Eunomia - The Chronicles of Eunomia Part II

Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2023
Durata:61 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. THE SEARCH FT. ALESSANDRO CONTI, ARNAUD MéNARD, JIMMY HEDLUND
  2. GLORIOUS FT. ARTEMIJ RYABOVOL, RONNY CASTILLO
  3. A NEW DAWN
  4. BATTLE OF THE OVERLOOK FT. JIMMY HEDLUND
  5. ANOTHER DIMENSION
  6. MY KING FT. MATT KRAIS, FREDRIK ENOCHSON
  7. CLASH OF STEEL
  8. CARRY ON
  9. RIDING TOWARDS THE SUNSET FT.TY CHRISTIAN
  10. RAISE OUR BANNERS FT. MIKAEL DAHL, TY CHRISTIAN
  11. MY HEART FT. OLAF HAYER, ANDERS SKöLD
  12. THE STORY GOES ON FT. IVAN GIANNINI, ARNAUD MéNARD, JIMMY HEDLUND

Line up

  • Peter Danielsen: vocals, kehyboards
  • Marius Danielsen: guitars, vocals
  • Alessandro Kelvin: drums
  • Alexander Ormseth: bass
  • Magnar Winther Skorgenes: guitars

Voto medio utenti

Allora: il Sommo Graz mi assegna gli Eunomia, power/symphonic metal band norvegese, non li conosco, bene, accresciamo la nostra cultura musicale. Metto su l'album e come al solito, al primo ascolto inizio a leggere, documentarmi, mentre ascolto in sottofondo. Ma dai primi secondi inizio a pensare, 'cavolo, suonano identici ai Twilight Force', fino a quando non parte il cantato e... MA PORCA MISERIA MA E' ALESSANDRO CONTI!!! E' UGUALE, troppo uguale! Ma che cavolo...

La soluzione dell'enigma arriva pochi secondi dopo: Alle Conti in effetti E' colui che cantava "The Search", primo brano dell'album, in qualità di uno degli special guests (ve li ho elencati nella tracklist) invitati a partecipare a questo disco! Scemo io a non leggere, ma le mie orecchie funzionano ancora bene...

Al netto del buffo preambolo, gli Eunomia dei fratelli Danielsen suonano esattamente power/symphonic alla Rhapsody, con tematiche prettamente fantasy e con tanto di saga/concept iniziata nel primo capitolo, del 2018, e in ulteriore sviluppo in questo nuovo album. Musicalmente, però, devo registrare e riportarvi una proposta fatta bene ma eccessivamente derivativa (vedi preambolo inziale), in cui la band suona davvero tanto come Twilight Force et similia, non riuscendo a restituire alle mie orecchie un grammo di originalità.

Questo signofica che "The Chronicles of Eunomia Part II" è un brutto album? No, perché non lo è, perché le canzoni sono suonate bene, cantate su tonalità spesso proibitive per ogni specie animale a parte gli uccelli rapaci, e c'è la giusta dose di epicità, potenza, chitarrismo e cori magniloquenti.
Anche la produzione non è male, rimane insomma il piccolo grande grandissimo problema dell'originalità: purtroppo, questo album rischia di finire presto nel dimenticatoio, ed è un peccato; se gli Eunnomia sapranno raddrizzare la rotta e personalizzare un po' di più la proposta, potrebbero sfornare dischi davvero memorabili. Noi aspettiamo fiduciosi.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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