Philm: per Dave Lombardo c'è vita dopo gli Slayer

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Gruppo:Philm

Dave Lombardo non ha certamente bisogno di alcuna presentazione. Conosciuto per essere stato il batterista degli Slayer, in pochi sanno che questo strepitoso artista nel corso degli anni si è dedicato ad altre attività che hanno arricchito un curriculum di tutto rispetto. Lombardo ha infatti partecipato a svariati e differenti progetti e fondato due band durante la sua militanza con la band madre: tra queste troviamo i Philm, la sua vera ed unica creatura, una realtà musicale ancora poco conosciuta. Poco prima dello show tenutosi a Bologna, abbiamo incontrato questo grandissimo musicista che, in esclusiva per Metal Hammer Italia, ci svela qualcosa in più in merito ai suoi progetti futuri e al suo nuovo percorso artistico.

Ciao Dave e benvenuto, o meglio, bentornato in Italia! Per noi è un grosso piacere averti qui con noi!
Grazie mille!
Ieri è ufficialmente partito da Montebelluna (Treviso) il mini tour italiano dei Philm. Iniziamo la nostra chiacchierata con una domanda molto semplice: cosa puoi dirci dello show tenutosi ieri sera?
E' andata bene! La gente non aveva idea di quanto heavy fosse la band! Molti credevano che questa band fosse più una sorta di progetto jazz di Dave Lombardo o qualcosa di simile, cosa che evidentemente non è! Parliamo di una band heavy molto potente! Sai, l’opinione della gente cambia totalmente non appena ci vede dal vivo e la cosa viene subito apprezzata, tanto che non appena finito lo show, molte persone ci dicono: “Speriamo che voi possiate tornare qui presto! Per favore, ritornate a breve!”. Abbiamo avuto tante risposte positive dal pubblico!
Cosa puoi dirci del pubblico italiano?
Cosa posso dire? Gli italiani sono appassionati, amano molto la musica heavy, amano tutta la musica. Sono fantastici, amiamo suonare qui!
Seppur siate attivi dal 2010, i Philm sono una band ancora purtroppo poco conosciuta. Ti andrebbe di accennarci qualcosa in più di questo progetto musicale?
Ho conosciuto Gerry nel 1995, quando l’ho incontrato sapevo già di trovarmi di fronte ad un chitarrista molto speciale, proprio a causa del suo stile, del suo modo di suonare questo strumento. Un’altra cosa che lo rendeva diverso da molti altri musicisti era la sua strumentazione, ovvero la sua chitarra . Era una Gibson Les Paul del 1996 ed una chitarra simile, con una storia così grande alle spalle, non poteva che meritare un grosso rispetto! Gerry aveva questo modo di suonare così unico e, di conseguenza, mi son sentito in dovere di dover ridurre le parti di batteria, fare qualcosa di diverso e fondare una band composta da 4 elementi. Sentivo il bisogno di avere un progetto più piccolo, semplice, per cui abbiamo iniziato a comporre musica insieme, visti i nostri gusti musicali molto simili. Entrambi amavano la musica hardcore e l'elettronica, negli anni ’90 ero molto più appassionato di industrial, ambient, roba molto più elettronica. Seppur tuttora mi piaccia la musica heavy poiché la suono, ammetto che non disdegno gli altri generi musicali. Tornando a noi, abbiamo iniziato a comporre musica, a ritrovarci per suonarla, far le prove. Qualche anno più tardi ci siamo separati, è avvenuto circa intorno al 2000/2001, non potevo più lavorare con i Philm visti i miei impegni con Mike Patton, gli Slayer, i Grip Incorporated (Grip Inc.). Durante quella pausa, mi sono dedicato agli Slayer ed intorno al 2010 ho ricontattato Gerry per chiedergli di riunire la band e tornare a lavorare insieme. In seguito, siamo andati alla ricerca del nostro bassista originale, ma non siamo riusciti a riaverlo nella band e qualche tempo dopo abbiamo trovato Pancho. Non sapevamo chi fosse, ricordo solamente di aver tenuto una drum clinic a Los Angeles e di averlo incontrato in quell’occasione. All’epoca lui suonava nei War, è stato da sempre un fan degli Slayer, degli Iron Maiden, anche se il suo background è diverso, poiché proviene da diversi generi musicali. Ha alle spalle una storia lunga legata al funk, anche se gli piace ancora suonare musica heavy, per cui quando gli ho chiesto di unirsi ai Philm, ha dovuto prima capire quale genere musicale stava per andare ad imparare. In seguito abbiamo iniziato a scrivere nuova musica, ripescando anche cose che io e Gerry avevamo scritto negli anni ’90 e andando ad aggiungerlo poi al nuovo materiale, per cui ci siamo dedicati alla composizione del nuovo album al quale ha collaborato anche Pancho. Quel disco è stato rilasciato nel 2012, era il nostro primo album; in seguito abbiamo pubblicato il secondo, uscito lo scorso anno a settembre e ci siamo imbarcati in tour, accompagnati da una band, cercando di costruire la nostra fanbase.

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Il vostro ultimo album, "Fire From the Evening Sun", è stato rilasciato lo scorso anno. Quale tipo di riscontro ha ricevuto dal pubblico e dalla critica? Presumo sia stato accolto molto bene!
L’album è stato ben accolto da tutti. Tutti quanti hanno notato una grossa differenza rispetto al primo disco, che a parer mio era molto più pacato e, nonostante ci fossero dei brani heavy e la registrazione fosse diversa, era un album differente. Io all'epoca ero già in una heavy band, gli Slayer, e di conseguenza non mi interessava creare qualcosa di simile. Non mi interessava fare nuovamente musica heavy. Con la pubblicazione del secondo capitolo, in seguito alla dipartita dagli Slayer, mi sono detto che volevo creare qualcosa di heavy, qualcosa di più potente e così è stato! I fan hanno amato questa mia scelta e anche i giornalisti e la stampa hanno apprezzato moltissimo questo disco poiché aveva questa atmosfera magica, aveva questa componente diversa. Aveva qualcosa di diverso rispetto alla proposta musicale già offerta da altre band.
La band ha un sound molto variegato, dipende da qualche influenza particolare?
Uhm. Tutti noi abbiamo moltissime e diverse influenze e, visto che ho anche rivestito il ruolo di produttore della band, non ho posto alcun limite alla band stessa. Mi sono assicurato che tutti i ragazzi fossero felici con quello che stavano facendo, mi sono assicurato che tutto fosse okay. C’è stata molta libertà nel comporre musica.
Se non sbaglio, oltre ai Philm tuttora porti avanti anche i Fantomas. In passato hai partecipato ad altri progetti, come i Grip Inc, i Melvins e i Voodoo Cult. Com'è stato destreggiarsi fra tanti side projects di grosso calibro?
Beh, con i Voodoo Cult ho registrato solo un album nel 1992, questa è una cosa passata. Per quel che riguarda i Grip Inc., ho realizzato quattro o cinque album con loro, siamo stati in tour e, purtroppo, il cantante è venuto a mancare. La band, infine, si è sciolta, non potevamo più proseguire la nostra strada. Al momento non ho nulla di programmato per i Fantomas, Mike Patton sta lavorando con i Faith No More, Quando porterà a termine i suoi impegni forse torneremo a fare qualcosa insieme. Staremo a vedere! Ho partecipato ai Blade Runner, è una band che vanta fra le proprie fila John Zorn e Bill Laswell, è una band con la quale viaggio e faccio solo show sporadici. Non parliamo di grandi tour, poco più di un mese fa ho tenuto un concerto con la band a San Sebastian (Spagna) in occasione dell’Heineken Jazz Festival. Sai, il mio programma è molto facile, semplice, faccio tanti piani. Mi basta guardare il calendario e dire “Okay, da questo giorno a quest altro posso fare questo, ho un giorno libero durante questo periodo” e via discorrendo. Cerco di incastrare i miei impegni come se componessi un puzzle! Sì, diciamo che potremmo paragonarlo ad un puzzle, cercando di incastrare bene i miei impegni!
Possiamo, quindi, affermare che i Philm ora siano la tua priorità, è esatto?
Sì, questa è la band nella quale ora ho una maggiore libertà.

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Questa sera suonerete al Freak Out Club di Bologna. Cosa dovranno aspettarsi gli spettatori? Che tipo di show offrirete alla vostra audience?
I fan dovranno aspettarsi uno show veramente potente, forte, spietato, molto brutal! Voglio dire, pesto ancora la batteria in modo molto deciso esattamente come ho sempre fatto anche con le altre band delle quali facevo parte. Sarà molto intenso!
Forse è presto per dirlo ma cosa ci puoi dire in merito ai tuoi progetti futuri?
A breve dovremmo rilasciare, se tutto andrà bene, un singolo che suoneremo questa sera, è uno dei brani più heavy e veloci mai composti prima d'ora. È un pezzo molto brutal, è puro metal! Si intitola “The Chalice”, è un brano che suonato al contrabbasso. Sai, questo strumento è stato utilizzato nei primi due dischi della band e avrà un maggiore spazio con l’arrivo del terzo album. Sarà molto più intenso, emozionante. Registreremo il nuovo album a novembre e collaboreremo con Ross Robinson, conosciuto per aver lavorato con i Sepultura, Slipknot, Korn e tantissime altre band. Sarà lui a produrre il disco e noi ne siamo molto emozionati.
Ok visto che hai menzionato la presenza di un nuovo brano in scaletta, non posso non chiederti questo: chi assisterà allo show stasera avrà modo di ascoltare anche “Corner Girl”? Se sì, vorrei chiederti qualcosa in merito a questa traccia...
Sì, sarà in scaletta. Sai, Gerry è davvero un bravissimo pianista, è favoloso. È stato lui a comporre questo brano. Sai, stavamo improvvisando, io stavo cercando di assemblare le parti di batteria insieme a quelle del pianoforte, stavamo cercando di tirar fuori qualcosa, finché alla fine lui stesso non se ne è uscito con il testo ed il pezzo è riuscito molto bene! Durante la produzione della canzone, Pancho ci ha chiesto: “Cosa ne pensate se proponessi ad un cornista, ad un suonatore di corno che ha partecipato nei Tower Of Power di registrare qualche parte di questo brano?”. Ci siamo detti: “Okay, facciamolo!”, così ci siamo affidati a questo musicista e abbiamo constatato che quello era il pezzo mancante dell’intero puzzle. Questo brano ci ha permesso di mostrare l’enorme talento che questa band possiede, soprattutto visto il pezzo che siamo riusciti a creare. Sai, riusciamo anche a suonare questa canzone dal vivo, se lo vogliamo! L’unica cosa è che ci manca un cornista! Ehehe!

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Hai avuto certamente una carriera molto intensa, nel corso degli ultimi 30 anni hai registrato più di 32 album…
Sì, 34 o 35, qualcosa del genere, sì!
Più di 30 insomma...
Più degli Slayer, ahahahah!
Ahahaha. Bene! Hai partecipato a molti progetti, proprio come dicevamo poco fa, hai fatto tantissime cose. C'è ancora qualcosa che senti di dover dire o fare a livello professionale o, perché no, anche a livello personale?

Sempre! C’è sempre qualcosa che sento di dover fare. Con questo non voglio dire che metterò la parola fine a tutto quanto adesso, non metterò la parola fine ai Philm adesso. Ci sono ancora altri progetti e altre cose che voglio fare. Al momento sto lavorando e lavoro con questi ragazzi ma c’è molto altro che vorrei ancora fare. Ci sono ancora così tanti musicisti con i quali vorrei poter lavorare… Chissà cosa potrebbe accadere in futuro! Ci sono molte altre cose che devono succedere.
Ti chiedevo questo proprio perché hai sempre affermato che ti piace sperimentare diversi generi musicali, affermando di sentirti tu stesso un artista avantgarde...
Sì. Col tempo – e mi rendo conto che sto dicendo questa cosa da almeno 15 anni, forse anche qualcosa di più – mi piacerebbe pubblicare un album strumentale, suonato interamente e solo con la batteria dalle sonorità ambient. Penso di aver già fatto a grandi linee ciò che volevo fare nella vita, mi reputo contento ma ancora non mi sento pronto per una cosa simile. Forse succederà, un giorno…
Visto che siamo in chiusura, ti ringrazio per averci concesso questo spazio. Come la tradizione vuole, ti invito a concludere nella maniera più appropriata questa intervista e a condividere le parole finali con i nostri lettori! Grazie mille, Dave!
Vorrei ringraziarvi per tutto il supporto che mi avete dato in questi anni, grazie per avermi appoggiato e grazie per tutti quei messaggi positivi ricevuti dalle persone nel corso degli ultimi anni. Lo apprezzo tantissimo. Spero di poter creare molto di più per i miei fan poiché amo quel che faccio e continuerò a farlo!
Intervista a cura di Arianna G.

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