RSJ - Reflections In B Minor

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:49 min.
Etichetta:Copro
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IT'S GONE TOO FAR TO TURN BACK NOW
  2. BLOOD AND SAND
  3. DREDGER
  4. STRUCTURE IN 7/4
  5. DELUSIONS OF POPULARITY
  6. DYSTONIA
  7. SKYLINES
  8. A THEME FOR MURDER
  9. .-. ... .---
  10. 23612
  11. GEIN
  12. PROGRESSION THROUGH REGRESSION

Line up

  • Dan C: vocals
  • Vaughn Thomas: guitars
  • Matt Gamblin: bass, vocals
  • Rich Hardy: drums

Voto medio utenti

Dopo due extended play, giunge anche per gli inglesi RSJ il traguardo del debutto sulla lunga distanza. La Copro pesca nuovamente una potenziale bomba nel campo post hardcore. Se le vostre orecchie si cibano giornalmente con visioni post apocalittiche di Neurosisiana memoria, di ritmiche serrate e impazzite come solo i Will Haven e Dillinger Escape Plan sanno partorire, oppure di una sezione ritmica martellate e strabordante hardcore cafone e rozzo, questo " Reflections In B Minor " è un piatto molto succulento. Nelle 12 tracce presenti c'è un continuo ed incensante flusso di dolore, convogliato dal quartetto inglese attraverso un sognwriting asciutto, diretto nei suoi intenti ( quelli di trasmettere sofferenza in ogni solco ), con una precisione chirurgica per quanto concerne la tecnica strumentale. I brani sono tutti molto belli ed i 50 minuti scarsi del disco, scorrono via che è una bellezza. La musica dei RSJ è un concentrato di rabbia e cattiveria, mai lasciati liberi di scorazzare sul pentagramma, sia chiaro. I quattro inglesi risultano bravissimi nel coordinare le bordate hardcore con quei rallentamenti atmosferici tipici dell'hardcore più evoluto e malato. Utilizzano anche la lucida follia compositiva dei Dillinger Escape Plan ed a tratti anche dei Meshuggah, questo si scorge in alcuni patterns da urlo. Se a questa mia analisi sommate la produzione PERFETTA di David Chang, uno che può essere considerato un dio nel manipolare queste sonorità ( nel suo pedigree posso citare Earthtone9, Testswitch Isolator, Browbeat, Panic Cell, Gorerotted... ) si ottiene un quadro ancor più preciso di questo lavoro. Un disco che non può mancare nelle discografie dei veri amanti del post hardcore, perché questi ragazzi hanno tutte le carte necessarie per sbancare il tavolo. Ora fate il vostro gioco, cè da divertirsi.
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.