It's a bad obsession ... It's always messin' ... It's always messin' my mind

Ken Paisli, scrittore e giornalista neozelandese, che si è fatto conoscere e apprezzare per le sue biografie, come ad esempio "Guns N’Roses The Truth", “AXL – La sconvolgente biografia del leader dei Guns N’Roses” e "Solo Ozzy", è un personaggio che si è ritagliato un alone di mistero, dato che non ci sono molte informazioni sul suo conto, e quelle diffuse andrebbero comunque verificate, ma ha sicuramente una grande dimestichezza con la materia trattata.
Tanta, da poterla rielaborare e trasfigurare nel suo primo romanzo: "Bad Obsession", un thriller ambientato nel tormentato mondo delle Rock Stars, edito dalla Chinaski Edizioni.

"Bad Obsession" ci racconta la storia di una Hard Rock band statunitense che sul finire degli anni '90 ha raggiunto il successo e ora cerca di conviverci, affrontando non poche difficolta e situazioni critiche, che ovviamente non sto qui ad approfondire giusto per non togliere il gusto della sorpresa ai lettori che vi si avvicineranno. Non credo, tuttavia, di fare alcun danno sottolineando come siano stati proprio i Guns N'Roses – alcune delle loro canzoni vengono citate, su tutte quella “Bad Obsession” (da “Use Your Illusion I”) che da titolo al romanzo - e soprattutto il loro cantante Axl Rose (che ritroviamo nei panni del tormentato Galy Mac Stanton) a dare l'ispirazione a Paisli nel tratteggiare molti dei personaggi che popolano la sua storia.

Una lettura che si scopre veloce e scorrevole, attraverso le vicissitudini di questo gruppo, gli Stone Flowers, con tutti i tormenti, eccessi e passioni dei suoi componenti, ma anche quelle di uno scalcinato giornalista a caccia di scoop (mi è sorto il dubbio che John Hair possa essere una specie di alter-ego dello stesso Paisli), che si incrociano "pericolosamente" in una storia noir dove, sulla sanguinosa scia lasciata da più vittime, farà la sua apparizione anche un inevitabile serial killer.