Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. NAME THE DEAD
  2. IN EVIL, SICKNESS AND IN GRIEF
  3. MURKTIDE AND MIDNIGHT SUN
  4. YOU BITTER SOURCE OF SORROW
  5. WHERE WE DWELL
  6. IN THRALL TO IRONSKULL'S HEART
  7. MASSACRE
  8. BLACK FOG AND POISON WIND
  9. OUTRO

Line up

  • Hexenmeister: bass
  • Hallgrim: guitars
  • Emperor Nattasett: vocals, guitars
  • Tuomas Holopainen: keyboards

Voto medio utenti

Il ritorno dei Darkwoods My Betrothed 23 anni dopo l'ultimo “Witch-hunt” mi ha stupito molto (soprattutto in fatto di tempistica) nonostante la mia totale discrasia verso reunion, ritorni, remaster e tutto quanto puzza di “operazione nostalgia calcolata” … ciononostante l'idea di poter riascoltare qualcosa ad opera dei finlandesi mi ha comunque interessato molto (dire “entusiasmato” sarebbe troppo). Il nuovo “Angel Of Carnage Unleashed” è un album onesto, diretto, che trasuda passione e mestiere, ma che, direi anche abbastanza normalmente, non offre niente di più di quello che la band ci aveva sapientemente propinato nei tre precedenti albums. Una delusione dunque? No assolutamente, “Angel Of Carnage Unleashed” è solo la conferma che la band aveva già dato il meglio di se stessa nella spettacolare doppietta “Heirs Of The Northstar” e “Autumn Roars Thunder” e qui ne ripropone il meglio … Sin dalle iniziali “Name The Dead” e “In Evil Sickness And Grief” si può apprezzare la consueta ferocia black , che ha sempre contraddistinto la band, che viene “mitigata” con influenze pagana e epic grazie anche a precise e taglienti clean vocals. Come negli album precedenti anche qui troviamo dei brani più spiccatamente pagan, come “In Thrall To Ironskull's Heart” che inizia come una sorta di power folk ballad e che si evolve poi in un classico “pezzone” epico a la DMB dove la band riesce a trasmettere l'amore per la propria terra e la disperazione per non poterla più abbracciare di li a poco … Da rimarcare il lavoro di Tuomas Holopainen (già sentito all'opera nei Nightwish) che riesce ad impreziosire ancor di più il tappeto musicale offerto grazie a delle tastiere sempre presenti e importanti ma mai sovrabbondanti (“You Bitter Source Of Sorrow” e “Where We Dwell” ne sono un bell'esempio). L'album, lo avrete capito è una buon deja vu, che servirà ad attirare l'attenzione di nuovi adepti e magari a stimolarli ad andare ad ascoltare gli “originali” ... Volendo fare un paragone potremmo dire che quest'uscita ricorda molto quanto fatto da Demonaz con gli Immortal in “Northern Chaos Gods” ovvero una sorta di greatest hits con pezzi nuovi … “Angel Of Carnage Unleashed” è tutto qui, un nostalgico upload !

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