Dopo il pessimo "Blood Oath", lo split non proprio amichevole con il batterista Mike Smith, il rientro di
Dave Curlross e la brutta notizia che il cantante Frank Mullen non potrà più dedicarsi al 100% al gruppo, era tempo che i newyorkesi
Suffocation mettessero da parte le chiacchiere e si concentrassero su un nuovo disco. L'uscita del nuovo
"Pinnacle Of Bedlam" casca quindi a fagiolo, e contrariamente alle mie aspettative ci riconsegna un gruppo in buona forma, sintomo che il passo falso del disco precedente è stato solo un incidente di percorso che i Suffocation si sono lasciati rapidamente alle spalle. Il gruppo è tornato a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero un death metal brutale e tecnico, dagli svariati cambi di tempo e reso ancora più devastante dai rallentamenti sulfurei e e scavezzacollo tipici dei Nostri, su cui si staglia il growl inconfondibile di Frank Mullen. "Pinnacle Of Bedlam" offre episodi degni di nota, a partire dal trittico iniziale "Cycles Of Suffering"-"Purgatorial Punishment"-"Eminent Wrath", passando per "Sullen Days", la titletrack e finendo con le devastanti "Rapture Of Revocation" e "Beginning Of Sorrow" poste in chiusura del disco.
"Pinnacle Of Bedlam", a dispetto di una copertina francamente pacchiana, è qui a dimostrare che i Suffocation non sono morti, ma che anzi sanno ancora come fare male alle nostre orecchie e regalerò ai fan della band 38 minuti di purissimo death metal, feroce e tecnico come da tradizione della band. Un graditissimo ritorno per i Suffocation.
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