Copertina 7

Info

Anno di uscita:2001
Durata:60 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INFATUATOR
  2. FALL INTO OBLIVION
  3. HEAR ME CALLING
  4. PROMISED LAND
  5. WE MUST USE THE POWER
  6. ALL GUNS BLAZING
  7. TRILOGY:
  8. LAST TIME
  9. WORLD AFLAME
  10. IN MY ARMS
  11. NORTHERN LIGHTS
  12. SEE BEYOND (VIDEO)

Line up

  • DC Cooper: vocals
  • Torsten Röhre: keyboards
  • André Hilgers: drums
  • Jürgen Steinmetz: bass
  • Alexander Beyrodt: guitars

Voto medio utenti

Certamente non sarà un capolavoro ma ho trovato godibile il secondo album dei Silent Force, sopratutto perchè buttano sul piatto un'aggressività nettamente maggiore rispetto al precedente "Empire Of The Future". E' impossibile non citare i Judas Priest, tirati in ballo con la cover della loro "All Guns Blazing", ben cantata dall'ex singer dei Royal Hunt, DC Cooper, che si conferma un ottimo cantante. Ma non finisce qui, infatti, anche in alcuni dei brani scritti dai Silent Force è lampante l'influenza dello storico gruppo inglese, e mi riferisco innanzitutto ad "Infatuator" ed "Oblivion". Questo discorso vale per l'aspetto più heavy ed aggressivo di "Infatuator", invece la componente più melodica e neoclassica può essere rapportata a quanto proposto dagli Stratovarius, con brani come "Promised Land" e "We Must Use the Power". Eccellente la produzione e tutte la canzoni sono ben suonate, la voce di D.C. Cooper è fenomenale ed anche Alex Beyrodt mostra la sua bravura, peccato che qualche volta di troppo si sollevi il pensiero ".. questo l'ho già sentito" oppure che durante qualche passaggio capiti di distrarsi. La parte migliore dell'album è sicuramente rappresentata da "Trilogy", un breve concept riservato all'Impero Romano, beh.. il film "Gladiator" ha fatto le sue vittime (tra gli altri anche il sottoscritto) ma i White Skull c'erano arrivati parecchio tempo prima. Ad ogni modo si inizia con una breve intro scritta da Victor Smolski (Rage) ed incisa dalla White Russian Symphony Orchestra, e prosegue con la potente "Gladiator" (ahi... anche il chorus con "Hail Caesar" lo avevano già fatto gli Skulls!), il pezzo che mi è piaciuto di più, con un Cooper davvero fantastico nel refrain. Chiude questa parentesi una veloce "The Blade" a metà strada tra Gamma Ray e Stratovarius. La parte finale del Cd è in fase calante e vede due ballads, "Last Time" e la sonnolenta "In My Arms", intermezzate dal mid tempo "World Aflame", niente di entusiasmante, molto meglio l'acustica e conclusiva "Northern Lights". A dire il vero sul dischetto trova ancora spazio la traccia video di "See Beyond" che riprende i Silent Force durante il tour a fianco degli Stratovarius (e te pareva!).
"Infatuator" entusiasmerà alcuni e ne lascerà inappagati altrettanti, io mi piazzo a metà strada.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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