DeRosso (Alex DeRosso, guitars)

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"The Thin Line Between Black And White" mette in risalto la tua volontö nel cercare sonorità differenti rispetto ai tuoi due precedenti lavori solisti. Da che tipo di tue esperienze, ascolto di artisti e bands in particolare ti sei sentito ispirato per l'occasione?
Innanzi tutto sono felicissimo che ti sia piaciuto... Ho avuto piu' tempo per sperimentare in studio e in genere mi piace cercare di fare qualcosa di nuovo e diverso. Non c'e' una particolare influenza artistica, anzi, ho proprio cercato il contrario. Comunque posso dire di ascoltare con interesse qualsiasi cosa che riguardi il rock, in tutte le sue sfaccettature.

Da cosa è stato suggerito il titolo "the thin line between black and white"?
Ovviamente non e' semplicemente un problema di colore, ma riguarda un po' le cose della vita. secondo il mio modesto parere c'e' sempre una, per quanto sottile, linea che le separa...basta guardarci bene...insomma...non sono mai tutte bianche o tutte nere...dura comunque da spiegarsi in tre righe!

I miei complimenti per un album che spero non passi inosservato, sarebbe un vero peccato, hai scritto brani davvero coinvolgenti. Non solo la musica ma anche consequenzialmente i testi comunicano un certo stato emotivo. Sono prevalentemente autobiografici o ognuno di essi tende a mostrare tanti punti di vista ed esperienze differenti? ti andrebbe di indicarci i brani ai quali sotto questo punto di vista ti senti più legato?

Avere scritto dei brani che piacciono è per me una grandissima soddisfazione, e penso sia anche una delle cose piu' importanti, musicalmente parlando. Riguardo i testi, c'e' ovviamente un po' di tutto, dalle esperienze personali alle storie di pura invenzione, e via dicendo. Vorrei pero' premettere e ricordare che ho ricevuto un prezioso aiuto esterno per poter spiegare e sviluppare, in un' inglese il piu' corretto possibile, cio' che volevo dire. I testi che preferisco sono "now or never" e "every moment", ma anche "eternity" per la sua particolare atmosfera.

In questo tuo nuovo album, oltre che come chitarrista, compositore, produttore, figuri coinvolto anche in qualitö di cantante. A tuo avviso quali di questi aspetti è stato il più "divertente", quale il pù? "arduo", quale il più"interessante ed istruttivo"?
Direi che tutto e' stato divertente anche se faticoso...e tutto, forse a parte il suonare la chitarra, cosa alla quale sono piu' abituato, e' stato arduo. probabilmente la cosa piu' difficile e' stata quella di cantare e fare il tecnico del suono contemporaneamente. l'aspetto piu' interessante e' stato sicuramente la produzione, dalla primissima idea allo stato embrionale, al mastering finale.

Hai già un'idea di cosa vorresti realizzare col tuo quarto album solista? Continuerai ad esplorare questo tipo di sonorità o potresti anche darne un'ulteriore sterzata verso stili ancora differenti?
In questo momento, saro' onesto, non ci ho ancora pensato...vorrei pero', prima o poi, organizzare un progetto che coinvolga parte dei musicisti che ho conosciuto negli ultimi tempi... ..vi terro' informati !

Oltre che orgoglio per noi della scena italiana, ha destato ben più che semplice interesse il tuo ingresso negli storici Dokken. Come stai vivendo quest'esperienza? che impressioni t'ha fatto fino ad oggi la band vista "dall'interno"? qualche aneddoto che potresti raccontarci?
L'esperienza e' semplicemente fantastica, sopra tutto se pensate al fatto che è stata la mia band preferita per molto tempo ! Vista dall'interno e' una band dove c'e' un lead vocalist, Don, che e' anche indiscusso leader, un batterista, Mick, che definirei l'anima della band stessa, e un bassista, Barry, di grande esperienza. E' chiaro che ci si trova di fronte a dei veri e propri "personaggi" del mondo del rock, con tutto cio' che questa definizione puo' racchiudere... per cio' che riguarda gli aneddoti per il momento nulla di veramente pazzesco, magari in futuro...

Verrai coinvolto dalla band anche per la loro prossima fatica in studio?
A questo punto mi azzarderei a dire di si anche se preferisco sempre essere cauto nelle cose di cui non sono sicuro al 100%. Sai, in questo mondo le cose cambiano in fretta... comunque mi e' stato chiesto di scrivere dei brani, cosa che ho gia' fatto, ed entro la fine del tour verra' deciso su quali idee si dovra' lavorare.

Credo che la realizzazione dei brani risalga sicuramente al periodo precedente il tuo ingresso nei Dokken. Ad ogni modo, quanto pensi che quest'esperienza nella band possa influenzarti in futuro sia come uomo che come musicista?
Si, la realizzazione di "the thin line..." e' totalmente pre-Dokken, e risale ad un momento in cui pensavo di piu' ad una "carriera" di produttore artistico che non di chitarrista...ma poi le cose piu' strane succedono proprio quando non te le aspetti! infatti l'album, ed era cio' che volevo, non suona come un cd da chitarrista. Non me ne vogliano i patiti dei tecnicismi estremi, ma penso che la cosa piu' importante sia la musica, l'atmosfera e le emozioni che si riescono a creare usando gli strumenti, non abusandone ! poi, ogni album ha la sua storia, e non mi sento di escludere che, visto il mio ritorno a suonare dei brani che per me sono dei classici dell'hard rock, qualche sonorita' del passato possa riaffiorare...

Sei in contatto con realtö cosÒ differenti da quelle della scena musicale italiana. che considerazioni ti sei fatto in base alla tua esperienza?
E' veramente difficile comparare le due cose...sono cosi' differenti... diciamo che l'aspetto che mi ha colpito di piu' fin dai primi momenti e' il rapporto con il pubblico. C'e' veramente una sorta di considerazione divina, se vogliamo anche un po' esagerata, per chi suona nella band, e non solo per il cantante.

In più costituisci uno splendido esempio per tutti i musicisti che sognano di emergere e coronare i propri sogni. cosa ti senti di suggerire a tutti coloro che lavorano duro, s'inpegnano e sperano di poter vivere tutte le esperienze che tu meritatamente stai ottenendo?
Non vorrei veramente dispensare consigli, ma direi a tutti di fare sempre cio' che piace personalmente, lasciando da parte mode e trend vari, e di non smettere mai. questo e' stato per me anche un segreto per tener duro anche nei momenti piu' difficili, quando tutto sembra sia contro di te. ma anche di essere pronti, professionalmente parlando, perche' se poi ti capita che ti regalano la famosa bicicletta...bisogna pedalare !!!

I miei più cari saluti ed in bocca la lupo per la tua carriera di musicista, spero di ascoltarti al più presto dal vivo. Ciao!
Grazie mille anche a te e a presto!

Intervista a cura di Fulvio Bordi

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