Devil Lee Rot - Metal Dictator / Soldier from Hell

Copertina 5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:70 min.
Etichetta:Witches Brew
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. HEROES OF THE NIGHT
  2. THE LAKE OF FIRE STILL BURNS
  3. HAMMER OF HELL
  4. STRANGER IN THE PARADISE
  5. THE WARLOCKS
  6. VOICES FROM BENEATH
  7. SATAN’S MILITIA
  8. CREATION OF PAGAN GODS
  9. ACT OF VIOLENCE
  10. METAL DICTATOR
  11. THOU SHALT SERVE IN HELL
  12. BLACK DENIM & CHURCH BURNING
  13. CONTROL THE WEAK
  14. OATH TO METAL
  15. UNCHAIN THE PAGAN GODS OF WAR
  16. DARKNESS PREVAIL
  17. CHILD OF FIRE
  18. SOLDIERS FROM HELL
  19. UNDER THE CHURCH

Line up

  • Devil Lee Rot: vocals
  • Bad Blixt: guitar
  • J. Voltage: guitar
  • Demon: bass
  • M. Bombarder: drums
  • Devil Lee Rot: vocals
  • Barry Van Hell: guitar
  • J. Voltage: guitar
  • Demon: bass
  • M. Bombarder: drums

Voto medio utenti

Spesso gli amici mi accusano scherzosamente di essere musicalmente obsoleto, ancorato agli stili e alle formazioni dei decenni passati. Non nego ci sia del vero in questa affermazione, ma ora scopro che esiste qualcuno al cui confronto io faccio la figura del modernista assoluto. Ad esempio David Lee Rot, vocalist Scandinavo che ha militato in formazioni quali Pagan Rites e Autopsy Torment, qui impegnato in un progetto solista che ci trasporta di peso all’inizio degli anni ’80. Si tratta di una ricostruzione del periodo fedele in ogni minimo dettaglio, a partire dai riffs stra-abusati alla voce rauca e maligna da briccone satanico, dai nickname dei musicisti (su tutti il drummer Bombarder..) ai titoli delle canzoni dove spiccano perle di originalità come “Milizia di Satana”,”Soldati dell’inferno” o “Creazione degli Dei pagani”, per finire con il look e gli atteggiamenti indimenticati di formazioni quali Possessed o Celtic Frost, un revival che nemmeno i maghi della scenografia di Hollywood avrebbero saputo organizzare con tale cura per il particolare.
Purtroppo tutte le cose hanno senso se viste nel loro giusto contesto temporale, altrimenti avremmo ancora gli yuppies ed il tamagochi, e questa clonazione dei primi Venom con molta meno ispirazione e convinzione lascia il tempo che trova. Anche se il cantante ci informa di aver realizzato due lavori di puro metal libero da “female whorecalist” e “gayboardist” bisogna riconoscere che l’odore di stantìo è assai forte ed i brani sembrano un festival di ovvietà e scontatezza.
In favore del buon Rot bisogna dire che il cd racchiude due albums completi per oltre settanta minuti di musica ed è pubblicato in tiratura limitata, cosa che potrebbe stuzzicare qualche collezionista, anche se dubito che tra soli dieci anni qualcuno si metterà alla ricerca di questa pubblicazione.
Agli appassionati del lato oscuro della nwobhm consiglio di puntare sulla riscoperta di gruppi che all’epoca non ottennero il giusto rilievo, vedi Witchfynde, Angel Witch o Blacksmith, piuttosto che su una modesta imitazione in ritardo di vent’anni.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.