Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:61 min.
Etichetta:Down Port

Tracklist

  1. VIDEO DATA FILE
  2. MUSIC VIDEO OF INDIGENOUS LACERATION
  3. MUSIC VIDEOS OF QUASI PUTREFACTION
  4. LIVE VIDEO OF BLOODY GAYA FULFILLED
  5. PROGENY OF RMDAX TASING
  6. INDIGENOUS LACERATION
  7. ENTHRONE
  8. BLOODY GAYA FULFILLED
  9. THE GODS WEEP
  10. WHERE THE UTUX ANCESTORS WAIT
  11. EXULANT SUICIDE
  12. BANISHED INTO DEATH
  13. QUASI PUTREFACTION

Line up

  • Freddy (Left Face of Maradou): vocals, oriental 2-string violin (er-hu)
  • Jesse (The Infernal): guitars
  • Doris (Thunder Tears): bass, background vocal
  • Dani (Azathothian Hands): drums
  • CJ (Dispersed Fingers): synth, piano
  • Su-Nung (The Bloody String): oriental violin

Voto medio utenti

Asian Black Metal... anzi, Symphonic Black Metal from Asia, per meglio capire. Strano a dirsi, ma vero. A portare alto il vessillo di questo genere sono i Chthonic, band che proviene da Taiwan. Face painting e piede sull'acceleratore, proprio come i più illustri cugini europei. I Chthonic costruiscono il proprio sound sulle basi gettate tanti anni orsono dai Dimmu Borgir, ma forse più ancora dai Cradle Of Filth. Già, sembra proprio il combo di Dani Filth il maggior inspiratore di questi asiatici, e proprio come i COF, i nostri infarciscono il proprio sound con eccellenti sinfonie (dal sapore a volte orientale - non dimentichiamoci l'utilizzo dell' Er-hu, classico violino a due corde originario delle terre d'oriente) ed ottimi vocalizzi femminili, mentre la voce maschile urla in screming ed in growling su un'ottima base di puro Black Metal, spesso epico nell'incedere ma sempre sulfureo e tagliente. Altro tassello significativo è il concept che fondamentalmente giace dietro questo 'Seediq Bale', ovvero la mitologia taiwanese che si intreccia all'interno della tribù Seediq... quindi miei cari black metallers, per una volta niente storie sull'occulto, guerre eterne e Satana, o almeno nella concezione più occidentale dei termini. 'Seediq Bale' è un dischetto a mio avviso molto interessante e degno di nota, e son sicuro che se i COF avessero dato alle stampe un lavoro del genere sarebbe stato osannato. Non cadete nel tranello di considerare i Chthonic come una band di disperati pellegrini solamente perchè provengono da Taiwan, perchè non lo sono affatto, come dimostrano anche le tre tracce video contenute nel platter. Ascoltate e poi mi direte.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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