Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2001
Durata:71 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SYMPHONY OF LIFE
  2. SUICIDE KINGS & CHAOS QUEEN
  3. SAVANNAH
  4. LUCIFER
  5. THE TRUTH
  6. NICE DAY FOR A FUNERAL
  7. THE OPPOSITE OF YES
  8. SILICONE
  9. UNDER THE GUILLOTINE
  10. STORIES TO TELL
  11. SAVANNAH (RADIO EDIT)
  12. NICE DAY FOR A FUNERAL (RADIO EDIT)

Line up

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La biografia allegata parlava di "Symphony of Life" come di un epic metal album; qualche recensore, probabilmente spiritoso, non ha voluto essere da meno ed ha adoperato anch'esso questa definizione. Piacciano o meno le etichettature musicali, mi sembra quindi doveroso premettere che non si tratta né di epic, né tanto meno di power metal. I Rough Silk da sempre sfuggono ad una qualsiasi categorizzazione e ancor di più con quest'album. "Symphony of Life" si sposta dal metal classico all'hard rock più puro, passando per i Queen e la loro teatralità, le sperimentazioni degli Heavens Gate più moderni, le ricercatezze sonore e le atmosfere dei Savatage, il lato colto del progressive rock dei tempi che furono.
Quest'album è un coacervo di sonorità differenti, condite da performance tecniche nettamente superiori alla media. Di certo non si tratta di un lavoro facilmente digeribile, ed è tutto fuorché immediato o diretto; è, piuttosto, un album da interpretare e capire in ogni suo minimo dettaglio, da vivere intensamente. Di per mio, ho trovato questo "Symphony of Life" geniale; è geniale a partire dalla disposizione dei brani, che segue coerentemente la storia del concept (da leggere!) senza badare invece alle canoniche disposizioni invariabili. L'apertura è così affidata alla title-track, una semi-ballad certamente inusuale come esordio. Il livello qualitativo è subito alto e tale si mantiene per il corso delle dieci tracce. Da segnalare sono, senza dubbio, brani spettacolari come la veloce "Suicide King & Chaos Queen", dove emerge appieno il carattere teutonico della band, o "The Opposite of Yes", molto devota ai primi Savatage. Proprio alla band statunitense s'ispira anche la bellissima "Lucifer", in cui a dettare con Thomas Ludolphy troviamo, non a caso, Jon Oliva. Ottime anche "Savannah", "Silicone" e la conclusiva, teatrale, "Stories to Tell". Tra orchestrazioni tutt'altro che banali, soli toccanti e slide-guitars inconsuete, i ben settanta minuti dell'album scivolano via senza momenti di calo. Si tratta sicuramente di un lavoro molto valido, anche se penso che la band dell'eccentrico Ferdy possa essere in grado di regalarci, in un immediato futuro, un gioiellino ancora migliore, di quelli da annoverare fra i must di sempre. Per ora questo "Symphony of Life" rappresenta un ulteriore passo in avanti da parte di una band da anni in costante crescita. Quello che mi spiace, è che il grande mercato non sarà in grado di apprezzarlo pienamente.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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