Ira (Rex Caruso, vocals/guitars)

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Gruppo:Ira

Ciao ragazzi, per prima cosa che ne direste di presentare gli Ira ai lettori di Eutk?

Rex - Ciao a tutti e grazie per ospitarci sulle pagine di Eutk, gli Ira sono: Rex Caruso - Voce/Chitarra, Mattia Sciutti - Batteria, Marco Frigatti - Basso e Silvano Bianchi - Chitarra.
Come band siamo nati nel '97, e dopo mille vicissitudini siamo arrivati alla formazione attuale, risalente a due anni fà.
Lo scopo comune è quello di dar sfogo alle nostre emozioni tramite la musica, dalla rabbia, alla tristezza, senza escludere tutte quelle sensazioni che porterebbero un uomo alla galera, o in manicomio, credo che ci stiamo anche riuscendo....ad andare in manicomio.

Ascoltando il vostro demo "Dawn Of World Redemption" ho colto una certa influenza dei Death del periodo "progressivo", sia in termini di arrangiamenti sia dal punto di vista vocale. Più in generale quali sono le vostre principali influenze e come credete che i vostri ascolti infuiscano sulla vostra musica?

Rex - Certamente i Death hanno contribuito in maniera importante alla nostra crescita musicale, quindi è normale che si senta la loro influenza, anche se ci piace pensare di essere, perlomeno, personali nello scrivere i pezzi, non abbiamo la pretesa, al momento, di stupire tutti con qualcosa di mai sentito prima, vogliamo scrivere canzoni che ci piacciono, senza copiare nessuno, ma rimanendo fedeli ad un genere che amiamo. Per quanto riguarda la voce non so che dire, non mi fisso mai su una linea vocale, semplicemente canto, quello che esce dalle corde vocali è quello di cui sono capace, e viene in base a come sento la canzone, può essere più guttrale in alcuni punti, più in screaming in altri, ma dipende dal pezzo.
Detto questo, altre bands che hanno influito sulla nostra crescita musicale sono, i Pantera, i Sepultura e i Carcass per la vena diretta e di impatto; agli Atheist, Cynic e ultimamente Necrophagist dobbiamo la malattia della tecnica, e di spezzare i tempi, costruire dei riff poco lineari è difficile ma stimolante.
In primis ci furono i Metallica e i Megadeth, una vena thrash nei pezzi ci stà sempre.

Parliamo ora dei testi. Di che cosa trattate nelle vostre lyrics, da dove traete ispirazione quando le scrivete? C'è qualcuno in particolare nella band che si occupa di questo aspetto?

Rex - Il qui presente è lo scrittore del gruppo, tranne in qualche caso particolare, vedi "Emotionless" presa da "DOWR", il testo è di mia sorella, e "Rain" presa dal nostro primo demo "Urna", scritta da Alex mio fratello, ai tempi nella band.
Mi piace scrivere, sotto forma di metafore, le mie impressioni su argomenti che colpiscono la mia attenzione, che possono spaziare dalla situazione politico/culturale del nostro tempo, vedi il testo delle due "Occult" e di "The syndrome of decline", oppure delle mie esperienze personali, vita vissuta e sofferta. Con uno degli ultimi testi che ho scritto, ho cercato di entrare nella testa di un pazzo, avete presente quei tizi ultra depressi, che imbracciano un fucile e sterminano la scuola ? Proprio così.
Diciamo che da qualsiasi cosa si può trarre ispirazione per un testo, basta riuscire a descriverlo sinteticamente ma con convinzione.

Non ho potuto fare a meno di notare la similitudine dei titoli di "Occult Doctrine (Hidden Reality)" e "Occult Doctrine (The Creature)". C'è una qualche continuità tra questi pezzi, una linea comune che li unisce?

Rex - Ebbene si, l'idea di spezzare la canzone in due ci è venuta in un secondo momento, il pezzo nato come brano unico, se notiamo, alla fine della seconda traccia ripetiamo l'inizio della prima. Essendo un pò troppo lungo, abbiamo deciso di dividerlo e aggiungerne altre due parti, la terza sarà strumentale e la quarta e conclusiva di nuovo cantata sono in cantiere. Tutto ciò è stato voluto per via del testo, che tratta vari argomenti molto importanti di attualità, quali, il fatto che ci siano in atto delle dinamiche di governo poco chiare, e che potrebbero portare a delle conseguenze gravissime per il pianeta, tutte cose venute a galla sopratutto dopo l'11 Settembre, altri argomenti correlati, che in otto minuti non siamo riusciti a sintetizzare.

Che mi dite dell'attività live della band? Con che frequenza suonate dal vivo e come vi ponete in relazione a quest'aspetto che per molte band è decisamente importante se non preponderante?

Rex - A parte che ci sono saltate una paccata di date ultimamente, ne facciamo abbastanza, non una mole spropositata, che tra l'altro non serve a nulla secondo noi, ma non ci si lamenta.
Direi che è in assoluto la parte migliore del fare il musicista, non riesco ad immaginare di suonare solo in sala prove, si chiamano "prove" apposta, se poi non fai lo spettacolo a che te serve ? Esibirsi dal vivo è sempre un'emozione unica, anche se, purtroppo, qui in Italia la situazione dei live è un pò precaria, a volte disastrosa, ma credo che la conosciamo tutti abbastanza bene.
Comunque non ci facciamo spaventare, l'energia che si scatena tra pubblico e palco è insostituibile, non possiamo vivere senza quell'esaltazione, una volta che la provi non ne puoi più fare a meno.

Dopo questo demo, immagino abbiate in cantiere un disco vero e proprio. Avete già pronti dei pezzi? Il disco includerà i pezzi presenti in "Dawn Of World Redemption" magari rivisti e riarrangiati per l'occasione, o conterrà esclusivamente tracce inedite?

Rex - Stiamo pensando che l'anno prossimo potrebbe essere quello giusto, anche se non abbiamo deciso ancora il periodo ne lo studio in cui andare. Come dicevo, ci sono in preparazione le ultime due parti di "Occult", che insieme alle prime avranno il loro posto nel disco, vogliamo riregistrare anche "Emotionless" e, da "Chaotic Regression", riprendere la opener "The syndrome of decline". Pensiamo che sia un pezzo che non ha ricevuto l'attenzione giusta, complice il fatto di una registrazione non perfetta e dell'esecuzione che non ci ha soddisfatti appieno, abbiamo la convinzione che con i suoni giusti e una maggior precisione esecutiva possa rendere un buon 50% in più.
Ci sono altri due brani già fatti e finiti, che stiamo anche suonando live, "Unexistance" e "No hope", in teoria il disco c'è già, dobbiamo solo prenderci il tempo per prepararci bene, ed arrivare pronti al 150% in studio.

Qual è stata fino ad ora l'esperienza che considerate più formativa, quella che vi ha maggiormente arricchito come persone e come musicisti?

Rex - Calcolando la storia del gruppo, sopravvivere !!! Ci sono stati momenti in cui la voglia di buttare la spugna è stata veramente forte, credo che solo il fatto di aver insistito e di continuare ad insistere ci stia facendo crescere, portare avanti una passione del genere, sopratutto qui in Italia, dove devi combattere per avere le briciole, è un'esperienza che ti forma il carattere.
Altra cosa, è il fatto che da due anni a questa parte, finalmente, siamo un gruppo a tutti gli effetti, solido e affiatato, questo ci ha permesso di fare quei progressi che avete sentito musicalmente, siamo lontani anni luce dal livello di "Chaotic regression" e tutto questo lo dobbiamo alla perseveranza, che abbiamo imparato negli anni.
La gavetta non finisce mai !

Cosa bolle in pentola in casa Ira? Quali sono i vostri prossimi impegni?

Rex - Prossimi impegni sono prepararsi per il disco, e per altre situazioni di cui non voglio parlare perchè è troppo presto, dita incrociate raga. In Settembre prenderemo parte al Metal Disorder, e ad altri concerti in Italia e all'estero.
Trovare una maledettissima etichetta, che ci aiuti un pò non sarebbe male, sono in molti ad augurarcelo ma per ora ancora nessuno ha bussato alla porta.
Scrivere, scrivere e ancora scrivere musica !!!!

Grazie mille ragazzi..potete lasciare un saluto ai nostri lettori

Rex - Grazie mille a voi !! Alla Kick Agency che ci stà aiutando moltissimo, a tutti quelli che ci conoscono e supportano, senza di voi non potremmo fare nulla.
Spero di vedere qualc'uno di voi lettori ai concerti, e per chi volesse fare un salto in Internet ci trovate a questi indirizzi:
www.ira-band.com oppure www.myspace.com/iradeath
Grazie ancora e LET THE METAL FLOW !

Intervista a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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