Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:34 min.
Etichetta:Nightbreaker Productions

Tracklist

  1. DARKENED RITES OF EXISTENCE
  2. CRYPTIC DEPTHS OF UNLIGHT
  3. DISSOLUTION IN VORTEX OF SANITY
  4. DESCENT INTO ETHEREAL REALMS
  5. ABOLISHING RANCID THRONES OF DECEIT
  6. MURKY PITS OF TIME

Line up

  • Incruent: guitars
  • Asto Vidatu: vocals
  • Jirka "Jurgen" Zajíc: drums
  • Sam: bass, guitar solo (track 3)
  • Jacek Hiro: guitar solo (track 6)
  • Rafael Barros: guitar solo (track 5)
  • Disguster: guitar solo (track 1)

Voto medio utenti

Che cosa straordinaria il metal.
Non ci sono cazzi, qualunque sia la religione, il colore, la provenienza oppure le tradizioni di chi ascolta con il cuore questa musica, la passione rimane la stessa, puoi starne certo. Quando poi si tratta di suonare, in alcuni luoghi le difficoltà possono essere maggiori ma, anche stavolta, la spinta inesauribile del sacro metallo arriva in soccorso.

Se vi dicessi "Iran", ad esempio, cosa vi verrebbe in mente?
Cività antiche? Pistacchi? Tappeti persiani? Guerre con l'Iraq e rapporti mediorientali tesi? Benvenuti alla sagra del luogo comune.
Aggiornatevi perché Iran, oggi, è anche death metal. E di quello fatto bene.

Dopo aver superato problemi di "censura", dopo essere riusciti a completare con qualche difficoltà una formazione che, fino a poco tempo fa, vedeva l'utilizzo di una batteria programmata e linee di basso dello stesso chitarrista per mancanza di "personale", i Nex Carnis sono pronti a debuttare con questo "Obscure Visions Of Dark".

Sicuramente il titolo del disco lascia trasparire poca luce, poca positività (probabilmente la provenienza, come dicevo poco fa, ha avuto la sua influenza) e in effetti il death metal è il veicolo scelto per trasportare l'impeto della formazione iraniana. Già dalla copertina che puzza di primissimi anni '90, è facile intuire il peso della vecchia scuola nel sound dei Nex Carnis che però, intelligentemente, non si limitano a fare un copia/incolla di riff e soluzioni; il loro, insomma, non è uno sterile tributo. Partendo dal death/trash primigenio dei Possessed, la loro musica passa per i primi Entombed, i vecchi Monstrosity, Inquisition, per arrivare a pescare qualche elemento più attuale, diciamo della scena death dell'inizio degli anni 2000.
Il riffing è davvero curato, articolato, vario, quasi contorto ma si ferma un attimo prima di essere classificato "tecnico", mentre le vocals sono profonde e corpose. Perfette per creare quell'atmosfera mefitica di cui questa musica abbisogna. Sei brani possono sembrare pochi ma sono abbastanza lunghi e ben elaborati, capaci di mostrare perfettamente tutte le qualità della band. In fase solista, i Nex Carnis si avvalgono poi del contributo di diversi chitarristi (qui a fianco l'elenco) che mostrano stili differenti e svolgono il loro compito brillantemente, aggiungendo un tocco in più alle composizioni. Pensando al cuore della band in Iran, al contributo di un drummer ceco (che quest'anno ha suonato anche su "Denouncing The Holy Throne", gioiellino degli Heaving Earth), un bassista session e chitarristi reclutati qua e la, si potrebbe pensare a qualcosa di poco organico. No, "Obscure Visions Of Dark" ha un'identità precisa e riesce perfettamente a trovare un equilibrio tra ferocia, complessità, atmosfere rivelandosi un ascolto molto, molto piacevole e assai più interessante di decine e decine di sterili band che tributano pedissequamente il passato.
Accantonate preconcetti e date una possibilità a questa band.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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