Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:54 min.
Etichetta:Lifeforce
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. DEMONIC (TONUS DIABOLUS)
  2. 10,000 GENERATIONS IN BLOOD
  3. THE YEAR OF THE CROW
  4. EVERLASTING PAIN
  5. EARTH.REVOLT
  6. MORE TRAGEDIES TO COME
  7. AWAKENED BY SIRENS
  8. KINGDOM OF THE DEAD
  9. MAY ANGELS COME
  10. HARMONIC

Line up

  • Johannes Prem: vocals
  • Tobias Graf: drums
  • Thomas Huschka: bass
  • Sebastian Reichl: guitars
  • Gert Rymen: guitars

Voto medio utenti

I Deadlock sono probabilmente una delle band più strane nel panorama metal estremo. Non per la musica prodotta - un misto di death melodico, black sinfonico e gothic - bensì per le idee che seguono e propagandano anche utilizzando le loro composizioni. I cinque tedesconi, infatti, aderiscono al movimento XStraight EdgeX, e si dichiarano vegetariani vegani convinti. Come riescano a far convivere queste loro credenze all'interno di "Earth Revolt" non mi è dato di saperlo, visto che non sono riuscito a trovare i testi dei dieci pezzi inclusi. Poco male... Ritornando a parlare di musica, i Dealock si muovono mostrando buona sicurezza sui tre binari sopra descritti, riuscendo a mescolare le proprie influenze in modo da assottigliarle e stemperarle. Di fatto, l'unica ispirazione chiaramente visibile è quella dei Dimmu Borgir nelle parti orchestrali, magnifiche e drammatiche. Per il resto ci troviamo al cospetto di un mix tra In Flames, At The Gates e Dark Tranquillity, con i due chitarristi impegnati a macinare decine di riff spaccaossa, senza dimenticare quella vena melodica che è la colonna portante del death in stile scandinavo. Una piacevole aggiunta viene dagli inserimenti della brava Sabine Weniger che, oltre a suonare benissimo la tastiera, si esibisce in qualche spezzone vocale in cui mostra di trovarsi a suo agio anche con partiture più aggressive, oltre a quelle classiche e goticheggianti (l'etichetta li paragona anche ai Lacuna Coil). Decisamente una caratteristica su cui punterei anche in futuro! Non ci sono cali di tensione, non ci sono brani riempitivi o comunque evitabili, ma allo stesso tempo non ci sono neanche gli estremi per gridare al miracolo. "Earth Revolt" è un ottimo album che si aggiunge a tutti quelli che la rinascita bastardizzata del death metal melodico ha partorito negli ultimi anni.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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