I Shall Return From Out of The... Beast

Esagerato. Fino all'eccesso... e oltre!

Esagerato, già, proprio come il protagonista di questa autobiografia, che - è bene dirlo subito - per quanto sulla copertina riporti in bella vista un paio di frasi, quali "Cantando con gli Iron Maiden - le droghe, le groupie... tutta la storia" e "Questo libro contiene i resoconti espliciti di una vita Rock'n'Roll vissuta al massimo volume. Non è per i codardi o per quelli di indole nervosa.", parla troppo poco di musica e molto dello stile di vita tenuto da Paul Di'Anno nel corso del suo percorso musicale, che ha avuto i suoi alti (soprattutto nel periodo con i Maiden) e i suoi bassi, con qualche palese caduta di tono nel corso della sua carriera solista, tra Di'Anno, Battlezone, Killers e, in tempi più recenti, gli Architects of Chaoz.

Comune denominatore è stato invece il rapporto del cantante londinese con l'alcol, le droghe, le risse e le donne, tutti aspetti che a dispetto dell'ordine in cui li ha affrontati sono stati sempre e comunque fonte di guai, qui raccontati con dovizia di particolari dallo stesso Di'Anno (pur coadiuvato da tal Dale Webb).
Ma al di là dell'enfatizzazione dei fatti, Paul Di'Anno dopo aver sfiorato la gloria ha evidentemente deragliato, e come scrisse l'amico Fabrizio quasi quindici anni fa "Signori, Paul Di'Anno oggi è questo qui! Una carriera ventennale "on the road", colma di abusi, stravizi e delusioni, non può non lasciare il segno".
Tutto vero, e chi avrà voglia di leggere, magari con un po' di apertura mentale in più rispetto al solito, "The Beast" se ne potrà rendere conto. Quello che ne esce è la figura di un personaggio fuori dagli schemi, che sicuramente ne ha combinate di tutti i colori (pure se fosse vero anche solo un terzo di quello che viene raccontato) e che non pare aver alcuna intenzione di pentirsene.
Che poi il tutto sia voluto e studiato, oppure la mera riproposizione dei fatti, non ci è dato appurarlo, tuttavia possiamo far finta che invece di leggere il Corriere della Sera per una volta ci siamo concessi il peccato veniale di sfogliare e sfrugugliare un numero di Cronaca Vera.

P.S. Ho avuto la possibilità di scambiare con Di'Anno qualche parola dopo un concerto che aveva tenuto anni fa nel torinese (al quale risale la foto che trovate qui sotto) e ricordo ancora lo scambio di battute iniziali: "Paul you are a great one!" e lui "No! una testa di cazzo!!"!", il tutto ben scandito in italiano mentre si batteva il palmo sulla testa.
Già... ma che altro avrei dovuto aspettarmi?