Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:41 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. SIGN OF THE EVIL MASTER
  2. TOD DEM DJ
  3. ASYLUM X-T-C
  4. KILL THE KING (RAINBOW COVER)
  5. PORT ROYAL (RUNNING WILD COVER)
  6. BLACK BONE SONG (ZED YAGO COVER)
  7. DR. STEIN (HELLOWEEN COVER)
  8. DON'T TALK TO STRANGERS (DIO COVER)

Line up

  • Benny Strauß: bass
  • Markus Merl: drums
  • Patrik Deckarm: guitars
  • Frank Kettenhofen: guitars
  • Siegfried Schüßler: vocals

Voto medio utenti

Tornano i teutonici Messenger dopo il buon "Starwolf - Pt.1: The Messenger" e il fortunato tour del 2014 "Eagles & Lions European tour", in supporto a Primal Fear e Bullet. Oggetto del ritorno dei powermetallers tedeschi è questo EP contenente otto pezzi, dei quali cinque sono cover di classici del Metallo tra cui Rainbow, Running Wild, Helloween e Ronnie James Dio. A produrre e mixare questa nuova uscita sono gli esperti Rolf Munkes (Majesty, Razorback) e Charles Greywolf (Powerwolf) allo Studio Greywolf, oltre che Lasse Lammert agli LSD-Studios.

Dei succitati otto pezzi che compongono "Captain’s Loot", tre sono del repertorio dei Messenger e rispettano appieno lo stile degli agguerriti teutonici. La voce graffiante di Siegfried Schüßler "Sign Of The Evil Master" guida un intrecciarsi di riff accattivanti e un chorus battagliero, peculiarità che si piazzano direttamente nella categoria del power-heavy classico. Un riffing orientato verso l'hard rock apre la successiva "Tod Dem DJ", brano coinvolgente cantato nella lingua madre del gruppo. L'ultimo pezzo targato Messenger, "Asylum XTC", è una nuova versione di una canzone presente nell'album omonimo del 1994, insomma un classico per la band tedesca. Iniziano poi le covers; la prima a presentarsi è "Kill The King" dei Rainbow in una versione powerizzata, nella quale i protagonisti sono il vocalist e la sezione ritmica. È poi il turno di "Port Royal" dei Running Wild, che si avvicina abbastanza alla versione originale, mentre "Black Bone Song" è la riproposizione di un classico dei tedeschi Zed Yago, con la partecipazione della cantante Jutta Weinhold (ex-Velvet Viper). La successiva è la più che nota "Dr. Stein" degli Helloween, pezzo già presente in "See You in Hell" (2011), forse la meno riuscita del lotto, un po' sottotono. Chiude l'EP un altro brano altrettanto storico, ovvero "Don't Talk to Strangers" di Dio, dove i Nostri sembrano risollevarsi rispetto alla precedente, grazie soprattutto a qualche sprazzo di doppia cassa che movimenta la rielaborazione del pezzo.

"Captain's Loot" è un EP dedicato soprattutto ai fans dei Messenger, che può comunque regalare qualche minuto di divertimento, ma nulla di trascendentale.

"Kill The King"

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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