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Gruppo:Arcadia

Gli Arcadia ci raccontano le loro vicissitudini sin dall’uscita di “Synth”, un percorso che li ha portati a suonare in America e a pubblicare il nuovissimo, e valido, “Fracture Concrete”.

Come mai tutti questi anni di silenzio? Cosa è successo nell'intermezzo tra "Synth" e "Fracture Concrete"?
Demetrio: “ Sono stati anni duri per la band, la No Brain Records ha lavorato male su “Synth” per problemi interni all'etichetta, la coesione nel gruppo-band si è cominciata a disgregare nell'estate del 2002, nel 2003 una nuova etichetta ha cercato di truffarci ma fortunatamente non è riuscita a rubare i nostri soldi, tra il 2003 e il 2004 la band è stata allo sbando, poi fortunatamente nel Marzo 2004 siamo stati invitati ad unirci a Testament, Obituary, Deicide e molti altri in un tour in Florida...
Da lì capimmo che la band aveva ancora i numeri per andare avanti e farsi strada... Bisognava però disfarsi delle persone che non andavano più bene...Cambiammo cantante e bass-player. Esattamente un anno fa facemmo un sacco di audizioni e nel giro di 3 mesi reclutammo 3 nuovi membri.
Michele/voce(ex Soulgrind, Tiat5), Alberto(Illusoria) e Marco affianco ad Edoardo e me; membri fondatori della band.
Nonostante i problemi interni alla band io e il drummer abbiamo comunque continuato a portare avanti il discorso compositivo nei nostri ritagli di tempo scrivendo così “Fracture Concrete” nel giro di 3 anni e mezzo, appena cambiata la line up abbiamo registrato il materiale e siamo scappati in America a promuoverlo...
Nel febbraio 2005 Abbiamo firmato un contratto con la Sinergy management di Los Angeles, California; che ci rappresenterà in tutti gli States...
Infine nell'aprile 2005 esce il tanto sofferto “Fracture...”
Comunque non dovrete aspettare altri 4 anni per il prossimo disco, attualmente stiamo componendo il nuovo; abbiamo già 7 pezzi e presto sarà inciso un demo per il nostro manager negli States.”

Quali sono i retroscena del nuovo disco? C’è qualcosa che nessuno ha notato e che per voi invece merita attenzione?
Alberto: “ Mah, non so se qualcuno l'ha saputo, ma Edoardo ha suonato con un braccio solo!eh eh... A parte le cazzate (si può dire?) la batteria è stata registrata totalmente in acustico utilizzando solo della compressione in fase di missaggio e anche per gli altri strumenti abbiamo cercato di mantenerci più naturali possibili, riservando alla voce un trattamento un pò più libero e all'elettronica una funzione di contorno/enfasi. Ah, ci sono alcune frasi in italiano che forse non si notano subito nella track "Join A New Pain", ma ascoltando solo il left channel divengono evidenti.”

Il nuovo disco segna un’evoluzione nel sound. Come possiamo definire questa evoluzione? Chi o cosa, a livello musicale e non, ha influenzato tale evoluzione?
Alberto: “ Beh molti, non a torto, con quest'ultimo lavoro ci hanno accostati di più alla corrente metal core.
Possiamo certamente dire che la nuova line up è estremamente variegata in fatto di influenze musicali personali; di conseguenza il songwriting e la scelta del sound rispecchiano questa situazione. Tutti noi siamo convinti che questo sarà un carburante eccellente per il percorso del gruppo, e ci porterà sempre a nuove soluzioni compositive in futuro, quindi stay tuned!”
Demetrio: “ Sicuramente “Fracture…” è un disco molto diverso da “Synth”. Allora avevamo 20 anni. La nuova strada seguita è stata marcata dal tema della tecnica strumentale applicata alla monoliticità dei brani che da sempre ha contraddistinto la band.
Come tempo fa ti avevo accennato ci siamo messi a studiare molto sugli strumenti; penso che ascoltando i brani in ordine di scrittura essi non sono altro che lo specchio dei nostri miglioramenti come musicisti.”

Il disco suona molto hardcore, come mai questa scelta?
Michele: “ Come spesso avviene, non c'è una vera e propria motivazione. Semplicemente sei più affascinato da determinate sonorità: personalmente ascolto molto gruppi come Caliban o The Haunted, gruppi che devono molto all'HC e quindi tutto il gruppo poi ne risente. Il nuovo materiale secondo me è ancora più influenzato da questo genere... suona spesso più veloce e aggressivo di “Fracture Concrete”...non vediamo l'ora di proporlo dal vivo!!”

Sul disco è presente "Net Realm", gia pubblicata in passato. Sbaglio o è una nuova versione? Se è così perchè l'avete riregistrata?
Edoardo: “ “Net Realm” era uscita nel dicembre 2002, nel corso dei 2 anni successivi è stata riarrangiata, poi avendo cambiato singer, il resto è venuto di conseguenza.
L'abbiamo riregistrata proprio perchè diversa la song e poi non potevamo includere nel nuovo disco un brano cantato dal vecchio vocalist.”

Di cosa parla ?Prozac Generation?? E’ tratta da vicende personali?
Michele: “ E' una sensazione. Non ti sembra a volte che il mondo sia dipendente da ciò che gli viene detto? Non si dorme se non si è preso un sonnifero, siamo depressi se non ci facciamo di Prozac o Serenase...ventenni che prendono il Viagra e si rifanno da capo a piedi...
Insomma, è una visione abbastanza angosciante, viviamo in paradisi artificiali basati su ciò che ci viene imposto.”

Cosa vi ha insegnato l’America? Che aria si respira da quelle parti?
Marco: “ L'esperienza Americana mi ha insegnato molto, e penso di essere cresciuto molto in questi 3 mesi, sia come persona che come musicista. E' stato bellissimo poter suonare davanti ad un pubblico totalmente nuovo e ancora più bello è stato vedere che quella gente era contenta di ciò che stavamo suonando.
Da quelle parti si respira un'aria semplicemente fantastica! Non ti nego che vorrei trasferirmi lì...ma ahimé credo che ancora non sia possibile. Credo veramente che sia uno dei luoghi dove la scena musicale è tra le migliori del mondo.”

Al ritorno dall’America cosa è cambiato per voi qui in Italia? Come siete stati accolti?
Marco: “ Devo dirti la verità...da quando sono tornato ho risentito gente che non sentivo da anni!
Ho detto a poche persone della mia partenza, ma dopo una settimana lo sapevano praticamente tutti!!! Bah...
Comunque a parte questo tutti ci hanno accolto bene e sono contenti di quello che siamo riusciti a fare, anche se ancora dovremo lavorare molto.”

Il precedente disco si rifaceva molto ai Fear Factory e, per qualcuno, anche ai Meshuggah. Che considerazione avete per queste bands e vi ha fatto piacere essere tacciati di clonazione nei loro confronti?
Demetrio: “ I Fear Factory sono stati a loro tempo una delle band più innovative in campo metal insieme ai Meshuggah; questi ultimi sempre alle prese con sperimentazioni di vario genere, onestamente adesso stimo molto di più i secondi perchè sono stati in grado di evolversi da disco a disco. Chi non si evolve si estingue...
Ai tempi del primo disco fummo tacciati di clonazione nei loro confronti...
Che vengano i giornalisti a dirci qualcosa adesso, dopo aver ascoltato “Fracture...”.”
Una volta Demetrio mi fece una recensione di "City" degli SYL. Hai ascoltato il nuovo “Alien”? Che te ne pare?
Demetrio: “ Ah...si, mi ricordo, non sono un gran recensore, infatti faccio il musicista.....(ride)
Non ho ancora ascoltato il nuovo “Alien” ma penso che lo comprerò presto, il disco del 2003 non mi fece impazzire anche se comunque un bel disco...
Poi comunque stiamo parlando del grande Devin, inarrivabile...”

Se poteste esser scelti per la colonna sonora di un film, che film sarebbe?
Alberto: “Resident Evil III” e “Alone In The Dark”...ma forse questo è già uscito, va beh…
Marco: “ Era tanto che aspettavo questa domanda...Credo di avere un amore incredibile per il film "Terminator"...non mi dispiacerebbe essere presente sulla colonna sonora di quel film!”

Che fine ha fatto l'impegno di Demetrio negli Infection Code?
Demetrio: “ E’ stata una gran bella esperienza, durata quasi 2 anni...Purtroppo come tutte le cose belle prima o poi finiscono...
Nel 2003 ero molto impegnato con gli studi in ambito musicale (mi sono diplomato in chitarra rock a giugno 2004) e in più avevo cominciato a lavorare in un'orchestra...
Capisci che: Studio + orchestra + 2 band= disastro.”
Era arrivata l'ora di scegliere...”

Avete già progettato un tour? Tornerete in America?
Michele: “ Ehehe proprio non ci volete, eh? Apparte gli scherzi, giriamo un pò l'Italia, poi dobbiamo in tutti i modi essere nel New Jersey a Luglio per il Metal Redemption Fest, poi ci chiudiamo nel nostro appartamento a comporre in quel di Los Angeles, per poi volare in centro America dove facciamo un tour da co-headliner agli inizi di Settembre... insomma...ormai siamo dei senza casa!”

Ok, chiudete pure come volete.
Edoardo: “ Ringraziamo te e il Grazioli e tutta la redazione del magazine per lo spazio concessoci.
Presto sarà on line il video del singolo: “Prozac Generation”.
E' già disponibile il video live della prima data al “wisky a go go” di Los Angeles.
Per cui vi aspetto numerosi su www.arcadiacrew.com ”
Marco: “ Grazie per averci concesso questo spazio. E grazie anche a tutte le persone che ci stanno seguendo e ci stanno aiutando in tutto quello che stiamo facendo.
Controllate sempre il sito www.arcadiacrew.com per essere aggiornati sui live! Vi
vogliamo numerosi!”

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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