Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:57 min.
Etichetta:Rocktopia
Distribuzione:Rock N Growl Promotion

Tracklist

  1. ALONE IN THE DARK TONIGHT
  2. BATTLEFIELD
  3. IT’S ALIVE
  4. ALBION BORN
  5. SOMETIMES LOVE TAKES THE LONG WAY HOME
  6. A SMUGGLER’S TALE
  7. DIE FOR ME
  8. IT ENDS THIS DAY
  9. GIOCO D’AMOURE
  10. WILD HORSES

Line up

  • Gary Hughes: Vocals, Guitars, Programming
  • Dann Rosingana: Guitars
  • Steve Grocott: Guitars
  • John Halliwell: Guitars
  • Steve Mckenna: Bass
  • Darrel Treece-Birch: Keyboards
  • Max Yates: Drums and Percussion

Voto medio utenti

Ten, un nome, una marca, una garanzia. Da quel lontano 1995, anno di fondazione, Gary Hughes e soci ne hanno sbagliate veramente poche, riuscendo a ritagliarsi uno spazio più che meritato tra i Grandi del panorama hard melodico. Così, questo 2014 vede ritornare i britannici più in forma che mai, con un album che sin dal titolo celebra le loro origini.

"Albion" ha tutto quello che un fan dei Ten si aspetterebbe: copertina disegnata con avvenente fanciulla, melodie muscolose ma sempre cantabilissime, solos pregevoli (a maggior ragione adesso che la formazione è passata a sette, con ben tre asce al servizio di Gary), ed il timbro inconfondibile del mastermind.

La qualità del suddetto platter, come sempre, è un filo altalenante, essendo il più grande rischio quella ripetitività di strutture e di armonie, sempre dietro l'angolo (secondo me) per i Ten. Stavolta i brani convincenti sono un bel pò, per fortuna. Per amor di cronaca, quelli che mi hanno lasciato più velocemente un segno nel cervello sono:
- "Albion Born", vero inno alla madre patria
- "Gioco d'amore", lentone con tanto di ritornello in italiano pronunciato malissimo, che pare Julio Iglesias!
- "A Smuggler's Tale", forse il brano più energico e coinvolgente del lotto
- "Die for Me", il singolo è il classico Ten-hit, riffico e anthemico.

Insomma, per i fans dei Ten, "Albion" è il graditissimo ritorno di una band sempre in forma. Per tutti gli altri, album piacevole e 'standard', ma credetemi, se fosse questo lo standard per tutti, sarebbe un mondo migliore.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 nov 2014 alle 09:34

Mephys, per favore recupera la loro discografia fino a Babylon, e poi recupera dei piu' recenti Stormwarning e lascia perdere questo qua'.

Inserito il 22 nov 2014 alle 00:47

non sono un grande conoscitore della band,ma l'ho trovato molto piacevole...anche a me hanno lasciato il segno "albion born" e soprattutto "gioco d'amore"...brutte,la seconda proprio non si può sentire -.-

Inserito il 21 nov 2014 alle 14:59

Scusa Sbranf, ma gli ultimi 2 al confronto di questo fanno la figura dei capolavori assoluti, disco moscissimo che più moscio non si può(ma porcaccia miseria, sono in 18 in formazione e non riescono a fare più male di un moscerino mezzo morto!!!!), se la gioca con Return to Evermore come peggior disco in carriera dei Ten. DELUSIONE COSMICA!!!!!

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.