Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:46 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BREACHING THE ASYLUM
  2. THE BLACK SHEEP
  3. THY SERPENTS TONGUE
  4. SOUL DESTROYER
  5. VINDICATION
  6. MARCHING THROUGH GRAVEYARDS
  7. SHATTERED
  8. HATE SPIRIT
  9. CARRYING CROSSES
  10. THE WORLD IS A DYING INSECT

Line up

  • Maurizio Iacono: vocals
  • Jean-François Dagenais: guitars
  • Stéphane Barbe: bass
  • Olivier Beaudoin: drums

Voto medio utenti

Dopo il non azzeccatissimo "Waiting for the End to Come", recensito dal nostro Frank Gozzi che nel finale del suo articolo puntava legittimamente il dito sulla ripetitività e sulla mancanza di direzione della proposta dei Kataklysm, ci si aspettava che il combo canadese provasse a smuovere le acque, buttando nel calderone qualcosa di nuovo, fresco, che potesse risollevare un po' l'originalità delle composizioni del gruppo di Maurizio Iacono. Invece, ancora una volta, ci troviamo qui a discutere di un disco che avrebbe potuto essere ma che non è, di una band con un potenziale enorme, con uno dei vocalist, a modesto parere del sottoscritto, più incisivi del death di queste ultime decadi.

"Of Ghosts and Gods" è, manco a dirlo, il classico disco dei Kataklysm: potenza, aggressività sono al centro di tutto così come, ahinoi, la troppa similarità fra i pezzi. E pensare che l'idea che stanno portando avanti dei dieci video per dieci pezzi è senza dubbio accattivante, cosa che può far gettare l'attenzione su tutti i brani, invece che su quei due o tre che fanno solitamente da apripista o singoli di un full-length. E dire che l'anteprima con "Thy Serpents Tongue" aveva fatto sperare a quel che di diverso, cosa che al contrario non si attesta nel resto dell'album. Sono lontani i tempi dei primi album, del loro forse miglior disco, "Shadows & Dust", ma anche del più recente "Prevail". Sembra quasi che, purtroppo, i canadesi non abbiano più nulla da dire in termini di contributo alla causa dell'evoluzione del Death.

Con questo non vogliamo certo denigrare un disco che è comunque di buona qualità, come al solito ben suonato, preciso, pulito, come dimostra l'opener "Breaching the Asylum" o la potente "The Black Sheep". Non male anche la forza sprigionata da "Marching Through Graveyards", con un ottimo intermezzo condotto dal bassista Stephane Barbe, oltre che la già citata "Thy Serpents Tongue". Da segnalare anche "Soul Destroyer", "Carrying Crosses" e l'ultima "The World Is A Dying Insect".

In conclusione non si possono aggiungere molte parole a ciò che si è detto in precedenza. Il disco è sicuramente d'impatto e in fans dei Kataklysm lo apprezzeranno sicuramente. Se cercate qualcosa di più originale dovete guardare però altrove.

Video di "Thy Serpents Tongue"


Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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