Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. SCG7: ARM YOUR DOORS AND CROSS CHECK
  2. SCARE FORCE ONE
  3. HOW TO SLICE A WHORE
  4. HELL SENT IN THE CLOWNS
  5. HOUSE OF GHOSTS
  6. MONSTER IS MY NAME
  7. CADAVER LOVER
  8. AMEN'S LAMENT TO RA II
  9. NAILED BY THE HAMMER OF FRANKENSTEIN
  10. THE UNITED ROCKING DEAD
  11. SHE'S A DEMON
  12. HELLA'S KITCHEN
  13. SIR, MR. PRESIDEATH, SIR

Line up

  • Mr. Lordi: vocals
  • Amen: guitars
  • OX: bass
  • Mana: drums
  • Hella: keyboards

Voto medio utenti

È lecito sperare di rinvenire musica in un cd dei Club Dogo?
Ve la sentireste di chiedere a Ringhio Gattuso d’impostare l’azione?
Si può pretendere introspezione psicologica dai protagonisti di un film di Vanzina?
No.

Col metal il discorso non cambia: parametrare le aspettative alle reali possibilità di una band appare l’unico modo per valutarne la proposta in modo sereno. Traslando il principio al caso concreto: esigere dai Lordi la profondità emotiva dei Sólstafir, la raffinatezza dei Royal Hunt o la perizia strumentale dei Meshuggah sarebbe un esercizio irragionevole e velleitario.
Analoga aggettivazione potrebbe venir abbinata alle dichiarazioni del boss Mr. Lordi, il quale, in sede di presentazione del nuovo Scare Force One, ha avuto modo di sostenere che il nuovo materiale sia più “sperimentale”…

Suvvia, sorvoliamo sulle baggianate e diciamo le cose come stanno: l’energico hard rock intriso di atmosfere da horror B movie dei finlandesi non è mutato di una virgola, fa della linearità un punto di forza e di sperimentale non ha alcunché; semmai, si può apprezzare la reviviscenza di una freschezza compositiva che latitava nelle ultime, scialbe prove in studio -mi riferisco in particolare a To Beast Or Not To Beast, a parere dello scrivente punto più basso dell’intera discografia lordiana-.
I Nostri, dunque, sono tornati a centrare l’unico obiettivo cui possano ragionevolmente aspirare, ossia intrattenere.

Il merito va in larga parte ascritto ai ritornelli, da sempre specialità della casa e in questa occasione sospinti da una ragguardevole enfasi anthemica. Saranno pur sempliciotti, ma provate a togliervi dalla crapa il chorus del singolo Nailed By The Hammer Of Frankenstein o a non canticchiare quello di Monster Is My Name...
Registriamo poi con piacere un maggior impegno nel dipanare gli arrangiamenti –apprezzabili, ad esempio, le keyboards circensi di Hell Sent In The Clowns- e le trame dei brani -penso alla coinvolgente title track, dotata di un ottimo bridge, e del main riff di How To Slice A Whore-, beandoci al contempo della sopraffina produzione ad opera di Mikko Karmila (azzardata eppur vincente la scelta di rinunciare ai servigi del guru Michael Wagener), passando così senza nemmeno accorgercene tre quarti d’ora spensierati… o forse un po’ meno, se scorporiamo dal computo un trittico finale sottotono.

I Lordi restano in ogni caso degli insulsi buffoni?
Anche stavolta si sono limitati a scopiazzare i Kiss e l’Alice Cooper ottantiano?
Puntano solo sull’immagine e sui videoclip?
Dal vivo suonano in playback?
Può darsi.

Mi sono divertito ascoltando Scare Force One?
Di certo.


Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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Inserito il 30 ott 2014 alle 08:17

Bellissima rece, condivido!

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