Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:63 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. AL - GHANOR
  2. STARCHILD
  3. REMOTE CONTROL
  4. BREEDER
  5. AFTERGLOW
  6. ROSE
  7. TOMB
  8. DIASPORA
  9. FACES
  10. THE TOWER
  11. DREAMWEAVER
  12. LE SACRE DU PRINTEMPS (BONUS-TRACK)

Line up

  • Rainer Humeniuk: bass
  • Eric Krebs: drums
  • Carsten Mai: guitars
  • Andreas Hilbert: guitars, vocals

Voto medio utenti

No, "Dreamweaver" non è semplicemente il nome del vostro editor html di fiducia... è il nuovo lavoro di una band che finora, per sfortuna più che per demerito, non ha raccolto neanche una spiga di grano dai campi interi che ha seminato a partire dall'inizio degli anni '90. Dopo aver superato la difficile morte di bassista e chitarrista, proprio agli inizi della carriera, il gruppo ha pubblicato un paio di album prima di sparire per qualche anno e ritornare sulle scene ora con il nuovo lavoro, tra l'altro edito niente di meno che dalla potente Nuclear Blast! I Golem dimostrano di aver fatto tesoro delle esperienze - positive e negative - accumulate in questi quindici anni di attività, proponendo un death metal maturo, accattivante ed estremamente concreto. Senza puntare tutto sulla brutalità ma d'altra parte senza spingere decisamente verso la melodia, il gruppo tedesco riesce a mantenersi in bilico tra queste due maniere d'intendere il metal estremo. I momenti più violenti, in cui assalti di blast-beat e riff tecnici al punto giusto fanno pensare subito ai Morbid Angel, sono intervallati in modo intelligente e discreto da aperture melodiche che non possono non far venire in mente i Carcass, anche grazie a qualche ferale decelerazione alla Necroticism". Addirittura l'inizio di Diaspora rappresenta un notevole plagio degli Arch Enemy più classici, ma che per fortuna ha il buon senso di durare non più di mezzo minuto! La varietà è garantita da continui cambi di tempo e soprattutto d'atmosfera: il gruppo non mostra nessun cedimento anche nell'inserire delle tastiere se necessario, o nell'abbassare i tempi per evitare di omogeneizzare tutte e dodici le tracce. Insomma, "Dreamweaver" è un album che, senza far gridare al miracolo, mostra come sia possibile unire il death metal americano e svedese evitando di snaturare entrambe le formule. Merito della grande classe e capacità dei Golem, un gruppo che sembra aver finalmente pagato il suo debito con la sfortuna ed essere pronto a raccogliere i frutti di una carriera decollata un pò in ritardo!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.