Copertina 9

Info

Past
Anno di uscita:1988
Durata:53 min.
Etichetta:Mercury

Tracklist

  1. BAD SEAMSTRESS BLUES/FALLIN' APART AT THE SEAMS
  2. GYPSY ROAD
  3. DON'T KNOW WHAT YOU GOT (TILL IT'S GONE)
  4. THE LAST MILE
  5. SECOND WIND
  6. LONG COLD WINTER
  7. IF YOU DON'T LIKE IT
  8. COMING HOME
  9. FIRE AND ICE
  10. TAKE ME BACK

Line up

  • Tom Keifer: vocals, guitar, harmonica
  • Eric Brittingham: bass
  • Jeff LaBar: guitar
  • Fred Coury: drums

Voto medio utenti

Da grande fan degli Ac/Dc ho sempre preferito l'era Bon Scott ma è innegabile che con Back In Black gli australiani siano stati fonte d'ispirazione per migliaia di gruppi e soprattutto nel Nord America la band dei fratelli Young sia stata replicata da una moltitudine di band, rivisitata spesso con un gusto ancor più da classifica, come nel caso degli esordienti Cinderella di Night Songs (1986), a cui si potevano aggiungere alcuni connotati degli Aerosmith.

I Cinderella vengono da una dura gavetta spesa a suonare nei club per pochi dollari, ma proprio nel 1986 la sorte è benevola nei confronti della band, quando Bon Jovi capita tra il pubblico di uno dei loro concerti e rimane talmente impressionato da raccomandarli alla Polygram. Ma Bon Jovi va anche oltre, visto che su Night Songs, insieme a Tony Mills degli Shy, si occupa dei cori. Il successo è fulminante ed i Cinderella diventano star dell'hard rock americano, anche se parte della critica trova derivativa la loro musica. Ma lunghi tour negli Stati Uniti di spalla a David Lee Roth, Bon Jovi e apparizioni ai Monsters Of Rock europei convincono anche i più scettici che si tratta di una band di altissima qualità e Tom Keifer sia un vero frontman.

Nel novembre del 1987 entrano in studio con il produttore Andy Johns per registrare questo Long Cold Winter che evidenzia una direzione più personale. Ma la sua pubblicazione viene ritardata e questo causa la cancellazione di un tour europeo con i Judas Priest; fortunatamente grazie al tour con gli Scorpions il danno viene riparato. L'album è inaugurato da Bad Seamstress Blues/Fallin' Apart At The Seams dove la tradizione yankee fa subito la voce grossa ed è evidente come lo status della band sia cresciuto, e si sente soprattutto negli intarsi, leggi arrangiamenti, per un incrocio perfetto tra blues e hard rock. Gypsy Road li riporta su sentieri già battuti in Night Songs, ma anche qui la perizia balistica sul coro sembra aumentata. Poi c'è la ballad Don't Know What You Got che non teme confronti con i maestri Aerosmith. The Last Mile gioca su un riff molto secco ed il refrain molto arioso che gli si contrappone, mentre Second Wind è hard shuffle di grande precisione. La title track possiede addirittura riverberi pinkfloydiani ed è uno dei punti forti del disco e mette in mostra l'eccellente songwriting. If You Don't Like It è superlativa con il suo riff zeppeliniano, roba da far concorrenza ai Kingdom Come del debutto. Coming Home è la seconda ballad del disco stavolta con una sensibilità più southern, mentre Fire And Ice torna su territori hard rock suggellando un altro refrain memorabile. Take Me Back, la più rock'n' rollistica in senso stretto del termine, chiude un album senza cedimenti di sorta.

Per il sottoscritto Long Cold Winter è il miglior disco dei Cinderella, altro esempio di un'epoca intramontabile.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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