Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:51 min.
Etichetta:Indie

Tracklist

  1. ALLES WAS ICH WILL
  2. MEINE BRILLE
  3. PYROMAN & ASTRONAUT
  4. OHNE HERZ
  5. SUPER HEISS INS TROMMELFELL (S.H.I.T.)
  6. VIVA MARIPOSA
  7. FALL
  8. MAYDAY MAYDAY
  9. MAKELLOS
  10. DAS UHRWERK
  11. KRIEG AUS GOLD
  12. PSYCHO
  13. KIND IM BRUNNEN

Line up

  • Paul Bartzsch: vocals
  • Marcel "Marci" Neumann: guitars, keyboards, programming
  • Maximilian Pauly Saux: bass
  • Can Ozgunsur: drums, keyboards

Voto medio utenti

Io non gli davo due lire. Voi le dareste a un gruppo che si chiama letteralmente "imburriamo il pane col burro", che viene dalla Germania e che propone un album facilmente inseribile in quella corrente nota come Neue Deutsche Härte, della quale i Rammstein, Oomph! e KMDFM sono i principali artefici?

No ok, detta così in effetti potrebbe anche suonare bene, se amate quel tipo di sonorità, ma questi giovani tedeschi non m'ispiravano grande fiducia.
Male, molto male, perchè "Goldkinder" è un album dalle mille sorprese, ricco di spunti dannatamente interessanti e di piacevolissimi "colpi di scena", con canzoni che riescono a mutare in maniera coerente e ben studiata.
La base è quell'industrial ricchissimo di suoni elettronici sopracitato, il "tanz metall" tanto caro alla band di Till Lindemann, ma i WBTBWB aggiungono la loro spensierata giovinezza nel mix, con un cantato tra il growl e lo scream tipico del più moderno deathcore, così come alcune soluzioni chitarristiche lasciano peraltro intuire.
Il risultato è davvero esplosivo, perchè si passa direttamente da canzoni tipicamente di stampo industrial quale "Meine Brille" a brani più moderni e hardcore come la successiva "Pyroman & Astronaut", passando per momenti "folli" (alla "Moscau" o "Te Quiero Puta!") quali "Viva Mariposa", cantata in uno spagnolo a tratti delirante, o altri decisamente improntati sulla melodia e sull'uso delle tastiere, quali la bellissima "Ohne Herz V2".

Un bell'applauso quindi ai We Butter the Bread With Butter, che con "Goldkinder" rischiano veramente di finire sotto meritatissimi riflettori. Album prodotto in maniera indipendente tra l'altro, che sicuramente attirerà l'attenzione di qualche major, non ne dubito. Se siete stufi dei soliti nomi..i tedeschi fanno decisamente al caso vostro!

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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