Ravenscry: il Nuovo Metallo Italiano al femminile

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Dopo assere stato favorevolmente colpito dal loro debut album, One Way Out, ho avuto l'opportunità ed il piacere di scambiare quattro chiacchiere con la voce dei Ravenscry, una band italiana emergente e di bellissime speranze. Ecco quindi la mia conversazione con la bravissima Giulia Stefani, che ci ha raccontato cosa si agita dietro e dentro l'universo Ravenscry.

Ciao Giulia, e benvenuta sulle pagine digitali di Metal.it!
Grazie per avermi contattata, è sempre un piacere!
Sembra proprio che il mondo musicale si sia accorto dei Ravenscry, grazie soprattutto ad un album di ottima fattura come “One Way Out”.. Come stanno andando le cose? Vedo che i contatti aumentano a dismisura…
Beh, finalmente si riescono a cogliere i primi frutti (al momento quasi esclusivamente "virtuali") di un lavoro che ha succhiato tutta la nostra energia da tre anni a questa parte. Il risultato più eclatante è stato l'improvviso e crescente interesse dopo la pubblicazione del videoclip di Nobody (forse per la somiglianza del protagonista con A. Hopkins? :D). Oltre all'aumento di fans tedeschi ed inglesi, abbiamo notato, in particolare, un incremento di contatti dal Sud America e dalla Russia, cosa che ci sorprende piacevolmente dato che non c'è ancora stata una promozione mirata in quelle aree...
“One Way Out” è stato composto da tutti voi? Qual è l’apporto che ognuno della band dà alla stesura dei brani?
L'album è il risultato di un vero e proprio lavoro di squadra, qualcuno propone un'idea la quale viene sviluppata poi con l'apporto di tutti. Di solito è Paul (Raimondi, chitarrista, ndr) il primo a condividere le sue trovate più interessanti, come un riff martellante o una melodia piuttosto orecchiabile. Successivamente il pezzo viene elaborato e si arricchisce del background e dei gusti (estremamente eterogenei) di ciascuno di noi. Ovviamente, dati gli evidenti impedimenti dovuti alla distanza, il mio apporto giunge quasi esclusivamente tramite internet...
E per le tue parti vocali? Hai avuto libertà nel gestire le linee vocali? Sei anche intervenuta sui testi?
Prima di entrare a far parte dei Ravenscry, ciò che più mi ha spinto poi a prendere la fatidica decisione è stata proprio la grande libertà che mi si prospettava nell'elaborazione delle linee vocali e dei messaggi da veicolare... una libertà che ha rappresentato una delle più grandi gratificazioni di questa esperienza, il coronamento di quel desiderio spasmodico di scrivere (invece che parlare, in molti casi! :D) che mi accompagna fin dall'infanzia.
In che modo la vostra label vi sta supportando? Vedo da Internet che la maggior parte della promozione la state portando avanti praticamente da soli…
Sì, cerchiamo di non fermarci mai ma soprattutto, per quanto possibile, di instaurare un rapporto “umano” con coloro che ci seguono e ci apprezzano, cosa che nessuno può fare per noi! La nostra etichetta lavora su obiettivi meno immediati ma certamente più importanti, come le campagne promozionali all'estero rivolte alla stampa, alle webzines e alle agenzie di un certo livello, alle quali noi non potremmo arrivare solo con le nostre forze. Molto intensa e positiva è stata quella in Germania, dove il nostro disco è distribuito da Soulfood/Sony BMG, e terminata da un paio di settimane...e tra poco inizierà quella rivolta all'amata Scandinavia, dalla quale speriamo di ottenere grandi risultati!
Eppure, per una band al debutto sulla lunga distanza nel 2011, non saranno le vendite del cd a fare la fortuna, ma, appunto, la visibilità, fisica e digitale. State investendo su questo? Concerti, apparizioni, cosa state tramando al momento?
Al momento ci stiamo concentrando, come ti dicevo, sulla promozione in gran parte dei paesi europei e, al contempo, sull'organizzazione di un tour che toccherà appunto alcuni di questi paesi, molto probabilmente Germania e Svezia, ma è ancora da definire... Intanto, il prossimo appuntamento live sarà a Ferragosto, nell'ambito del festival “Strane Alchimie Metalliche” a Tarquinia (VT), insieme a The Shiver e Astra...
Conosco bene la scena musicale italiana, e so con certezza che starete facendo una fatica non indifferente a farvi vedere dal vivo, vista la condizione disastrosa in cui versa l’industria del rock e del metal, almeno per quanto riguarda i nomi emergenti… sei d’accordo?
Assolutamente sì ma... ormai è un discorso più vecchio di noi, abbiamo capito che in Italia (come in altri paesi, del resto) non c'è posto per la musica emergente, o meglio, non c'è gratificazione... l'unica soluzione è quella di ritagliarsi degli spazi altrove, con uno sforzo immane ma ampiamente ripagato!
Donna al microfono di una band italiana, vi avranno accostato mille volte ai Lacuna Coil, o a chissà quali altri gruppi…
Ovvio! Ma finalmente ho imparato a prenderlo come un complimento, sempre con la dovuta selezione, si intende...Però non mi infastidisce più come una volta...sarà l'età che avanza, bah! Ciò che in particolare mi feriva in queste considerazioni non era il fatto di essere messi a paragone con un'altra band e quindi di non essere, come dire, “unici” nello stile, ma proprio l'evidente mancanza di attinenza con la realtà... cosa che mi faceva supporre che probabilmente l'interlocutore in questione non aveva neanche ascoltato mezza canzone del nostro album...
Ok, dammi tre bands di riferimento per la tua formazione musicale!
Se parliamo esclusivamente di bands, senza alcun dubbio Pink Floyd e Radiohead ma...concedimi di citare anche due scoperte fondamentali per la mia cultura musicale: Arjen Lucassen e Tori Amos. Il primo mi ha insegnato a non porre barriere tra i generi, la seconda... a fregarmene! Sì, a non lasciarmi influenzare, né tantomeno intimorire, dalle mode imperanti.
Cosa bolle in pentola, per i Ravenscry? Dateci tutte le informazioni per non perdervi di vista!
Innanzitutto c'è da dire che sono in cantiere dei nuovi brani...cerchiamo di non reprimere mai il nostro istinto creativo, anche perché comporre è ciò che più ci piace fare! Inoltre, nonostante le gravi difficoltà di cui abbiamo già parlato, è in programma un tour europeo in autunno e un solo live in Italia, quello di Tarquinia, al momento... quindi vi aspettiamo numerosi!
Grazie mille, Giulia, a te le ultime parole per salutare i lettori di Metal..it!
Grazie a te! Dai Ravenscry un saluto ai fans, nell' attesa di radunarvi tutti in un grande live in Italia!
Intervista a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 apr 2014 alle 10:58

Ravenscry sono una band alternative metal formatasi nell'agosto del 2008, vicino a Milano. Pochi mesi dopo, Giulia Stefani si unisce alla band come vocalist. Discography Ravenscry (EP) - December 1, 2009 One Way Out (LP) - April 15, 2011 The Attraction of Opposites - May 27, 2014

Inserito il 11 ago 2011 alle 19:18

Però!!! Direi che hanno un fan in più! :) Belli belli!!