LionSoul: alfa ed omega della scena classic power italiana!

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Gruppo:LionSoul

Autori di un debutto come "Omega" che riporta in auge il classic power metal italiano come sul finire degli anni '90, i bergamaschi LionSoul rappresentano una ventata di aria fresca su un genere ultimamente in crisi, perso tra pompose e stantie orchestrazioni ed una crisi di idee ed identità devastante. Riusciranno i nostri a risvegliare un genere che quindici anni fa era il fiore all'occhiello del movimento metal italiano? Ne parliamo con il cantante Ivan Castelli ed il chitarrista Aurelio Parise.

Salve ragazzi e benvenuti sulle nostre pagine! Dopo i complimenti per il bel lavoro svolto con "Omega", è l'ora di presentarvi ai nostri lettori, qual è il vostro background e come vi siete formati?
Ciao Gianluca innanzitutto grazie per i complimenti; l’idea nasce nel 2009 dalla mente del nostro chitarrista Aurelio, che da tempo desidera riformare una band di stampo heavy/power, in seguito contatta Ivan per dar vita al progetto che si sviluppa nei due anni successivi con la stesura più o meno definitive dei 12 pezzi di Omega.
Il percorso vero e proprio della creazione della band parte nel 2011 con l’arrivo di Mattia alla seconda chitarra e Roberto al basso. Dopo varie vicissitudini nella ricerca del batterista, arriva Luca che si rivela la persona adatta dietro alle pelli, siamo a Giugno del 2012 e si comicia a provare, successivamente, la necessità di dare al sound un’impronta sinfonica porta Giuliano a far parte della band.
La band si definisce power metal, tuttavia troviamo che questa
definizione sia troppo limitativa: "Omega" abbraccia un classic metal a
tutto tondo, con echi ottantiani più aggressivi uniti ad altri più
melodici, siete d'accordo?
Ottima domanda! Si, chiaramente siamo stati influenzati dalle band che hanno dato i connotati al power, senza però fossilizzarci necessariamente entro schemi predefiniti; ogni componente ha il suo background personale che ha contribuito ad ampliare e definire il marchio di fabbrica LionSoul. Crediamo che Omega sia l'inizio di un percorso che ci porterà a rendere sempre più personale il nostro sound, ci siamo etichettati come band power metal ma non ci sentiamo comunque troppo vincolati agli stereotipi del genere.
Una delle prime qualità riscontrate su Omega, ancor prima della qualità della musica, è la qualità del sound grazie alla generosa produzione, nonostante immaginiamo non ci sia un gran budget di fondo... Come siete riusciti ad ottenerla?
Beh, oggi la tecnologia consente di produrre dischi di qualità senza disporre di un budget stratosferico. Omega è il frutto di un lavoro che definirei “titanico” per l’impegno e il tempo speso per la realizzazione: abbiamo curato ogni dettaglio in modo maniacale, dalla parte tecnica alla logistica, abbiamo registrato “in casa” tutte le parti e solo successivamente siamo andati in studio da Francesco Matano che ha completato l’opera in maniera impeccabile realizzando missaggio e mastering.
Torniamo per un momento al discorso label discografica...parlando senza peli sulla lingua, come mai in un periodo di crisi come questo, in cui si punta più sulla quantità che sulla qualità e vengono prodotte (o meglio...supportate) band assolutamente obbrobriose, voi non siete riusciti o non avete voluto alcun appoggio esterno?
In realtà non l’abbiamo cercato, abbiamo ritenuto opportuno presentarci subito con un vero e proprio disco, di materiale ne avevamo parecchio. Valuteremo scrupolosamente in futuro le varie opportunità che ci verranno concesse.
Veniamo al disco vero e proprio: in base a quale decisioni vi siete basati su argomenti mitologici dell'antica Grecia? Si tratta di un concept album o è un collage di storie slegate tra di loro, nonostante un fondo comune a tutte?
Abbiamo costatato che le band del nostro genere si rifanno spesso alla mitologia norrena o al genere fantasy, noi, in quanto italiani, ci sentiamo più legati ai miti e alla storia del bacino mediterraneo. L’album tratta un insieme di vicende slegate tra di loro che hanno come unico filo logico l’antica Grecia, indipendemente da ciò, Omega resta il frutto della passione per la storia del passato e della ricerca di possibili connessioni che questa ha con il presente cercando di raccontare il tutto non semplicemente come un elenco di fatti accaduti, ma come se ci fosse un ipotetico narratore onniscente che abbia vissuto le vicende narrarate, contribuendo a dare anche un aspetto emotivo alla stesura dei testi.
Alcuni di voi hanno un background con altre formazioni come Walhalla o SpellBlast, come mai si sono interrotte queste esperienze?
Aurelio: Rimasti senza un batterista, il progetto Walhalla è andato via via scemando, anche se la band rivive parzialmente nei LionSoul dato che Mattia, oggi secondo chitarrista, era il cantante dei Walhalla.

Ivan: Diversi fattori mi hanno portato ad interrompere il rapporto con gli SpellBlast, all’epoca le divergenze erano diventate insostenibili, ma ormai è acqua passata. Tra i LionSoul c’è forte coesione ci consideriamo un team e le decisioni vengono prese all’unisono dai membri del gruppo, non potrei chidere di meglio.
Il classic power metal ha vissuto un momento di grande esplosione alla fine dei '90, per poi non emergere più a causa della crisi del music business e del modello economico attuale, unito alla mancanza di buoni dischi dei leader del movimento (Gamma Ray, Edguy, Sonata Arctica...si salvano in pochi ultimamente come Stratovarius e talvolta Helloween) che non hanno saputo trascinare questo genere. Con quale spirito una giovane formazione come la vostra decide di cimentarsi in un mondo che, almeno adesso, non promette poi molto come possibilità?
La passione è il motore principale della nostra dedizione, se fossimo attaccati ad un discorso economico non saremmo nemmeno qua a parlare di Omega. Siamo entusiasti dei piccoli progressi che abbiamo ottenuto fin ora e ci divertiamo come dei bambini ad ogni prova, questo e sicuramente il fattore determinante per poter continuare.
Il 2013 è appena terminato, quali sono i dischi che vi hanno
maggiormente entusiasmato? E, in generale, quali band sono state più
importanti per la vostra crescita musicale?
Aurelio: Nel 2013 non ho ascoltato quasi nessuna novità discografica, mi appassiono ad ascoltare i vecchi capolavori dei gruppi anni ‘70 ‘80 più o meno famosi, i gruppi che mi hanno maggiormente influenzato sono: Gamma Ray, Helloween, Judas Priest e Accept.

Ivan: L’anno scorso ho ascoltato principalmente colonne sonore di film, sembrerà banale ma il concetto dell’unione immagine-musica mi da sempre quell’ispirazione in più che i prodotti discografici recenti non riescono a trasmettermi.
Le band che più mi hanno influenzato nel corso degli anni sono parecche, metal e non, cito alcune tra le più importanti: Queen, Rainbow, Helloween, Blind Guardian e Pink Floyd, e poi grandi maestri compositori: dallo storico Ennio Morricone ai più recenti Danny Elfman e Howard Shore.
Quali sono i prossimi passi dei LionSoul? Attività live immaginiamo, c'è anche dell'altro? Videoclip in arrivo, state buttando giù ancora nuovi brani o cosa?
Live, live e poi live! Abbiamo avuto qualche problemino di organizzazione date durante lo scorso anno, in quanto il nostro bassista era all’estero per motivi di studio, cosa che ci ha permesso comunque di sfruttare il tempo per registrare, ora è il momento di farci conoscere dal vivo. Non escludiamo l’idea di realizzare un videoclip, per ora abbiamo un piccolo montaggio realizzato l’anno scorso sulla versione demo di “The Prescient” che potete vedere sul nostro sito.
Ok ragazzi siamo alla fine, le ultime parole sono per voi!
Grazie a te Gianluca per la piacevole chiaccherata, allo staff e ai lettori di Metal.it, speriamo di avervi incuriosito. Vorremmo spendere due parole a favore di chi, ancora oggi, ha il coraggio di proporre musica propria: continuate a supportare le band che scrivono pezzi propri, entrate nei locali, anche quando ci trovate affisse alla porta locandine di gruppi sconosciuti e non solo quando suonano le solite tribute band!
Tornando a noi, potete trovare tutte le informazioni che ci riguardano sui vari social (Facebook, twitter, youtube, Reverbnation) e sul sito http://www.lionsoul.it dove potete anche odinare il nostro cd.
Ciao e alla prossima!
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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