Copertina 7

Info

Past
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2003
Durata:53 min.
Etichetta:Code666
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I
  2. II
  3. III
  4. IV

Line up

  • Hupogrammos: Vocals, Guitars, Keyboards, Tulnic
  • Sol Faur: Guitars
  • Negru: Drums, Percussion, Xylophone

Voto medio utenti

Questo è uno degli album più inusuali che mi sia mai capitato di ascoltare. Basti sapere che i Negura Bunget suonano, a detta loro, Primitive Transilvanian Metal e che il cd in questione è composto da quattro lunghissime tracce della durata media di 13 minuti! Cosa rappresenti per il gruppo rumeno questo fantomatico Primitive Metal non ci è dato di conoscerlo neanche ascoltando l'intero lavoro: per snervare chi odia le categorizzazioni musicali potrei definire i Negura Bunget come un gruppo Black Prog. Black perchè la voce in screaming e i semplici riff bicordi plettrati velocissimi e accompagnati da un tappeto di minimali keys tradiscono la passione del gruppo per la Norvegia (anche se in questo caso mi tocca ammettere che non si tratta di copiatura, nè di ispirazione... il sound conclusivo è nettamente diverso da qualsiasi band black metal mai apparsa sulla scena). Prog perchè le strutture delle canzoni si evolvono in un modo imprevedibile e sempre molto vario, grazie ad un gran numero di cambi di tempo ed evoluzioni strumentistiche. Vorrei fare un applauso al managemente della grandissima etichetta Code666, che ancora una volta è riuscita ad osare, rischiando una ardua scommessa con questo gruppo assolutamente non facile da assimilare e da digerire. I pezzi, come già detto, sono molto lunghi e incentrati più o meno sugli stessi elementi, cosa che avrebbe anche potuto guidare una scelta di lasciare il lavoro composto da un'unica traccia, invece che dividere arbitrariamente in quattro punti. Questo però ci avrebbe impedito di fare facilmente "skip" col lettore cd per raggiungere i molti riff degni di nota che verrebbe voglia di riascoltare all'infinito tanto sono incisivi e ben suonati. Purtroppo questo non avviene sempre, e accanto ad alcune sezioni evocative ed epiche della musica dei Negura Bunget si affiancano minuti e minuti di riff troppo simili, poco ispirati, e anche piuttosto casuali nel susseguirsi e nell'inseguirsi tra loro. C'è da dire che, data la natura sperimentale dell'intero lavoro, è naturale una certa distensione dei pezzi e una dilatazione della musica, cosa che non è assolutamente sempre negativa. Mi ha colpito molto l'anima folkloristica della loro musica, la capacità di inserire elementi etnici e tradizionali senza sbatterli in bella vista, come avviene all'inizio della prima traccia... finalmente un'intro degna di nota, che si fa sentire di nuovo ad ogni ascolto del cd, oltre ad essere misteriosa e sufficientemente intrigante. Insomma, se da molti punti di vista "'N Crugu Bradului" mi ha convinto, su altri c'è ancora qualcosa da levigare e sistemare, ma nel complesso il lavoro supera pienamente la sufficienza, anche contando il coraggio con cui la Code666 ci ha permesso di ascoltare una musica così originale e poco commerciale.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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