Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:38 min.
Etichetta:MDD Records

Tracklist

  1. WE RIDE THE STORM
  2. BONE TOMAHAWK
  3. MEDUSA
  4. THE HEATHEN
  5. PERFECT ILLUSION
  6. STRANGER
  7. MY JOURNEY
  8. SWEET LIZZIE
  9. EVIL LIVES HERE

Line up

  • Shawn Layer: drums
  • Florian Schulz: guitars
  • Jan-Philipp Merten: bass
  • Cat Rogers: vocals
  • Chris Müller: guitars

Voto medio utenti

Un monicker ingegnosamente ispirato al celebre personaggio del romanzo “L’Esorcista”, delle buone trame melodiche, con qualche venatura power ed una voce femminile, quella dell’affascinante Cat Rogers, che prosegue (con le debite proporzioni ovviamente) la tradizione delle “Witches’ Voices”, a cui diede "i natali" la grandissima Doro Pesch coi suoi gloriosi Warlock ed arrivata intatta fino ai giorni nostri, grazie ad artiste del calibro di Marta Gabriel dei Crystal Viper, tanto per citarne una delle migliori in circolazionie.
Questi sono i Lankester Merrin, provenienti da Hannover e autori di Dark Mother Rises, seconda fatica discografica dei tedeschi, uscita per la connazionale MDD Records.

Lo stile compositivo del combo teutonico, il cui sound si fa particolarmente apprezzare per l'orecchiabilità delle linee armoniche, si regge su robuste fondamenta musicali che sprigionano tutta la loro intensità soprattutto all'inizio del disco, in particolare nelle prime 4 tracce, grazie a linee melodiche catchy ed estremamente azzeccate, accoppiate a chitarre sanguinosamente taglienti, curate da Florian Schulz e Chris Müller; poi, un inaspettato tonfo, qualitativamente parlando, in occasione della banalissima Perfect Illusion, caratterizzata da refrains ai confini dei pop e da un giro di accordi cosi ovvio ed insignificante che potrebbe provocare la classica “reazione alla Germano Mosconi” (B.I.P...Bestemmia In Pace!).
Fortunatamente è solo un episodio isolato, perchè poi i Lankester Merrin ricominciano da dove avevano lasciato ed il disco prosegue piacevolmente tra un ritornello ruffiano, ma graffiante ed incisivi fraseggi chitarristici.

Dark Mother Rises è un discreto lavoro, in cui la sfera melodica delle composizioni, sebbene sia estremamente predominante sul resto, convive in maniera del tutto naturale con delle strutture portanti estremamente solide, che impediscono ai brani di risultare eccessivamente morbidi e stucchevoli, per merito di riffs ed assoli sempre ficcanti e di una sezione ritmica dalle evidenti influenze power; del resto, parliamo pur sempre di una band tedesca...e il DNA è qualcosa che fortunatamente non cambia, nemmeno col trascorrere del tempo!


Recensione a cura di Ettore Familiari

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