Fields Of Jena

Dopo la pubblicazione della recensione di "In Onirica", terzo demo per i Fields of Jena, eccoli nuovamente su EUTK.net. Questa volta sono qui per rispondere ad alcune domande che dovrebbero riuscire a decrivere ulteriormente un gruppo interessante che propone un gothic/dark discretamente metalizzato, mai banale e che anche sotto l'aspetto lirico da molta importanza al feeling...

Parliamo immediatamente dell'ultima uscita in casa Fields of Jena, siete d'accordo con quanto ho scritto in fase di recensione... qualcosa da aggiungere su "In Onirica"?
Devo dire che sostanzialmente ci trovi d'accordo con la tua analisi, anzi colgo l'occasione per ringraziarti della bella recensione. "In onirica" è una sorta di visione, un mosaico onirico fatto di sentimenti, dove amore e dolore danzano insieme mentre occhi allucinati stanno a guardare. Per noi questo nuovo lavoro rappresenta un importante passo in avanti rispetto al passato, l'inizio di una nuova via da percorrere.

Un passo indietro, riassumete la storia degli Fields of Jena...
La storia dei Fields of Jena inizia nel 1997, e nel corso degli anni ci sono stati diversi mutamenti fino ad arrivare ad incarnare l'ibrido gothic-dark che oggi ci rappresenta. Abbiamo sinora all'attivo tre cd autoprodotti: "Of Tales and Reality" 1998, "Nocturnal Elegies" 2000 e l'ultimo "In Onirica". L'attuale line up comprende: Marco Marinoni (voce), Daniele Parini e Luca Colombo (chitarre), Toni Viceconti (basso), Piana Marco (tastiere), Daniele Airoldi (batteria).

Un'altra domanda sul gruppo, perché avete adottato il monicker Fields of Jena, quali significati "nasconde"?
La scelta del nome è legata soprattutto al concept che sta alla base della nostra musica, e ciò tentare di fare musica emozionale che lasci una scia nell'anima dell'ascoltatore. Jena in Germania, è stata una delle città, soprattutto l'ambiente universitario, in cui il movimento romantico dello "Sturm und Drang" ha gettato le sue basi, è per questo che abbiamo scelto tale nome. C'è una sorta di "affinità elettiva" (se mi passi la citazione...) tra le tematiche tipiche dei quel movimento e la nostra musica. Il dolore, l'amore, la sofferenza, l'eros, i sogni, sono "tinte" che costituiscono le visioni che cerchiamo di creare con le nostre canzoni, allucinazioni che si materializzano tra le nebbie "dei campi di Jena"...

Quali sono stati i riscontri che avete avuto riguardo ai vostri precedenti due demo "...of Tales and Reality" e "Nocturnal Elegies"?
I nostri lavori precedenti sono stati accolti bene, soprattutto se teniamo in considerazione che ai tempi di "..of tales and reality" (1998) eravamo totalmente inesperti e alla nostra prima esperienza in studio. Il lavoro successivo, invece, ha avuti dei riscontri migliori, ci sono state persone che hanno letteralmente "amato" , "Nocturnal elegies", ed anche gli addetti ai lavori ne hanno parlato più che bene. La sola pecca è stata di non avere fatto una promozione adeguata, ma cercheremo di rifarci con il nuovo cd.

E' stata una svolta naturale quella di passare dal black/ death metal degli inizi a sonorità più dark/gothic ?
Si, nel momento in cui scriviamo una canzone non ci poniamo limiti o restrizioni di sorta. Per noi è stato un percorso naturale arrivare a fare la musica che facciamo oggi; cerchiamo di comporre i pezzi seguendo l'istinto, e dopo vari anni crediamo di aver raggiunto ed elaborato un nostro stile personale. Ciò che puoi ascoltare sul cd, è il frutto di tutte le diverse influenze dei componenti dei F.o.J. Ognuno di noi ha ascolti differenti, black, death, gothic, dark wave, Ebm, musica elettronica, etnica, classica, seventies/psichedelica, fanno tutti parte del nostro back ground musicale, ed è per questo che le nostre canzoni risultano avere diverse sfaccettature. La nostra musica può essere paragonata ai molteplici riflessi del sole che attraversa un cristallo fatto di lacrime.

Da dove prendete l'ispirazione per i vostri testi, ed a livello musicale chi indichereste come la vostra "musa ispiratrice"?
Per quanto riguarda i testi, l'obiettivo è quello di produrre immagini nella mente di chi ascolta. Il dolore è un velo che prima o poi ricopre una parte della vita persone; attraverso le mie liriche cerco di esorcizzare la sofferenza: affrontandola, "esaltandola", mescolando l'immaginario romantico con visioni astratte di notti alcoliche - metropolitane. Cerco di esplorare tormento e l'estasi di ogni giorno, relazionati all'universo (Tutto) nel quale l' io (Stella) si ritrova a vagare come una cometa... un viaggio attraverso i dolori dell'anima umana teso alla liberazione (se questa poi sia la sanità o la follia, la vita o la morte, sta a chi ascolta il cd dare una sua interpretazione) . A livello musicale non c'è una vera e propria musa, se per musa intendi una band in particolare, come ti ho già detto abbiamo moltissime influenze diverse, la nostra musa è la nostra anima e il turbine di sentimenti di gioia e dolore che quotidianamente ci coinvolge e a volte sconvolge, lasciando segni così marcati dentro di noi al punto da indurci a scrivere una canzone.

A quale indirizzo musicale saranno invece orientate le prossime composizioni?
Per il momento è presto dirlo, attualmente siamo impegnati nella preparazione delle prossime date live e più avanti c'è in programma la preparazione di qualche remix di nostri brani in versione più elettronica per i goth'club. Sicuramente continueremo il percorso iniziato con "In onirica", cercando di introdurre nuovi elementi nelle nostre composizioni, è probabile un tocco in più di psichedelica, non vogliamo fossilizzarci su ciò che abbiamo già fatto. Rimarremo comunque nella dimensione dark-gothic, che ad oggi è quella nella quale riusciamo ad esprimerci al meglio.

E' indiscutibile che Internet stia cambiando il music business... supponete che sarà in meglio o le cose peggioreranno?
Sicuramente per le band underground o emergenti come noi, Internet è un mezzo molto importante e utile per farsi conoscere. Siti come il vostro, e tutte le web-zine che ci sono e stanno nascendo, permettono ai gruppi di far girare il proprio nome con una facilità e velocità impensabili ai tempi in cui tutto era basato su riviste e fanzine e i demo giravano su cassetta. Oggi attraverso gli mp3 è possibile far conoscere la propria musica ad un pubblico vastissimo. Non dimentichiamo poi la possibilità di collaborazioni tra gruppi scambi di date, link, ecc...a tale proposito cito l'IMA di cui siamo parte, e che è un importante raccordo per i gruppi italiani. Nella tua domanda hai parlato di music business...beh al momento non ne siamo parte, ne riparleremo quando avremo un contratto con una label...non crediamo, comunque, che internet possa penalizzare la musica, se intesa come arte in sé, anzi...se invece si parla di "industria della musica" il discorso può cambiare, ma sono cose al momento lontane dai nostri pensieri, e poi basterebbe abbassare il prezzo dei cd, invece di continuare a lamentarsi di Napster e affini.

Credete che nel futuro il Web porterà radicali mutamenti anche e sul piano sociale?
E' innegabile che il web abbia portato dei cambiamenti negli ultimi anni, e che di riflesso anche la società ne abbia avvertito le conseguenze. Diciamo che grazie ad esso si sono accorciate le distanze e i tempi, le comunicazioni sono più facili, ma resta un mondo "freddo", il contatto diretto con le persone rimane una cosa fondamentale e insostituibile.

A livello personale siete assidui frequentatori di Internet? ... Dimmi, visitate spesso EUTK.net ehehe?
Si, tutti noi abbiamo Internet e chi più chi meno, navighiamo nella rete, soprattutto in riferimento alla musica, sia in generale sia per il nostro gruppo. Con l'uscito del nuovo cd, abbiamo anche inaugurato il nostro sito ufficiale www.fieldsofjena.cjb.net , interamente curato da noi, in particolare Toni (per quanto riguarda la grafica) e Luca (per ciò che concerne la messa in rete). Personalmente devo ammettere che ogni volta che mi collego, do un occhio a EUTK, così come ad altre web-zine metal, mi piace sapere cosa è uscito di nuovo sul mercato e come si stanno muovendo i gruppi italiani.

Come vedete invece il futuro dell'Hard Rock e L'Heavy Metal?
Wow! Che domandone! Sicuramente il futuro sta nella contaminazione, nella fusione di stili e generi diversi che permetta un allargamento dei confini musicali e di audience. Attualmente la scena gode di buona salute, non soltanto all'estero, ma anche in Italia abbiamo gruppi validissimi che non temono confronti col mercato straniero. Se solo i media, soprattutto Mtv e affini, osassero un po' di più ed andassero oltre la fenomeno Nu metal, che innegabilmente ha attirato l'attenzione di molta gente sulla scena metal negli ultimi tempi, le cose potrebbero migliorare ancora...chissà...

Visto che siamo sul finire dell' anno, quali sono le uscite del 2002 che vi hanno colpito di più?
Diciamo che nel 2002 noi ci siamo lasciati andare alla nostalgia ripescando molto nel passato Pink Floyd e The Doors su tutti, ma anche Dead Can Dance e Einsturzende Neubauten ; per quanto riguarda le nuove uscite pochi nomi ma significativi: Sentenced, Tiamat e Moonspell tre grandi band che non hanno deluso le aspettative, poi possiamo citare i bei lavori 69 Eyes, Diary of Dreams e Dark Tranquillity, Sistem of a Down più una valanga di gruppi dark, ebm.

In conclusione, prima dei saluti, fammi una confidenza, cosa vi aspettate per il futuro dei Fields of Jena?
Per il momento non ci aspettiamo nulla, abbiamo degli obiettivi e faremo in modo di riuscire a realizzarli, ma starà a noi e al nostro impegno riuscirci. Non possiamo dare nulla per scontato o di dovuto, l'unica cosa che ci interessa è suonare, farci conoscere il più possibile e fare emozionare le persone che acquistano il nostro cd o vengono ai nostri concerti. È chiaro che ci piacerebbe avere il supporto di una label per fare tutto ciò, e ci stiamo muovendo il tal senso, crediamo molto nel nostro nuovo lavoro e nelle nostre possibilità future, vedremo se qualche etichetta si farà avanti, altrimenti continueremo come abbiamo sempre fatto. In conclusione invitiamo i lettori a visitare il nostro sito www.fieldsofjena.cjb.net, ad ascoltare i nostri brani e a farci sapere i loro pareri. Per finire un ringraziamento a EUTK.net e a te in particolare, per lo spazio concessoci, per la bella intervista e per la recensione. Inoltre complimenti per come state supportando la scena underground italiana, e veramente una cosa importante per i gruppi come il nostro, grazie ancora...

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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