Poland Chris - Return To Metalopolis 2002

Copertina 8

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2002
Durata:55 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CLUB DED
  2. ALEXANDRIA
  3. RETURN TO METALOPOLIS
  4. HEINOUS INTERRUPTUS
  5. THE FALL OF BABYLON
  6. ROW OF CROWS
  7. THEATRÈ OF THE DAMNED
  8. BELZEBUB BOP
  9. APPARITION STATION
  10. KHAZAD DUM
  11. 30 DAYS DUE
  12. THE HEAVY GUITAR JAM

Line up

  • Chris Poland: chitarre
  • Chris Poland: basso
  • Mark Poland: batteria

Voto medio utenti

Occhio, questa è una ristampa quanto mai opportuna.
Torna sul mercato il debutto solista della mai dimenticata ex ascia della prima formazione dei Megadeth.
Come non riconoscere quel suo particolarissimo suono, quel tocco personale, quell'approccio strumentale e quei fraseggi che hanno contribuito, insieme ovviamente a diversi altri indispensabili fattori, a delineare il mitico sound di "Killing Is My Business..And Business Is Good" e "Peace Sells..But Who's Buying"?
"Favorito" dalla parziale menomazione all'indice della mano sinistra in periodo adolescenziale, Chris sviluppò fin da subito una tecnica ed un approccio alla sei corde personalissimo, fatto di legati, attacco del plettro ridotto al minimo, al punto di avvicinarlo non poco al sound di Allan Holdsworth.
Appassionato sia di metal che di fusion, prima di entrare a far parte dei Megadeth, militava in una cover band di Chick Corea & Return To Forever.
Inutile, a distanza di più di dodici anni dalla sua uscita, stare ulteriormente a tessere le lodi di un debutto solista che, a mio parere, risulta uno dei più validi (e diciamolo, sottovalutati) album di metal strumentale; una gran bella via di mezzo tra il thrash sound di "Peace Sells.....", il rock e qualche venatura di fusion, riscontrabile nell'attitudine di certi temi e in certi momenti più pacati.
Grandissimi temi ed ottimo solismo tra affinità e richiami a maestri quali Holdsworth, Hendrix e McLaughlin.

Per quanto riguarda la portata della ristampa della Lion Music, beh, cosa dire.....Innegabile il merito di aver rispolverato e riproposto un lavoro del genere.
L'apporto in fase di remixaggio e di rimasterizzazione è più che opportuno e migliora significativamente la resa sonora.
Il booklet, dal canto suo, si presenta ancor più scarno della precedente edizione a cura della Enigma Rec., anzichè ricco ed aggiornato di foto ed ulteriori informazioni, o almeno in versione fedele all'originale.
All'originaria tracklist composta da dieci brani ne sono state aggiunte due tracce bonus risalenti sicuramente a periodi successivi a "Return To Metalopolis" e che poco collimano con l'album effettivo, sia per stile che per sound, benchè interessanti. Entambi risultano eseguiti in trio (chitarra, basso, batteria). Il primo, "30 Day Due", è un brano blueseggiante molto, molto vicino ad Hendrix sia per tema, per fraseggi, che per sonorità.
"The Heavy Guitar Jam" è una lunghissima improvvisazione, che inizialmente fa perno su di un caratteristico giro di basso fretless, molto vicino a Pastorius ed Alain Caron per, poi, snodarsi in più di 14 minuti di pura improvvisazione selvaggia, tra evoluzioni chitarristiche, al basso e momenti più stumentali e rilassati all'insegna della fantasia armonica e del voicing.
"Return TO Metalopolis" è un lavoro da possedere assolutamente per tutti gli appassionati di chitarrismo metal ed i fans incalliti del Megadeth sound che fu. Prodotto penalizzato unicamente da uno scarno package.
Attualmente Chris è impegnato nella realizzazione del debutto degli Ohm, suo ultimo progetto jazz/fusion.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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