Copertina 7

Info

Demo
Anno di uscita:2010
Durata:20 min.

Tracklist

  1. HATE
  2. WAYS OF LIFE
  3. HOUSE OF CARDS
  4. BETTER TOMORROW

Line up

  • Joe: vocals
  • Dave: guitar
  • Mazna: bass
  • Nello: drums

Voto medio utenti

Veramente niente male questo demo dei Raze. Se amate le sonorità legate al thrash ma attualizzate, leggi ultimi Testament per capirci, di sicuro apprezzerete il lavoro svolto dal quartetto, che pur presentandoci il loro esordio, dimostrano di avere già una buona maturità compositiva, con quattro brani che oltre a picchiare duro quando ce n’è bisogno, riescono ad essere anche più riflessivi, con rallentamenti e arpeggi che stemperano la furia che generalmente permea il demo. Buono il riffing, abbastanza variegato da non risultare monotono, e buone le ritmiche, che accompagnano con fantasia il lavoro svolto dalle chitarre. Quello che non mi ha convinto al 100% è il semi growl del singer Joe. Io avrei optato per una voce più alla Burton C. Bell, per capirci, che si sarebbe adattata senz’altro meglio al sound abbastanza moderno delle composizioni. Composizioni che, dal canto loro, scorrono via veramente con piacere, lasciando l’ascoltatore sempre sul chi va là, e il fatto che siano solo quattro, tra l’altro, rende il demo snello e fruibile, senza rischiare di annoiare, se non, come già accennato, per il growl un po’ piatto e monocorde di Joe. Se per il prossimo lavoro i nostri proseguiranno su queste coordinate sono sicuro che ne sentiremo delle belle, sempre che curino meglio le parti vocali. Punto di forza del gruppo risultano senza dubbio gli assoli di Dave, molto maturi e ben strutturati, che donano ai brani quel quid in più rispetto a tanti altri gruppi che affidano alla sola velocità (peraltro spesso confusionaria e priva di senso melodico) le proprie parti soliste. “Hate” parte subito in quarta e delinea fin dalle prime battute la strada intrapresa dai Raze, che fortunatamente pur muovendosi ai margini del groove metal, non perdono mai di vista la rabbia del thrash, così come confermato nella successiva “Ways of life”. Gli altri due brani, invece, hanno qualche apertura melodica e moderna in più, quindi ora non resta altro che aspettare il prossimo CD per vedere quale strada decideranno di intraprendere i toscani, e calcolando che questo demo risale al 2010 direi che dovremmo quasi esserci… Per ora promossi, a pieni voti…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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