Copertina 7

Info

Anno di uscita:2022
Durata:44 min.
Etichetta:The Sign Records

Tracklist

  1. REFLECTION
  2. LEAVES
  3. BLOOD BOILS HOT
  4. GASLIGHTING
  5. EDEN
  6. WILLOW TREE
  7. ROOTS
  8. MAN IN THE MOON
  9. THE SOUL
  10. IN SILVA
  11. THUNDER
  12. REACHING FOR SUN
  13. EPILOGUE

Line up

  • Josefina Berglund Ekholm: lead vocals
  • Ottilia Berglund Ekholm: choir
  • Wilma As: choir, keyboards
  • Jacob Hellenrud: guitar
  • Ida Wahl: bass
  • Johan Lӧöf: drums

Voto medio utenti

Secondo album per gli svedesi Children of the Sün, dei quali avevo già parlato ai tempi del debutto "Flowers" (2019). Tempo di tirare fuori dal fondo dell'armadio i camicioni fiorati, le bandane con il simbolo della pace ed i jeans a zampa di elefante, perchè qui siamo in pieno revival della seconda metà degli anni '60.
Ascoltando questo disco non possono non venire alla mente le grandi kermesse di Woodstock o dell'Isola di Wight, la cultura hippie, l'ideologia pacifista, le comuni autosufficienti e anti-sistema, in sostanza il gigantesco fenomeno culturale e giovanile che caratterizzò quell'epoca storica. Musicalmente abbiamo un rock a tratti solare e a tratti più malinconico e bucolico, che ricorda inevitabilmente giganti come Jefferson Airplane, Led Zeppelin, Janis Joplin, ma anche nomi più recenti come Rival Sons, ASG, Church of the Cosmic Skull. Sound indubbiamente vintage, rievocativo, ma rinforzato da una verve di buona intensità e da una scrittura dei brani molto efficace.
C'è un costante sottofondo di rilassatezza da serata intorno al fuoco in questo disco, ma ciò non esclude che vi siano anche solidi e decisi episodi hard-70. Ad esempio "Leaves" ricorda le cose dei Wishbone Ash, un misto di delicatezza e vigore molto fluido ed accattivante, mentre una "Gaslighting" possiede la vibrazione soul che rimanda decisamente ai conterranei Blues Pills. D'altronde anche la presente band punta soprattutto sull'affascinante interpretazione della propria vocalist, Josefina Berglund Ekholm, intorno alla quale ruota tutto il resto del gruppo. Ballate romantiche e leggiadre come "Reflection", "Eden" o la struggente "In silva" sono appositamente ideate per mettere in risalto le tonalità cristalline della cantante, con una struttura strumentale talvolta quasi elementare. Pensate ai Jefferson Airplane più country-allucinogeni e fatevi cullare dall'atmosfera pastorale di queste tracce.
Gli scandinavi risultano davvero brillanti quando introducono elementi folk-blues Zeppeliniani, vedi l'agrodolce title-track o la dark-ballad "Man in the moon" (pezzo dolcissimo ma velato di emozione malinconica), altrettanto lo sono nel rispolverare il mood psycho-pop sixtiees in una "Reaching for the sun" che potrebbe davvero essere presa da "Surrealistic Pillow" (e qui la Ekholm ricorda tanto la mitica Grace Slick) così come nelle vibrazioni acide e blues di "Thunder", il brano più roccioso in scaletta.
Uno stile retrò, delicato e direi anche dotato di grande eleganza. Se vi piace la buona musica anni 60-70, le grandi voci femminili, il sapore del "flower-power", i Children of the Sün sono tra i migliori esponenti della scena contemporanea.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.