Crosson - Rock n’ Roll Love Affair

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:38 min.
Etichetta:Galaxy Records

Tracklist

  1. EVERYONE'S A STAR
  2. GIVIN' UP LIVIN' GIVIN' UP
  3. REST IN PEACE
  4. WE ALL NEED AN ENEMY
  5. WEAK AT THE KNEES (FOR A HOT BRUNETTE!!)
  6. ROCK 'N ROLL LOVE AFFAIR
  7. POSSESSED
  8. YOU'RE THE REASON
  9. MERRY GO ROUND
  10. BACK ON THE ATTACK

Line up

  • Jason Crosson: vocals, keyboards, guitars
  • Stu Marshall: guitars
  • Dario Bartolin: bass
  • Jordan McDonald: drums
  • Aimee Hannon: backing vocals
  • John Kater: backing vocals

Voto medio utenti

Ammetto di essermi approcciato a questo lavoro degli australiani Crosson con una certa “cautela” … c’era un qualcosa di “caricaturale” nel loro modo di proporsi che francamente non mi convinceva per nulla.
Dall’altra parte, però, il successo del loro album del 2018 “Invincible” (dieci settimane consecutive nella Top 30 delle classifiche ufficiali tedesche dedicate a rock e metal …) e la conferma in “cabina di regia” di un team di notevole fama e competenza (Duane Baron, Dave Donnelly e Russell Pilling, “gente” che ha lavorato con Ozzy Osbourne, Motley Crue, Alice Cooper, Poison, Aerosmith, The Vines e Hoodoo Gurus) fungeva in qualche maniera da rincuorante garanzia di qualità.
E in effetti “Rock n’ roll love affair” si rivela un po’ la summa di tutte queste contrastanti considerazioni … il glam-rock di Jason Crosson e dei suoi sodali (tra cui Stu Marshall dei Death Dealer e Dario Bortolin dei Baby Animals), pur parecchio “derivativo” e un po’ plastificato, riesce a coinvolgere piuttosto efficacemente tutti quelli che nella loro parabola di musicofili hanno apprezzato la fusione tra mascara, hair-spray, dissolutezza, impertinenza e asperità metalliche propugnato da Poison, Tuff, Kiss, TKO e Motley Crue.
Una discreta dose di buongusto compositivo scongiura uno sguaiato effetto “parodia” e finisce per rendere l’ascolto dell’opera un bel modo per trascorrere una quarantina di minuti della propria esistenza in lieta spensieratezza.
Si parte con le sirene che annunciano l’epic-glam (!) “Everyone's a star”, da considerare, al pari della maggiormente “teatrale” “Givin' up livin' givin' up”, una gestione piuttosto oculata di gran parte dei cliché del genere, mentre se cercate qualcosa di più languido e decadente ecco arrivare “Rest in peace”, perfetta per serate malinconiche e vagabonde.
We all need an enemy” onora l’Alice Cooper ottantiano, “Weak at the knees (For a hot brunette!!)” mesce Meat Loaf e Iggy Pop per offrire un’occasione di rivalsa alle “brune” di tutto il mondo (dopo la diffusa celebrazione delle “bionde” …) e se la title-track evoca nella memoria una sorta di jam-session tra Kiss e Scorpions, “Possessed” scurisce i toni alla maniera di Vain e The 69 Eyes.
In mezzo a tanti dejà-entendu discretamente ben amministrati, a cui si aggiungono la ballata melodrammatica “You're the reason” e la possente “Back on the attack”, troppo “sfacciata” appare la clonazione Bon Jovi-esca attuata in “Merry go round”, evidente saccheggio della gloriosa “You give love a bad name”.
Al di là di talune frivolezze, qualche artificiosità e svariate assonanze più o meno marcate, “Rock n’ roll love affair” è un affare abbastanza piacevole e divertente.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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