Stigma: quando ci vogliono due anni per togliere le vecchie affissioni (Stefano “Vlad” Ghersi)

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Gruppo:Stigma
Dopo sette anni arrivate al debutto, come mai tutto questo tempo? Voglia di debuttare al meglio o avete avuto dei problemi?
No, nessun problema, diciamo che abbiamo voluto fare tutto al meglio delle nostre possibilità, e per questo dopo aver promosso l'uscita del nostro precedente ep "Epitaph Of Pain" ci siamo presi un anno di tempo per scrivere i brani, valutare le proposte discografiche, firmare il contratto con Pivotal Rockordings e un altro anno per registrare il disco e permettere ad Andrea, il nostro secondo chitarrista, di integrarsi al meglio nella line up. Nel mercato di oggi, purtroppo, bisogna tenere sempre alta l'attenzione sulla band se non si vuole sprofondare nel dimenticatoio dopo essere stati travolti dalla quantità di bands presenti sulla scena, per questo abbiamo continuato ad insistere con l'attività live anche durante i lavori in studio.
Il nuovo disco è bello tosto, come ci si aspettava. Cosa puoi dirci di “When Midnight Strikes!”?
Si, siamo veramente orgogliosi sia dei brani in esso contenuti, sia di come suona il disco, grazie al lavoro svolto da Ettore Rigotti. "When Midnight Strikes!" è innanzitutto un concept sul cinema horror del primo novecento, e per questo abbiamo da subito cercato di enfatizzare alcuni aspetti durante la fase di songwriting e in studio quando si è arrivati al momento della produzione, quali la creazione di un'atmosfera che perdurasse durante tutto l'ascolto ma che non intaccasse la cattiveria e il tiro dei brani, i richiami costanti a determinate pellicole e la scelta di puntare più alla forma canzone che ad una forma di "chaos organizzato" come era capitato per "Epitaph Of Pain". Per quanto mi riguarda, per esempio, ho cercato di eliminare le doppie linee vocali ad intreccio che ho usato nelle precedenti uscite, mirando di più ad una linea singola più studiata e comprensibile, questo anche per andare incontro alla scelta fatta a monte, ovvero quella di realizzare un album che potesse avere una buona longevità e non sparire dallo stereo dopo il primo ascolto.
Musicalmente si pone a metà tra la vecchia scuola swedish degli At Athe Gates e il nuovo metalcore in stile Heaven Shall Burn, senza dimenticare i Cradle Of Filth degli esordi. Sei d’accordo?
Sì assolutamente, mi fa piacere che citi anche i primi Cradle Of Filth perchè sono sicuramente un ottimo esempio di band che ha trattato le nostre tematiche con risultati davvero superbi, soprattutto su "Vempire", "Dusk And Her Embrace" e "Cruelty And The Beast". Le nostre influenze spaziano un po' tra tutti i generi della scena metal estrema, senza disdegnare quella hardcore europea che nella seconda metà degli anni '90 è stata in grado di sfornare bands di livello assoluto, e siamo veramente fieri di essere riusciti a rendere "When Midnight Strikes!" un album fruibile a pubblici diversi, nonostante la rischiosa etichetta di disco "deathcore"!
Il disco ha un tema vampirico. Come mai questa passione?
In realtà, più che specificatamente vampirico, il tema principale è il primo cinema horror, quello che va dal primo "Nosferatu" ai grandi classici come i primi "Dracula" e "Frankenstein", passando per i primi B-Movies e altri films interpretati da Bela Lugosi, quali "White Zombie" e "Night Of Terror". In ogni caso, il tema del vampiro è sicuramente uno degli aspetti centrali, anche perchè vera e propria incarnazione dei canoni gotico-romantici che sono alla base di quel tipo di cinema. Quando decisi di intraprendere la via del concept, cercando di realizzare un album che fosse legato ad esso in tutte le sue parti ho da subito ricevuto l'approvazione di tutti i membri della band, anche perchè tutti siamo grandi fans di quei films e ci sembrava valida l'idea di realizzare un nostro personalissimo tributo ad essi, evitando la classica storia narrata dall'inizio alla fine della tracklist, ma prediligendo affrontare l'argomento in maniera più libera, spaziando tra i tanti motivi d'interesse e temi che vennero usati dagli ideatori ai tempi della realizzazione di quelle pellicole.
L’artwork è molto curato, ricordo che anche quello di “Metamorphosis” lo era. Vi piace curare tutti i dettagli della pubblicazione in via personale o vi affidate?
Sì, anche l'artwork è stato curato al massimo, come anche il videoclip, proprio perchè essendoci presi tutto il tempo necessario per fare tutto al meglio volevamo che ogni aspetto fosse perfetto. Eeeeh "Metamorphosis", mi fa piacere che te ne ricordi ancora, a quel tempo mi ero occupato io della grafica per il digipack e la figura in copertina era un mio compagno di classe fotografato nel bosco davanti alla nostra sala prove ahah, questa volta invece ci siamo avvalsi della collaborazione di un bravissimo artista italiano, Davide Nadalin, che si è veramente dedicato anima e corpo al progetto, permettendoci di esprimere anche nell'artwork l'immaginario di quegli anni, incluso quello spiccato gusto per il grottesco che abbiamo cercato di tributare mettendo le nostre brutte facce agli zombies in copertina ahah!!
In questi anni avete suonato con molte bands anche famose, quale vi ha impressionato di più?
E' difficile da dirsi, tutte ci hanno insegnato qualcosa o dato comunque la possibilità di misurare il gap dai pezzi grossi della scena! Per quanto mi riguarda sicuramente le date in compagnia dei The Black Dahlia Murder, veri e propri animali da palco oltre ad essere ragazzi veramente alla mano, e il concerto del Wacken Open Air proprio prima di Dissection e Suffocation, roba da brividi in tutti i sensi!
Avete in previsione un tour per supportare il nuovo disco?
Sì, a breve annunceremo le date italiane che terremo da qui all'estate, poi ad Agosto ci esibiremo fuori dal nostro paese in un mini tour con una band inglese, per poi andare proprio in Inghilterra nel mese di Settembre. Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad esibirci in gran parte del vecchio continente entro fine anno, per poi toglierci qualche altra grossa soddisfazione il prossimo anno...
Siete tutti abbastanza giovani, cosa altro fate nella vita e quali sono le vostre prospettive?
Io, Andrea e Stefano studiamo all'università, Morgan e Flavio lavorano, ovviamente la musica non ci permette di vivere, però riusciamo a gestire gli appuntamenti live in maniera abbastanza agevole, per cui speriamo di continuare a portare avanti il nostro progetto ancora per molti anni esibendoci il più possibile e in più paesi possibili!
Sono prossime le elezioni politiche, quali aspettative avete?
Per quanto mi riguarda davvero niente... Sono veramente stanco di vedere sempre le solite facce e sentire le solite menate! Qualche settimana fa abbiamo fatto nuovi scatti promozionali con un fotografo tedesco, e dopo aver visto i posters dei partiti disseminati per Milano mi ha guardato e mi ha detto: "I casi sono due, o qui in Italia avete dei netturbini poco efficienti che ci mettono due anni a togliere le vecchie affissioni, o vi state facendo prendere in giro!" ... Parole sante!
Ok, chiudete pure come volete.
Grazie a te per la bella chiacchierata, spero che "When Midnight Strikes!" sia di tuo gradimento come ai tempi erano stati i nostri primi due ep! Invito tutti i lettori di Eutk a venirci a vedere dal vivo e ad acquistare il disco non appena uscirà nei negozi! Italians do it better!
Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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