Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:49 min.
Etichetta:Armageddon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DECIBEL DANCE
  2. C14 MEASURED BY INFINITY
  3. HAUGHS OF CROMDALE 00
  4. THE ALLIANCE
  5. A RUNIC RHYME
  6. SECOND SKIN
  7. REAP THE STORM
  8. GATHERED IN FEAR
  9. STRANGE PERFECTION
  10. DEAD MAN'S REEL (INSTRUMENTAL)
  11. THE END BEYOND ME

Line up

Non disponibile

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Infilare per la prima volta un nuovo album dei Suidakra nel lettore è come tirare fuori dal frigorifero una bottiglia di Heineken gelata: sai già di poterti aspettare un risultato più che gustoso, anche se lontano dai maestri del genere. Ed infatti, una volta 'stappato' il cd, troviamo proprio quello che pensavamo: death metal melodico in stile particolarmente svedese, accompagnato da una venatura folkeggiante sempre più marcata. Musica da Century Media, anche se il gruppo tedesco si è spostato sulla Armageddon Music senza cambiare di una virgola le coordinate che avevano reso così interessanti gli ultimi due lavori. Le composizioni sono semplificate all'osso per renderle più facilmente assimilabili, e questa si rivela alla fine essere la caratteristica vincente dei Suidakra. Canzoni che crescono subito durante i primi ascolti, e che si mantengono abbastanza longeve grazie ad una serie di arrangiamenti e sovrapposizioni piuttosto intelligenti. Pezzi dal tiro molto alto, ruvidi e groovy quanto basta, vengono alternati ad una serie di tentativi di puntare maggiormente sul folk, a dire il vero non molto riusciti. Parlo ad esempio della lenta ed ultra-mielosa "Gathered In Fear", infarcita di sdolcinate melodie create dalle chitarre classiche, che in alcuni punti mi hanno ricordato una versione più leggerina delle parti acustiche dei vecchi Die Apokalyptishen Reiter. Insomma, non reputo questi pezzi utili, né particolarmente ben riusciti, e la stessa cosa vale per l'inserimento della cornamusa, che in un gruppo di crucchi mi fa particolarmente ridere non rappresentando neanche un valore aggiunto. Insomma, promosse le parti più vicine al death melodico (una specie di misto tra In Flames e Arch Enemy) e da rivedere quelle folkeggianti. Per il resto, se siete in grado di sopportare il fatto che "Command To Charge" non rappresenta nulla di nuovo nell'affollatissimo panorama musicale di questo genere, riuscirete a trovare intrattenimento e coinvolgimento, com'è sempre stato nelle intenzioni di questi bravi tedeschi!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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