Ringarë - Of Momentous Endless Night

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:43 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. USURPING DARK MAGICKS
  2. SHADOW CORONATION
  3. OF MAGES AND MYSTICS
  4. BLOOD PACT VINDICATION

Line up

  • Esoterica: guitars, keyboards
  • Likpredikaren: vocals
  • Jack Blackburn: drums

Voto medio utenti

Mette un po’ spavento scriverlo, ma ascolto la nostra musica prediletta da ormai trent’anni. Eppure, ancor oggi, c’è ampio spazio per la meraviglia di fronte a qualche piccola grande gemma del sottobosco metallico.
Prendete, ad esempio, questi Ringarë: moniker dall’ostica pronuncia e non proprio incisivo, artwork di copertina ancor meno incisivo, titolo dell’album farraginoso, gruppo a me del tutto ignoto (nonostante due album già all’attivo), ennesimo progetto estremo dell’infaticabile AlexEsotericaPoole (già, tra gli altri, con Chaos Moon, Häxanu e Krieg).

Insomma: non nego, date le premesse, di aver affrontato il loro “Of Momentous Endless Night” senza particolari aspettative o hype.
E invece…
…e invece, come avrete intuito dal voto in calce, sono stato davvero rapito da un full length spettacolare, maestoso e -udite udite- addirittura sorprendente.
La matrice sonora è inquadrabile nell’alveo di un symphonic black dall’alto tasso atmosferico, che indulge in lunghe composizioni, reminiscenti dei capolavori degli anni ’90 e pervase dalla glaciale solennità propria del genere.

Sulla carta, dunque, nulla di nuovo sotto il sole -o, meglio, la luna-…
…non fosse per il drumming ad opera del session Jack Blackburn.
Il nostro, ad onor del vero, aveva già collaborato in varie occasioni col mastermind Poole, ma mai la sua prestazione era risultata così incisiva e, se mi passate il termine, piacevolmente invadente.

Blackburn, infatti, riempie all’inverosimile i brani di fills eseguiti alla velocità della luce, stacchi dal sapore avantgarde, passaggi intricatissimi ed ultra-tecnici, suonando alle mie orecchie come una sorta di diabolico incrocio tra l’Hellhammer de “La Masquerade Infernale”, Dobber Beverly (Oceans of Slumber) e George Kollias.

Il riferimento a quest’ultimo è tutt’altro che casuale, visto che in più di un’occasione sembra di ascoltare un batterista di estrazione brutal/technical death metal; l’impressione viene ulteriormente suffragata dalle scelte di produzione (il suono delle pelli è davvero secco e nitido) e mixing (il ruolo è predominante a dir poco).
Ebbene: il modo in cui questo vorticoso motore ritmico si "scontra" con la magnificenza delle orchestrazioni e col feeling epico delle sezioni strumentali costituisce, a mio avviso, il cuore pulsante e la marcia in più di “Of Momentous Endless Night”.

Come immaginerete, c’è chi ha maturato un’opinione diametralmente opposta alla mia: sul web, infatti, ho letto svariati commenti grosso modo così riassumibili: “Gran bel disco; peccato per quella batteria così asciutta, così onnipresente e così alta che rovina l’atmosfera”.
Il mondo è bello perché è vario, e presumo dovrete investire qualche minuto del Vostro prezioso tempo per decidere a quale partito aderire; sappiate comunque che, anche prescindendo dalla peculiarità sopra descritta, i Ringarë hanno confezionato un platter da leccarsi i baffi. Preziose perle di gloriosa oscurità come l’opening trackUsurping Dark Magicks” (che, con le dovute proporzioni, mi ha ricordato nientemeno che “With Strength I Burn”) o “Of Mages and Mystics” (incipit da brividoni lungo la schiena) sono lì a dimostrarlo.

Of Momentous Endless Night”, in definitiva, è un’opera coraggiosa, fieramente di nicchia, molto personale pur adagiandosi su un sound dalle coordinate ben specifiche e, in ultima analisi, derivative.
Se potete, concedetele una chance: magari non la apprezzerete affatto; o magari, come il sottoscritto, verrete travolti dalla sua selvaggia bellezza.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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