Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:20 min.
Etichetta:Nomadism Records

Tracklist

  1. STORYTELLERS
  2. IN THE CAGE
  3. LETTER TO HELL
  4. IT HAS ARRIVED
  5. WINTER '85
  6. VANISHING

Line up

  • Katia Hausmann: vocals
  • Alessandro Rubin: guitars
  • Julian Nardi: bass
  • Kaio Karras: drums

Voto medio utenti

Non sono mai stato molto attratto dalle voci eccessivamente teatrali, quelle per capirci in grado di catalizzare su di sé la quasi totale attenzione dell’ascoltatore. Sarà perché sono un musicista, ma ho sempre sentito come oltremodo invadente un cantante che ci dia troppo dentro di enfasi, esasperando e rischiando di snaturare la proposta sonora del suo gruppo. Disappunto, dunque, è stata la prima reazione all’ascolto dell’Ep dei veneti Lunainfea, qui al debutto discografico. Un disappunto nato dalla performance totalizzante di Katia, singer della band e vera protagonista dei sei brani sparsi nei venti minuti di questo dischetto. Con il passare degli ascolti, però, quel disappunto di cui sopra ha cominciato a scemare e mutare, perché la proposta sonora della band è ben altro che una voce particolare, sicuramente riconoscibilissima e che molti hanno accostato a quella di Bjork, con cui Katia condivide anche le origini islandesi. I tre musicisti alle spalle della bionda singer, infatti, riescono a confezionare brani tra i più eterogenei, spaziando dallo stoner al post rock, dal blues a certe suggestioni più hard, ma riuscendo a mantenere un suono volutamente scarno, in cui la muscolosa opener “Storytellers” ha il compito di sviare l’ascoltatore, visto che in questo EP gli stati d’animo e le atmosfere cambiano ad ogni batter d’occhi. Dal quasi blues di “In the Cage”, alla bella e lisergica “Letter to Hell”, giù giù fino alla conclusiva piccola perla “Vanishing”, sarà l’imprevedibilità il marchio di fabbrica dei Lunainfea, che comunque devono tanto, forse troppo, alle graffianti vocals della Hausmann. Una musica viscerale, penetrante e piacevolmente disturbante, che la Musa al microfono veicola, ma che è opera di una band completa, in grado di proporre un prodotto nuovo, fresco seppur di non facilissima assimilazione.

Alla fine della fiera, devo fare i complimenti ai Lunainfea, e nutro buone speranze per il primo full length, se i ragazzi sapranno trovare l’equilibrio perfetto nella loro miscela sonora.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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