Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. TRICKING THE GODS
  2. HELL SWORN
  3. EASY PREY
  4. FATHOMS
  5. AS DEEP AS YOUR FLESH
  6. A PULSE KEEPING TIME WITH THE DARK
  7. FUNERAL MIGHT
  8. DEATH VOW
  9. DEAD IS BETTER
  10. UNTO THE KNIFE
  11. HIS EYES (PSEUDO ECHO COVER)

Line up

  • James Malone: guitars, vocals
  • Noah Martin: bass
  • Shawn Priest: drums
  • Brandon Ellis: guitars

Voto medio utenti

Cose che non resteranno:
ad inizio 2010 ho saputo che entro la fine di quell'anno sarei diventato padre e confesso di non avere che sprazzi di memoria relativi a quel periodo; troppi casini con visite ecografiche e bi-tri test vari.
Come sempre mi accade però non posso dimenticare la musica che scandisce ogni singolo avvenimento della mia vita (sempre sia lodato l'heavy metal!!!) e -relativamente a quell'anno- due sono i dischi che ho consumato: "Starve for the Devil" degli Arsis ed il debut album degli Allegaeon "Fragments of Form and Function".
Quando si dice il caso (e come dice il Maestro Oogway: "Il caso non esiste"): due band technical melodic death metal, due band statunitensi...
Da allora ho perso un po' di vista la band di James Malone ma le sono rimasto affezionato come ad un vecchio amico; ecco perchè sono qui a parlarvi del nuovo "Visitant" -sesta fatica della band della Virginia- giunto cinque anni dopo "Unwelcome" con la medesima lineup nella quale spicca Brandon Ellis, chitarrista dei The Black Dahlia Murder.

A volte è bello vedere che il tempo è passato ma poco o niente è cambiato: gli Arsis continuano a martellare implacabili con i loro virtuosismi tecnici, la incomprimibile carica aggressiva e le melodie nere ma avvincenti.
I 10 brani di "Visitant" traggono linfa ed ispirazione da films horror e con le atmosfere cupe e violente che fanno esplodere durante l'ascolto ne sono colonna sonora perfetta.
L'opener "Tricking the Gods" per esempio è una bordata in faccia che esplode dopo un breve intro dissonante e metallico: il lavoro egregio alla batteria di Shawn Priest, gli intrecci schizofrenici tra le asce di Malone ed Ellis uniti al caratteristico grattare vocale dello stesso James ne fanno una micidiale hit da live show.
Ancora più violenta è la successiva "Hell Sworn", impreziosita dal tagliente assolo di Malcom Pugh (Inferi), qui in veste di special guest.
Le tracce scorrono veloci e non danno tregua: "Easy Prey" ed "As Deep as your Flesh",che presentano ritmiche ammiccanti al thrash, rivaleggiano gomito a gomito con la più lenta (si fa per dire...) "Fathoms" e conducono quasi lascive verso "A Pulse Keeping Time with the Dark", violentissima sebbene rivestita di nera melodia.
Chiude il lavoro "His Eyes", una cover in salsa melodeath piuttosto divertente, del gruppo new wave australiano Pseudo Echo ripescata direttamente dai gloriosi anni 80.
Certo il songwriting non è esattamente innovativo nè particolarmente complesso, ma è un dettaglio francamente trascurabile in mezzo a tanti spunti interessanti.
La produzione ed il mixaggio sono corposi, pesanti e curati ed i suoni, sebbene parecchio compressi, "escono" in tutta la loro ferocia dalle casse.

"Visitant" è un ottimo disco da qualunque punto lo si guardi, che riporta (a me ed a tutti voi) alla luce una band spesso sottovalutata ma capace di regalare nel corso di 18 anni di carriera album qualitativamente sempre sopra la media.
Sarà per i ricordi che mi legano agli Arsis ma sono davvero felice di un ritorno di questo spessore!

Arsis - "Tricking the Gods"



Recensione a cura di Alessandro Zaina

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 nov 2018 alle 02:03

cuore di papà :D

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