Cosa dire di un dischetto che presenta un songwriting completamente piatto, monocorde, ripetitivo senza spunti e senza episodi degni di nota... per di più cantato in finlandese? Ok, i Wasara prendono spunto dai Sentenced (e da mille altre bands finlandesi), spostando le coordinate su un sound decisamente più oscuro e triste, disegnando un'atmosfera senza luce, molto depressiva e deprimente, ma finisce tutto qua. Forse in patria saranno circondati di attenzione e di complimenti, ma, onestamente a livello europeo, questo dischetto si posizione ad un gradino veramente basso. Non penso che basti essere finlandesi per dare alle stampe un buon platter di Metal filo gotico/depressivo... ci vuole ben altro. Da dimenticare nelle profondità dei grandi laghi della Terra del Finn.
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