Copertina 6,5

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2015
Durata:44 min.
Etichetta:Lion Music

Tracklist

  1. ALL WE'VE GOT
  2. KEEP PUSHING ME ON
  3. HOLD ON
  4. I FEEL YOUR SPIRIT
  5. TEMPORARY STATE OF CONFUSION
  6. JUST LET IT RAIN
  7. SHADOW OF DOUBT
  8. KEEP ON BURNING
  9. SWEET TASTE OF MYSTERY
  10. REMAIN UNSOLVED

Line up

  • Lars Eric Mattsson: guitars, vocals
  • Eddie Sledgehammer: drums

Voto medio utenti

"Squilla. La linea è libera, finalmente..."
"Buonasera, come posso esserle utile?"
"Sì, salve, chiamo per le lezioni di chitarra..."
"Guardi, il Signor Malmsteen è libero solamente dalle tre alle tre e dieci, il martedì pomeriggio, novecentocinquanta euro in offerta, accettiamo solo carte di credito, fissiamo lo slot?"
"Ma, guardi...Ci penso, le farò sapere, sa per il lavoro e tutto il resto. Mi scusi per il disturbo!"

In una situazione come questa, abbastanza frequente nell'immaginario onirico di ogni aspirante chitarrista shred che si rispetti, il maestro finlandese Lars Eric Mattsson potrebbe benissimo rappresentare il sostituto "sostenibile" ideale del proprio idolo di sempre. Suona bene, conosce la musica, spazia tra molti generi, AOR, Hard Rock, Progressive Metal, Mike Varney già aveva sentenziato "Bravo, bravo, per me è sì!" nel lontano 1985, cosa volete di più?

A dire la verità un poco più di cuore l'avrei gradito molto, tracce di feeling e di emozione che non guasterebbero nemmeno alla prova all-acoustic di Songs from a Different Room, inusuale episodio intimista della lunghissima carriera del patron della Lion Music.
Le tracks sono tutte ben confezionate, forse troppo, come se fossero state costruite a tavolino, progettate battuta dopo battuta insieme a tutti quei solismi iper-puliti da bravo virtuoso che lasciano poco spazio all'immaginazione. Le vocals, ad opera dello stesso Mattsson, mi hanno ricordato vagamente alcuni passaggi di Sting in If on a Winter's Night (2009), pur non raggiungendone varietà e profondità.

Condivido un consiglio ricevuto: se vi capitasse tra le mani tra un battito metallico e l'altro, provate a dare un play a qualche minuto di Beyond the Missouri Sky (Short Stories) (Metheny/Haden,1997). Si tratta di jazz strumentale acustico, è vero. Ed il volo pindarico, seppur d'intento didattico, potrà facilmente sembrare azzardato ai più. Quando a mia volta, tempo fa, intesi seguire l'esortazione, solo allora fui persuaso dell'importanza della calma, della semplicità e dei silenzi.
Recensione a cura di Danilo Vulpio

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.