Copertina 8

Info

Anno di uscita:2004
Durata:59 min.
Etichetta:Transmission
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CHILDHOOD IN MINOR
  2. BEAUTIFUL EMPTINESS
  3. BETWEEN LOVE AND FIRE
  4. SINS OF IDEALISM
  5. ECCENTRIC
  6. DIGITAL DECEIT
  7. THROUGH SQUARE EYES
  8. BLIND PAIN
  9. TWO SIDES
  10. VICTIM OF CHOICES
  11. REFLECTION
  12. LIFE'S VORTEX

Line up

  • Floor Jansen: vocals, sopano
  • Sander Gommans: guitars, vocals
  • Bas Maas: guitars, vocals
  • Luuk Van Gerven: bass
  • Andre Borgman: drums, acoustic guitars
  • Lando Van Gils: synths

Voto medio utenti

Riprendendo il finale dell'esimio collega-mastro-deus Ermo, che dopo il mini 'Exordium - Insights' aveva rimandato gli After Forever a questa uscita per miglior valutazione, devo ammettere che a questo giro siamo davanti ad un qualcosa quanto meno roboante e decisamente prepotente nella sua interezza e nella sua compattezza. La produzione è sbalorditiva, agile, tagliente e rabbiosa, così come sono spinte ed estremamente lavorate tutte le composizioni nella loro struttura e dinamicità. Su una concezione decisamente e solidamente Progressive, si intrecciano eccellenti guitar riffing al fulmicotone ed ariose melodie, sinfoniche ed orchestrali tastiere e ruvide, improvvise accelerazioni e chiusure che arricchiscono il mood generale di ogni traccia contenuta nel platter, sempre lasciando comunque in primissimo piano una fortissima venatura Gothic Metal. La vera forza di 'Invisible Circles' è, nonostante tutto, da ricercarsi nel grandissimo lavoro fatto per la ricerca degli arrangiamenti, sempre perfettamente integrati nella nuova matrice scoppiata in seno alla band stessa. Altre brillantissime frecce al proprio arco per questi ragazzi tedeschi sono senza ombra di dubbio l'utilizzo della tripla voce (le lead vocals sono ad appannaggio della potente, piena voce soprano della Signorina Floor Jansen, spesso inframmezzata da quella gutturale del chitarrista Gommans e da quella pulita del suo compare axe man Maas) ed il grandissimo lavoro che Luuk Van Gerven compie sul suo strumento. Nato come concept, 'Invisible Circles' si lascia gustare in tutto il suo splendore o si lascia assaporare tranquillamente anche estrapolando le canzoni in modalità stand alone. Su tutte le 12 songs svettano 'Eccentric', in cui il piano disegna tenui arazzi su cui il pennello dell'ugola della Floor supera se stessa in termini di coinvolgimento e di cristallina purezza, la seguente 'Digital Deceit', decisamente la più pomposa ed epica composizione dell'album e la sontuosa, metallosisima e lunatica 'Two Sides'. Finalmente, al terzo album e dopo diversi mini, gli After Forever si propongono come una delle migliori band di Symphonic Gothic Metal, guadagnando la prima fila dopo diversi piazzamenti delle retrovie. Nota: c'era un qualcosa comunque di famigliare nel sound di 'Invisible Cirles': beh, sappiate che in un qualche modo c'è anche lo zampino della premiata ditta Sascha Paeth & Miro... chi ha orecchie per intendere, intenda...
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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