Copertina 7

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:Lion Music

Tracklist

  1. EVOKE THE SPIRIT
  2. EVIL ROCK
  3. THE AXEMASTER
  4. I GO SOLO
  5. NORTHERN BREEZE
  6. BEYOND TWILIGHT
  7. TAKING THE LEAD
  8. A DREAM COME TRUE
  9. HYPER-BOOGIE
  10. WRITTEN IN STARS
  11. PASSION FOR GLORY
  12. SPEED OF THE DEVIL

Line up

  • Elias Viljanen: Guitars
  • Rami Herckman: Bass guitar
  • Tomi Ylönen: Drums
  • Tero Ylönen: Keyboards (on track 1,2,3,5,8)
  • Jani Kemppinen: Keyboards (on track 6,9,11,12)

Voto medio utenti

Era il 2002 e un ragazzotto 27enne di origini finlandesi dava alla luce un album solista dal titolo obiettivamente spavaldo "Taking the Lead", un insieme di pezzi scritti tra l'adolescenza e la maturità, mai editi fino ad allora. Il disco viene riconosciuto unanimemente come un buon lavoro, apprezzato anche da vari maestri del settore quali Steve Vai e Joe Satriani.

Ora siamo nel 2011 e quel ragazzotto di ormai 36 anni è diventato il chitarrista dei Sonata Arctica, portandosi sulle spalle l'onore e l'onere di rimpiazzare il cuore pulsante del gruppo, quel Jari Liimatainen che è andato poi a fare la (nuova) fortuna di Kotipelto coi loro Cain's Offering. Sonata Arctica che ormai sono sulla bocca di tutti e che in quel lontano 2002 avevano appena dato alle stampe il capolavoro "Silence". Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia per entrambi, in particolare per il buon Elias che, oltre ai Sonata Arctica, porta avanti il suo progetto solista "E.Vil".
E la Lion Music ha così deciso, a distanza di quasi 10 anni, di ristampare il disco d'esordio di Viljanen, "Taking the Lead" appunto, aggiungendo un dvd con alcuni pezzi in versione live provenienti dai 3 album che Elias ha scritto nel frattempo, ovvero "The Leadstar" e "Fire-Hearted".
Operazione biecamente commerciale, data la fama che Elias ha raggiunto accasandosi ai finlandesi di Kemi, ma che ci spinge in qualche modo a valutare l'operato di un chitarrista si meritevole, ma che non ha mai fatto breccia nei cuori dei fan dei SA, vuoi perchè il paragone con Liimatainen è inclemente, vuoi perchè l'unico album su cui suona è da molti ritenuto il peggiore della discografia dei finlandesi.
In questo esordio però Viljanen era ancora molto orientato verso ciò che ha rappresentato le sue radici musicali, ovvero l'hard rock e soprattutto il metal neoclassico dei suoi "maestri", tralasciando la parte più power-prog del suo sound, uscita fuori decisamente col passare degli anni e dei dischi. Brani come "Written in Stars" e soprattutto la splendida "Northern Breeze" sono infatti pura gioia per le orecchie dell'ascoltatore, che rischia di rimanere rapito dal fascino derivante dall'abilità di Elias con le 6 corde.
Le altre canzoni si mantengono sempre sugli stessi livelli di bontà, senza raggiungere i picchi delle due citate ma senza nemmeno sprofondare nella noia che un album esclusivamente strumentale può spesso provocare.

Insomma un buon esordio per quello che si è poi rivelato essere un buon chitarrista, forse non al livello di chi l'ha preceduto (almeno nei Sonata Arctica, in particolare a livello compositivo) ma capace comunque di tessere melodie interessanti e fresche. Se ve l'eravate perso e siete fan dei guitar heroes e/o dei Sonata Arctica fatelo vostro, per gli altri un paio di ascolti distratti direi che possono bastare.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 set 2011 alle 15:07

Bellissimo... ben fatto. Molto talentuoso...

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