Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:39 min.
Etichetta:Autoproduzione

Tracklist

  1. A BAR TOO FAR
  2. WIRED
  3. MASTER OF CEREMONIES
  4. BAD CASE OF THE DEVIL
  5. IDLE HAND SATANIZER
  6. HOLY MAN'S CROOK
  7. HOOKED, KICKED, HOOKED AGAIN
  8. ADVANCE OF THE CLODHOPPER

Line up

  • Andy Campbell: vocals
  • Willie Caulfield: guitar
  • Aran Howe: drums
  • Andy McCallister: guitar
  • Anto McKee: bass

Voto medio utenti

Questo gruppo con questo stranissimo monicker ” Zlatanera” ( che in svedese significa “risolvere tutto con furia” ) viene dall’Irlanda, per cui è lecito chiedersi cosa diavolo significhi e che musica suonino … Di gruppi con nomi strani ce ne sono tanti ma ecco che i Nostri eroi, mossi probabilmente da pietrà, ci vengono in aiuto non solo con la cover del loro album, palesemente “luciferina”, ma soprattutto con l’intro parlato della traccia nr 4 ” “Bad Case Of The Devil” grazie al quale ogni dubbio è fugato all'urlo di "Satan"!!! "Gli Zlatanera sono seguaci del Diavolo nonostante, udite, udite, la loro musica non sia Black o Death Metal. Leggendo le note biografiche, dichiarano diverse influenze e qui cadiamo nella solita domanda un po’ retorica e cioè cosa dobbiamo aspettarci da un gruppo che dichiara di ispirarsi alle seguenti bands: Black Sabbath, Cathedral, Entombed, Celtic Frost, Clutch, Eyehategod, Corrosion of Conformity, Led Zeppelin, Orange Goblin ?
Poiché uno dei principali pregi di noi recensori credo sia la sintesi, riassumo dicendo che la loro musica è un gustoso mix fra Black Sabbath e Motorhead, sopratutto per l’impronta “grezza” del loro suono, un heavy-rock con spruzzate di stoner mefistofelico che ci offre 8 tracce che sono come un calcio nel culo e che vi scuoteranno le ossa non solo grazie alla freschezza nel songwriting e alla prova esecutiva notevole, ma soprattutto è l’ugola al vetriolo del cantante Any Campbell a fare la differenza . Gli Zlatanera nascono nel 2012 da ex membri di band semisconosciute ( Residual Effect, Stand Up Guy, No Grace Given e Interrogate ) e mettono subito in chiaro che è il “groove” che conta e di groove ce n’è davvero tanto in questo “Legerdemain” iniziando dall’opener la veloce “A Bar Too Far” in poi, veniamo colpiti dai riff stordenti, chitarre sature, una base ritmica precisa e molto “loud”, da vocals potenti e roche. Le successive “Wired” e “Master Of Ceremonies” ( quest’ultima aperta da un intro “spoken” che verra’ usato anche in altri brani) sono forse un po’ debolucce dopo un inizio così scoppiettante, ma per fortuna ci pensa “Bad Case Of The Devil” ( anche questa aperta da uno spoken satanico ) a risollevare il disco con una melodia cadenzata e potente, “Idle Hand Satanizer” ( con l’ennesimo intro spoken ) è un mid-tempo terremotante, mentre con “Holy Man’s Crook” il ritmo si alza e troviamo dei cambi di tempo e un lungo bridge centrale quasi doom. Chiudono il lavoro “Hooked, Kicked, Hooked Again” e sopratutto “Advance Of The Clodhopper” potente, con riff metal e chitarre ribassate .
Insomma l’esordio autoprodotto degli Zlatanera puo soddisfare i palati meno esigenti e piu’ sanguigni che amano l’heavy/stoner con riff pieni e corposi delle chitarre, rallentamenti nei quali il basso prende il sopravvento e ritmi cadenzati nei chorus.




Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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