Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:39 min.
Etichetta:Remedy
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DESASTER AND DECAY
  2. DEAD SOUL DECLINE
  3. THE NIGHTMARE WITHIN
  4. ENGAGED WITH DESTINY
  5. FIELDS OF SALVATION (INSTRUMENTAL)
  6. SLOWLY PASS OUT
  7. YEARNING FOR SALVATION
  8. THE SILENT KILLING
  9. DON'T FEAR THE REAPER

Line up

  • Mike Huhmann: vocals
  • Ulrich Busch: guitars
  • Philipp Hanfland: guitars
  • Dirk Bulmahn: bass
  • Carsten Schmerer: drums

Voto medio utenti

Tre album in quasi dieci anni di carriera non sono poi molti, e direi che a questa situazione hanno sicuramente contribuito alcuni problemi di formazione e sopratutto aver rilasciato ciascun album per una diversa etichetta. Dopo che un paio di anni fa era stata la Massacre a prendersi cura di "On Darker Trails" (il debutto "Haunting Requiems" era invece uscito per la Grind Syndicate Media), la band tedesca è approdata alla corte della Remedy Records. "Fields Of Salvation" è un album che ho apprezzato, anche più di quanto possa sembrare guardando semplicemente il voto a fondo recensione. Si tratta di Death Metal, melodico ed inevitabilmente rapportabile a quanto già proposto dai soliti In Flames, Dark Tranquillity... ma per l'importanza che ricoprono le chitarre (estremamente maideniane!) di Ulrich Busch e Philipp Hanfland, citerei anche i Sentenced del periodo "Amok". Di proprio i Burden of Grief ci mettono una sana cattiveria e pure una certa "squadratezza" nel sound, tipicamente teutonica, evidente ad esempio su "Engaged With Destiny", "Yearning For Salvation" o sulla più thrasheggiante "Slowly Pass Out". Se per questo genere viene utilizzata la definizione Melodic Death Metal un motivo ci dovrà per essere. Ed infatti, i Burden of Grief per quanto riguarda la componente "melodia" non giocano al risparmio. Ne sono garanti le chitarre, brave a spaziare nello strumentale "Fields Of Salvation" ed a ritagliarsi il giusto spazio negli altri 8 brani che compongono l'album, canzoni dove si distingue anche il cantante Mike Huhmann, potente e versatile e la predisposizione dell'intero gruppo ad cogliere i cambi di tempo ("Yearning For Salvation"). Credo poi che la mano di Tommy Hansen (Helloween, Pretty Maid...) dietro la consolle abbia sicuramente contribuito a farne risaltare gli aspetti positivi. Non conosco quanto proposto in passato dai Burden of Grief, ho ascoltato solo la cover, piuttosto ordinaria, di "Prowler" presente su "Tribute To The Beast" (e presto si confronteranno con "Raise Your Fist" dei Running Wild"), ma "Fields Of Salvation" possiede un più che discreto valore e mostra del potenziale. Peccato che si inserisca in un settore dove è davvero difficile distinguersi.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.