Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:43 min.
Etichetta:Heavy Psych Sounds

Tracklist

  1. 8HR PARKING
  2. HOPELESS
  3. MORTAL FOOLS
  4. THE CREWSER
  5. RESET
  6. BILGE
  7. INSECT MIND
  8. DEEP WELL
  9. SPACE RODENT

Line up

  • Enver Koneya: guitar, vocals
  • Travis Williams: bass
  • Braden McGraw: drums

Voto medio utenti

I Disastroid, di San Francisco, sono attivi da oltre un decennio, durante il quale si sono ritagliati il proprio spazio all'interno della scena stoner/alternative rock statunitense. Quattro album pubblicati, ai quali si aggiunge questo "Mortal fools" per Heavy Psych Sounds, insieme a moltissimi concerti in compagnia di gente come Fu Manchu, Mondo Generator, Church of Misery, Fatso Jetson, Yawning Man ed altri ancora. Un sound che elabora le influenze stoner con elementi grunge anni '90, inserendole in un contesto dai forti connotati post-rock ed alt-metal.
I nove brani che compongono il presente lavoro mostrano caratteristiche simili: lunghezza media (intorno ai cinque minuti), tiro roccioso e tagliente, fuzz-riff e basso pompato, drumming vario e potente. La voce decisa e lievemente sofferta di Enver Koneya mi ricorda l'impostazione di Gozu o Lo-Pan, mentre le complesse strutture strumentali si mostrano sempre aggressive e con indirizzo metallico vagamente Mastodon.
Quasi mai le soluzioni sono dirette e lineari, a parte forse la sferzante e molto Fatson Jetson "Insect mind", perchè il trio americano ama variare passo ed atmosfera all'interno dei singoli pezzi. Lo notiamo in ottimi episodi come "Deep well", "8hr parking" o la title-track, dove emergono vibrazioni truci, quasi sludge, intrecciate ad un heavy massiccio e torbido alla Intronaut ed a passaggi vocali mutuati dal grunge. Lo stesso si può dire della caleidoscopica "The crewser" dove tutte le anime della band confluiscono in un percorso estremamente accidentato composto da articolazioni stilistiche. C'è anche qualche sporadico richiamo ai QotSA più graffianti in versione stoner-metal ("Space rodent"), al pari di componenti psycho-stoner come nell'avvolgente ed oscura "Hopeless".

Nell'insieme un disco solido, compatto, di buon livello tecnico e compositivo. Non immediato, ma convincente al prosieguo degli ascolti. Magari un pò uniforme, perchè manca qualche canzone che si stacchi decisamente dal resto, comunque una prova positiva per i Disastroid.

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