Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:36 min.
Etichetta:Indipendent

Tracklist

  1. AWAKENING OF THE OLD FALME
  2. ENONGA’S BELLS 1566 A.D.
  3. POMPEI (VESUVIO’S WALTZ)
  4. WINTER SOLSTICE
  5. HOMECOMING
  6. OUTRO N.3 (KVLT OF THE FIRE)

Line up

  • Vittorio Sabelli: guitars, bass, vocals (growl, clean), piano, saxophone, clarinet, keyboards, drum programming
  • Raato: vocals

Voto medio utenti

Se la scoperta del fuoco o meglio ancora il controllo, del fuoco da parte dei primi uomini rappresenta una svolta nell’ Evoluzione Umana, non lo è da meno nelle varie rappresentazioni che troviamo a partire fin dai primi grafiti disegnati nelle grotte che hanno abitato gli uomini Herectus della preistoria, ovvero nel periodo storico che va da 2,5 milioni a circa 120.000 di anni fa, di cui le prove più antiche sono state trovate in diversi siti archeologici dell’Africa orientale. Più avanti nel corso della storia, il fuoco è diventato parte integrante dell’umanità. La capacità di maneggiare il fuoco è una competenza umana universale, che si riscontra in tutte le società conosciute. Più del linguaggio e dell’uso di strumenti, essa è esclusivamente umana: forme rudimentali di linguaggio e di impiego di utensili si ritrovano anche tra i primati non-umani, ma solo gli umani hanno imparato, come parte della loro cultura, a maneggiare il fuoco. Storicamente il fuoco assume diversi significati. Chiunque sappia maneggiare il fuoco è considerato un essere superiore. Esso viene interpretato con diverse simbologie e significati quali Energia, Potenza, Passione, Azione, Sessualità, Creatività, Autorizzazione, Consumo e l’acronimo Senza Paura. Per questo non c'è da meravigliarsi se i simboli del fuoco si trovano in tutte le culture del mondo e di ogni epoca. Successivamente il fuoco viene interpretato anche come catalizzatore nell’alchimia, come potere nella politica, nella magia, nella religione e persino nella musica ha un suo controllo specialmente nell’ambito dell’occulto.

Tutto questo era necessario per introdurre il terzo volume della saga The Six Elements portata avanti da Vittorio Sabelli nell’ambito del progetto Dawn Of A Dark Age. Questo terzo lavoro è infatti intitolato “FIRE”, preceduto da “Water” secondo volume e da “Earth” il primo. “FIRE” è un percorso dell’autore, che unendo i canoni della musica classica (Vittorio è un bravissimo clarinettista) con le basi primordiali del black metal occulto, passando dalla città in cui è nato Agnone, percorre un cammino di rinascita spirituale e mistica personale, da qui deriva il titolo della seconda traccia “Enonga’s Bell”. Agnone infatti è famosa per le Fonderie delle Campane Marinelli, per intenderci la prima in Italia nel 1400. Segue la terza traccia “Pompei (Vesuvio’s Waltz)”, un doveroso commiato a quella notte del 79 a.c. in cui il Vesuvio eruttando spaventosamente, rase al suolo la città di Pompei, i cui resti oggi sono meta di milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Passando da Pompei, non poteva mancare un omaggio dell’autore ad un particolare rito denominato Rito Del Fuoco, ovvero la ‘Ndocciata che si tiene sempre ad Agnone, l’8 e il 24 dicembre di ogni anno un rito magico e davvero suggestivo che troviamo descritto musicalmente nella quarta traccia “Winter Solstice”. Il resto delle tracce restanti è un susseguirsi di intrecci di melodie classiche, neoclassiche e prettamente black metal unite in modo davvero seducente e magistrale.

Con questo terzo lavoro, Vittorio si dimostra ancor più versatile nel mescolare la musica classica con le sfumature grezze, nordiche e primordiali del black metal, tenendosi distante dalla chiusura mentale, bensì continuando ad aprire nuovi universi musicali che ancora non sono stati esplorati. “FIRE” è un capitolo unico, eccitante, sensuale e talmente coinvolgente che si fa fatica a togliere dallo stereo. Sperando che non manchino gli stimoli per pubblicare presto un quarto lavoro di questa bellissima saga, nel frattempo consiglio vivamente il supporto a questo progetto, perché ci sono rimaste poche persone che sanno DAVVERO fare musica e quando si trovano vanno supportate.
Recensione a cura di Helena Kiske

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