One Trax Minds: non solo Metal..

Al di la della nostra gloriosa e storica denominazione - Metal.it - siamo aperti anche ad altre sfere musicali, pertanto siamo lieti di dare spazio ad una formazione, qui rappresentata dal cantante/chitarrista Alex Maiorino, che è riuscita a proporsi, con buoni risultati, in un Punk Rock d'annata.

Innanzitutto vorrei sapere che ne pensate di un'intervista per una webzine che si chiama Metal.it ... e non fate i furbi andando a citare influenze maideniane che su "One Trax Minds?" non ho assolutamente percepito!
A dire la verità non può che farci piacere essere intervistati da qualcuno al di fuori del nostro genere. Anche io farei lo stesso se vedessi una band che si sbatte e suda per portare avanti del sano Rock and Roll.
Quali sono invece le "vere" influenze che riconoscente al vostro album d'esordio?
Abbiamo un background veramente vastissimo, lo conferma lo stereo del furgone quando siamo in giro, che può passare dal punk al rockabilly e dal reggae all'hc. Poi come tutti abbiamo delle band che ci hanno influenzato in tutto e per tutto, senza dubbi The Clash e Social Distortion. Ognuno di noi ha le sue fisse musicali, quindi quando componiamo un pezzo negli arrangiamenti ognuno mette del suo, influenze reggae, country e irish folk.
Avete voglia di raccontarci un po' la vostra storia, e magari anche l'origine di un nome per la band come One Trax Minds?
Siamo quattro ragazzacci di Sulmona in Abruzzo, e giriamo insieme da una vita, siamo legati da debiti, denuncie, musica e abbiamo vissuto insieme tutto quello che fai quando cresci in un piccolo paese di provincia, ma cerchi di fare il massimo per evadere. Ronnie, Ivan e Alessio suonavano insieme quasi dieci anni fa, e io avevo un'altra band con Ivan. Ci siamo rimessi sui strumenti insieme e sono bastati solo pochi minuti per far nascere i One Trax Minds, avevamo cosi tante cose da dire che nel giro di sei mesi avevamo quindici pezzi pronti da incidere. Il nome è ripreso da uno dei nostri "grandi" Johnny Thunders, anche il significato è molto bello, ognuno di noi ha il suo One Track Mind.
Se non sbaglio, anche se tu affronti la maggior parte delle vocals, Ivan e Ronnie ti si affiancano... come vi dividete le parti?
Si, mi piace comporre canzoni e scrivere testi e poi passarle agli altri per arrangiarle e migliorale. Non ci siamo mai posti limiti, se qualcuno propone un bel pezzo e vuole cantarlo ben venga, ritengo che sia Ronnie che Ivan hanno una gran voce. Ultimamente più del primo album mi sono dedicato a cantare, cosi come Ivan più agli arrangiamenti della chitarra e Ronnie alle linee di basso e cori.
Visto che siamo in tema, seguendo i vostri testi ho notato che affrontate sì i "soliti" argomenti, ma cercando di farlo in maniera non banale... o sbaglio?
Credo che i nostri testi non potranno essere mai banali finche parlano di storie, perche sono sempre verità, e la verità non è mai banale. Tutto ciò che diciamo ci è successo davvero, non ci piace spacciarci per quello che non siamo o fare i fighi con delle storie inventate come fanno molti. Anche qui non abbiamo dei limiti, dai One Trax Minds puoi aspettarti un testo su una storia d'amore andata male e magari uno di denuncia a questa società di merda.
Nella tracklist fa la sua figura una cover di Shane MacGowan and the Popes, perché avete scelto proprio "The Church of the Holy Spook"?
Ascoltiamo Shane Maccowan e tutto ciò che ha fatto da sempre, lui per noi è veramente un grande. Ho scelto questo pezzo perche aveva molto tiro ed era ideale per essere riarrangiato con i nostri suoni.
Come sono andate le cose in studio di registrazione, il risultato finale ha poi rispecchiato ciò che avevate in mente?
Abbiamo la fortuna di lavorare con un grande amico nonché nostro produttore Davide Rosati dell'Acme Studio, dobbiamo molto a lui per averci fatti cresce molto. Per il momento non abbiamo intenzione di cambiare studio anche per progetti futuri. Lavoriamo benissimo con lui e dobbiamo dire a fine registrazione ci ha dato esattamente quello che avevamo in mente.
Avete già letto molte recensioni del vostro esordio? Siete d'accordo con quanto è stato scritto?
Sono state fatte molte recensioni del disco, la maggior parte positive ed è stato veramente un successo per noi, ci ha fatto molto piacere. A volte ci fa ridere che ci paragonano a gruppi che magari ascoltiamo ma siamo sicuri di non essere influenzati da loro, in linea di massima però si, siamo d'accordo con quello che hanno scritto di noi.
Ma l'ascoltatore Punk è così "cagacazzo" come quello Metal, spesso insoddisfatto e sempre pronte a trovare qualcosa da ridire?
Avevo sentire che i metallari sono cagazzi, allora me lo confermi.
Forse nel punk oltre che alla bravura di un musicista si vede anche l'attitudine e la passione che usa nel fare musica. Anche a noi piace vedere band che suonano bene, e ci teniamo anche noi nel farlo, a fare un bello show dal vivo, ma insieme a questo ci piace vedere band che danno il massimo sul disco e live. Sono due cose che secondo me una in una band sono essenziali.
Come vanno invece le cose per quanto riguarda l'aspetto live? Avete la possibilità di esibirvi dal vivo con una certa continuità?
Per noi il fattore live è la prima cosa, siamo stati capaci di fare delle trasferte pazzesche per cifre imbarazzanti, date secche in Germania per cento euro, rimettendoci soldi e salute. Il fatto è che quando ci contattavano accettavamo subito senza badare a soldi e dettagli, questo perché avevamo e abbiamo una voglia matta di suonare. Ora un minimo cerchiamo di entrarci dentro con i soldi e non fare duemila km per una data. Fortunatamente in quasi tre anni di attività abbiamo girato un bel po' in Italia e in Europa, diviso il palco con grandi band, e questo ci rende veramente orgogliosi come il fatto di essere stati apprezzati anche all'estero.
Potete darci alcune anticipazioni sulle vostre mosse future?
Siamo veramente sempre a lavoro su progetti nuovi, abbiamo appena cacciato un 7ep split con i nostri amici abruzzesi Bones Bag per Indelirium Records, stiamo scrivendo il nuovo album che cominceremo a registrare ad Aprile e abbiamo registrato un pezzo con la band americana River City Rebels che uscirà presto come singolo sempre su Indelirium Records. Riguardo i live abbiamo diversi tour in programma in Italia ed in Europa
Vi ringrazio per la vostra disponibilità e mi sembra giusto lasciarvi la parola finale...
Grazie mille per l'intervista è stato un piacere, venite a uno dei nostri show se volete assistere a quattro animali inferociti.
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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