorno, una buona produzione, classico trademark dei Mastersound Studio. Se la domanda è sempre quella (ne vale la spesa?), a questa tornata la risposta è si, penso proprio di si.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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