Manticora (Lars Larsen. vocals)

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Gruppo:Manticora

Allora Lars, nuovo album in arrivo e nuovi cambi di line up per la band, puoi spiegarci i motivi di questi cambiamenti?
Tutto è cominciato dopo aver suonato al Prog Power Festival un paio di anni fa; terminato lo show, il nostro bassista di allora ci disse di non voler rimanere più nella band destando la nostra curiosità. "Come mai? C'è qualcosa che non va con la band?" gli abbiamo risposto e lui ci disse semplicemente che non si sentiva più all'altezza del resto della band; si era accorto che gli altri ragazzi erano tutti migliorati musicalmente, cosa che lui non era stato in grado di fare. Abbiamo cercato di convincerlo che non ci fossero problemi per questo, ma non è stato sufficiente e così se ne è andato. A quel tempo suonavo anche in una cover band degli Iron Maiden e ho chiesto al bassista, Kasper Gram, di entrare nella band e questo è il risultato.
Per quel che riguarda la chitarra solista, abbiamo avuto alcuni problemi durante la pre produzione dell'ultimo album, dato che il nostro ex chitarrista non si era occupato minimamente della stesura dei pezzi e anche in studio la sua presenza era del tutto ininfluente. Visto come stavano andando le cose, gli abbiamo parlato apertamente dicendogli di prendersi una pausa e di staccare un attimo dalla band mentre noi ci occupavamo di scrivere i pezzi. "Ehi Fleming, fai un break e quando avremo finito ti chiameremo per registrare gli assoli di chitarra, ok?" e lui ci disse "Ok, ok, ho veramente bisogno di una pausa". Una volta finito lo chiamai per registrare le sue parti, convinti che la pausa fosse servita e invece in 14 giorni non è riuscito a fare nulla di buono per quel che riguardava le proprie parti; così prima di entrare in studio lo abbiamo scaricato e al suo posto abbiamo chiamato Martin Arendal, il quale suonava già con me e Kasper nella stessa band.
In tre settimane è riuscito a prepararsi tutti i brani aggiungendo le proprie parti e facendo un ottimo lavoro, ora capisci il perché dei cambi di line up!

Certo, si è rivelata dunque una mossa azzeccata?
Assolutamente! Avere Kasper nella band è stato come ricevere una boccata d'aria fresca, non che le cose andassero poi così male con il vecchio bassista: era un ragazzo simpatico e a posto, solo un po' troppo calmo e tranquillo, parlava poco e stava sempre sulle sue. Kasper al contrario è un concentrato di energia! Si agita come un pazzo in sala prove, ama divertirsi e fare casino… è completamente pazzo! Ha solo 21 anni e questo spiga molte cose…eheheh!
Il problema con il vecchio chitarrista è che non siamo mai riusciti a socializzare con lui, non siamo mai usciti a farci una birra assieme e non c'era niente che ci unisse, a parte il fatto di suonare nella stessa band. Penso debba esserci un sentimento di amicizia all'interno della band, bisogna stare assieme, bere un sacco di birre e uscire a divertirsi! Martin (il nuovo chitarrista, ndr) si è subito integrato nella band, più di quanto non abbai mai fatto Fleming prima che venisse scaricato. Anche musicalmente abbiamo raggiunto una maggiore maturazione con i nuovi membri, ad esempio Martin è in grado di risolvere qualunque problema, sa riparare un basso in mezzo secondo e occuparsi di tutto ciò che riguarda uno strumento musicale! Credo che tutto questo ci abbai aiutato ad essere anche più professionali sotto diversi aspetti.

Hyperion, il nuovo album, è un concept basato sull'omonimo romanzo di Dan Simmon; di cosa si parla nel concept e come mai proprio questa scelta?
Dunque, risponderò prima alla seconda domanda… Mio fratello maggiore mi ha passato questo libro dicendomi "leggi questo, è fantastico!"; così l'ho letto una volta e mi sono detto: "ehi! È davvero incredibile, devo leggerlo un'altra volta!". E così è stato! Ho pensato allora che se mai avessi dovuto scrivere un concept album il soggetto sarebbe stato questo libro. Così l'ho passato a Kristian e Mads (rispettivamente chitarrista e batterista, ndr) per avere un loro parere e subito si sono trovati d'accordo con me nel fare un concept album.
La storia è ambientata all'incirca 300 anni nel futuro dove 7 viaggiatori vengono imbarcati su una navicella verso un pianeta chiamato appunto Hyperion; su questo pianeta ci sono dei passaggi temporali in grado di trasportare la gente attraverso il tempo e lì si trova anche una mitologica creatura, chiamata Strike (che è poi presente sulla copertina del disco), che vigila su questi passaggi.
Nel romanzo viene raccontata la storia di ciascuno dei viaggiatori e del motivo per cui si trovano su questo pianeta e cosa vanno cercando; si tratta di storie fantastiche e appassionanti che hanno dell'incredibile… ho letto ben 6 volte il libro e anche l'ultima è stata interessante quanto la prima!
È incredibile, credo che chiunque debba leggere questo libro!

Musicalmente il nuovo album suona più potente e aggressivo rispetto ai precedenti lavori, si può dunque parlare di una evoluzione naturale del vostro sound o è un risultato che avete voluto ottenere durante la stesura dei brani?
E' una cosa che è venuta naturalmente: quando abbiamo detto a Fleming di prendersi una pausa ho portato la mia chitarra in sala prove e ho scritto molte parti dell'album per quel che riguarda la chitarra. Poi abbiamo messo tutto assieme e ognuno ha aggiunto del suo, anche se la maggior parte dei riff sono miei e io ho un approccio più aggressivo nello scrivere i pezzi rispetto agli altri ragazzi della band. Poi non abbiamo scritto l'album facendo uso delle tastiere, le quali sono state aggiunte solo in seguito, in studio, dato che il tastierista non aveva tempo per dedicarsi alle composizioni per motivi di studio.
Quindi solo in 4 abbiamo partecipato alla stesura dei brani mentre sugli altri album eravamo in 6, 6 menti diverse; a ciò va aggiunto il fatto che sugli altri lavori abbiamo prima scritto i pezzi per poi adattarci sopra i testi, il che è abbastanza facile rispetto a quello che abbiamo fatto su questo album. Ci siamo trovati con quasi tutti i testi pronti sui quali dover scrivere la musica e fare dunque in modo che questa si adattasse a quelli. Si è trattato di un approccio diverso che penso possa giustificare il risultato finale, più aggressivo e potente, proprio come dici tu.

Inoltre vi sono parti power/speed alternate a momenti di grande melodia e addirittura inserti acustici: quale dei due aspetti meglio rappresenta i Manticora?
Direi entrambi gli aspetti; il lato più power deriva dal mio modo di scrivere i brani e anche dal lavoro di Mads alla batteria; quello melodico rappresenta il lavoro di Kristian e anche il lavoro solista che ha fatto Martin, più attento alla melodia di quanto non lo fosse Fleming (il primo più vicino a Malmsteen, il secondo a Petrucci, tanto per farti un'idea).
Il risultato è stato questo mix tra i due aspetti, melodico e aggressivo, ma entrambi parte del sound della band.

Se dovessi citarmi qualche nome tra le vostre principali influenze musicali?
Oh, ci sono sicuramente molte influenze nel nostro sound! Sia io che Kristian e Mads siamo cresciuti negli anni Ottanta ascoltando dal thrash di Forbidden, Stayer o Flotsam & Jetsam, al power di band come Bling Guardina, Gamma Ray e Helloween, cercando di combinare i due stili in un unico genere. Potrei citarti centinaia di altri nomi di band importanti per noi: Mads, il batterista, ascolta molto death metal, mentre Jeppe, il tastierista, è un grande fan dei Radiohead, per esempio.
La parola chiave per noi è sempre stata mettere energia nella musica: posso ascoltare un brano di Madonna o Britney Spears o chi per essa, ma l'importante è che sia in grado di trasmettermi energia, non è detto che debba trattarsi per forza di heavy metal (anche se ciò si verifica nella maggior parte dei casi!)

Sei d'accordo nel definire "epic power metal" la vostra musica?
Se dovessi descrivere la nostra musica allora userei solamente "power metal", lasciando da parte il termine "epic". Epic per me può essere considerato un album come Tubolar Bell di Mike Oldfield o Nightfall in Middle Earth dei Blind Guardian, ma non un nostro album.

Quanto tempo avete impiegato per registrare il nuovo Hyperion?
Tre settimane.

Soltanto?
Yes! Incluso anche il mixaggio.

E siete soddisfatti del vostro lavoro?
Decisamente. All'inizio avremmo potuto disporre di più tempo, ma poi abbiamo avuto delle pressioni che ci hanno portato a ridurre a tre settimane le fasi di registrazione. È una buona cosa avere una certa pressione in modo che per un dato giorno devi avere finito e quindi impiegare al massimo ogni momento trascorso in studio, sapendo che non puoi concederti alcuna pausa senza motivo. Non mi piace l'idea di trascorrere 9 o 10 mesi in studio come fanno band quali Blind Guardian o Metallica; alla fine ti concentri su un sacco di inutili particolari che non hanno bisogno di essere ritoccati, dato che nessuno sentirà mai quel particolare! Il risultato poi è quello di sentire un computer che sta suonando, non una band.

Come siete entrati in contatto con la vostra attuale etichetta, la Scarlet e cosa mi puoi dire della vostra prima label, la greca Black Lotus?
Rispondo ancora dalla seconda parte della comanda: la Black Lotus non era adatta affatto per noi, abbiamo firmato il nostro primo contratto con loro, dopodiché non hanno mantenuto nessuna delle promesse che ci avevano fatto. Non si sono comportati secondo il contratto che ci avevano fatto firmare e quindi abbiamo mollato tutto. Non era possibile rintracciarli in nessun modo, né per telefono, né per e-mail e questa è una grave mancanza di professionalità. Allora il nostro manager si è recato a Milano per incontrare alcune etichette e una di queste era la Scarlet alla quale è piaciuta molto la nostra musica. Abbiamo avuto altre proposte ma abbiamo ritenuto che questa fosse la migliore e abbiamo firmato per Scarlet. Le cose con loro stanno andando alla grande, sono molto professionali e sanno fare le cose come vanno fatte. Non ci hanno promesso milioni di dollari o cose del genere, ma solo ciò che sono in grado di mantenere e per questo ci troviamo bene a lavorare con loro.

Non siete mai stati molto fortunati con i vostri concerti (facendo riferimento alla tournee di supporto ai Royal Hunt saltata per ben due volte di fila), sarà possibile vedervi dal vivo prossimamente?
(risate, ndr) Certo! stiamo organizzando delle date con Shaman e Time Machine per dicembre che toccheranno il sud dell'Europa, in particolare Italia e Grecia. Niente è stato per ora confermato e non posso promettere niente a nessuno: il problema di questo mondo, del music business, è che da un giorno all'altro tutto può cambiare, come appunto l'ultimo tour poi cancellato. Spero solo che questa volta qualcosa vada in porto, dato che abbiamo molto bisogno di farci conoscere e di girare un po' di posti diversi.

Un ultima parola?
Voglio solo aggiungere che se vi è piaciuto un album come Darkness With Tales to Tell, allora dovete andare a comparvi quello nuovo, decisamente migliore del suo predecessore. E poi spero veramente molto di potervi vedere tutti quanti on tour! See You!!!

Intervista a cura di Marco 'Mark' Negonda

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