Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1985
Durata:41 min.
Etichetta:Capitol Records

Tracklist

  1. READY TO STRIKE
  2. HUNGER
  3. SHADOW RIDER
  4. SHAKE UP
  5. ATTENTION
  6. BREAKIN' OUT
  7. TOUGH GUYS
  8. DANCING WITH DESIRE
  9. SECOND THOUGHTS
  10. PIECE OF THE ROCK

Line up

  • Mark Free: vocals
  • Carmine Appice: drums
  • Mick Sweda: guitars
  • David Michael-Philips: guitars
  • Johnny Rod: bass

Voto medio utenti

Se esiste un disco a cui sono particolarmente legato è proprio questo 'Ready to Strike', esordio dei King Kobra. Per un motivo molto semplice: i King Kobra sono ricordati per aver avuto tra le fila il cantante Mark Free e del singer si ricordano molto spesso capolavori come Signal e Unruly Child, più il suo disco solista, tutti album che hanno fatto la gioia degli Aor maniacs. ma i King Kobra furono dei veri assi a metà anni ottanta, in quanto già all'epoca c'era chi storceva il naso per acts annacquati sulla scia dei Bon Jovi, rimarcando il fatto che i seventies dell'hard rock americano vero provenivano da gente più 'ruvida' come Starz o Legs Diamond e, proprio con i King Kobra, ravvisavano una sorta di congiunzione astrale nel solco della tradizione più tipicamente roboante e hard & heavy.

In effetti 'Ready to Strike' suona ancora oggi, come i contemporanei e bravissimi Kick Axe di 'Welcome To The Club', piuttosto armed & dangerous, non ovviamente alla Anthrax ma sicuramente facente parte di quel vero suono H.M. di classe (e vigoroso) che nell'85 era quanto di più moderno si potesse udire.
L'opener e title track per chi scrive è un vero e proprio inno; l'inizio epico/pomposo lanciato in orbita da tastiere da opus magnum, prima che il riff (potrebbero benissimo essere i Savatage di 'Power Of The Night'!) torrenziale vi trascini ben bene per i capelli.

A 'stemperare' il tutto verso il class metal c'è la voce, come detto, di Mark Free che consegna agli annali un coro da leggenda.
Segue 'Hunger' altro brano perfettamente equilibrato tra potenza di chitarre al cobalto e melodie robuste, prima della sinuosa 'Shadow Rider' con acrobazie vocali di Free.
'Shake Up' immette ottani nel motore di 'Ready To Strike', così come 'Breakin' out' si appoggia su un altro riff vincente, ed è chiaro che i King Kobra fanno di melodie muscolari e dinamiche la loro carta vincente. 'Tough Guys' mostra tutta la classe nell'esplorare minuziosi arrangiamenti, stavolta leggermente poppeggianti, mentre 'Dancing With Desire' è lo slow moment, il brano romantico di 'Ready To Strike'. ma è solo un attimo perché 'Second Thoughts' riporta il songwriting in territori più hardeggianti suggellando un altro punto forte dell'album. Chiude 'Pièce Of The Rock' infuocata ed arroventata del vero rock arena, come un tuono che squarcia la notte.

Il secondo 'Thrill Of A Lifetime' per chi scrive non riuscirà a ribadire tutte le ottime qualità di 'Ready To Strike', troppo impostato su musica da fm con arrangiamenti spesso effimeri, dove solo la clamorosa 'Overnight Sensation' sembrava un follow up di 'Ready To Strike', album magnifico che fece sognare il ritorno di sonorità alla Starz, rivedute e corrette secondo gli splendidi canoni vigenti a metà anni ottanta.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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