(03 dicembre 2010) Alter Bridge: The Blackbird flies again

Info

Provincia:MO
Costo:34,50 €
Il Vox Club di Nonantola accoglie la terza data di quattro programmate dagli Alter Bridge, nella loro calata italica a supporto dell’ultimo nato, “AB III”. Ed anche questa data è già sold out, segno tangibile del successo sempre crescente della band di Myles Kennedy e soci, a metà tra l’indiscusso valore artistico ed un amore un po’ troppo emo-ragazzino-mtv-quanto è bono da parte del pubblico, che infatti noto essere per lo più adolescente, e con una nutrita presenza femminile. Gentilissimo lo staff del Vox (come sempre), che mi facilita l’accesso nel ‘pit’ per le foto, e così, alle 21 spaccate, iniziano le danze, come (quasi) sempre al Vox senza gruppo d’apertura, in modo da riuscire a terminare il concerto entro le 23, e trasformare il club in una discoteca, per la restante parte della serata.

La band parte con “Slip to the Void”, il cui intro è affidato alla voce strabiliante di Myles, che di lì a pochissimo verrà seguito a ruota da una band in forma strepitosa, chirurgica nelle esibizioni e decisamente in forma. Pochissime le parole tra un brano e l’altro, gli Alter Bridge ci tirano in faccia 20 canzoni una via l’altra, saccheggiando in egual misura i tre albums finora pubblicati. Il ritorno del pubblico è strepitoso, tanto che Myles, nel bel mezzo di una faringite, si fa aiutare volentieri da una platea che canta a squarciagola ogni singola parola. Ma vi assicuro che, se non ce lo avesse confidato lui stesso, non se ne sarebbe accorto nessuno: la prestazione vocale di questo cantante è monumentale, non risparmiandosi quasi per niente, e non svirgolando la minima nota. Una perfezione nell’esecuzione che riguarda tutti e quattro i membri degli Alter Bridge, semplicemente perfetti in ognuno dei loro brani, con un Mark Tremonti ispiratissimo e da applausi. Le canzoni vengono generalmente proposte un filo più veloci che nell’album, cosa che consente alla band di avere una ‘botta’ ancor maggiore, supportati da un impianto audio tarato perfettamente, e da un gioco di luci che definire essenziale è riduttivo: niente fumi, niente occhi di bue, pochissimi bianchi e molti colori, per un set un po’ statico ma credo appositamente studiato per lasciar risaltare la musica, e non lo spettacolino. I due bis finali, “Isolation” e “Rise Today”, ci accomiatano alle 22,40 dagli Alter Bridge, che hanno ancora una volta dimostrato di essere una band con tutti gli attributi del caso, e che dal vivo suona, suona, suona. Bravissimi.

SETLIST

Slip to the Void
Buried Alive
Before Tomorrow Comes
Find the Real
Brand New Start
White Knuckles
All Hope is Gone
Metalingus
Ghost of Days gone by
Broken Wings
Ties that Bind
Coming Home
One Day Remains
I Know it Hurts
Come to Life
Blackbird
Open your Eyes

ENCORES:
Isolation
Rise Today
Report a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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